Somewhere in time...

Riflessioni da un matrimonio


Stanotte non ho dormito. No, non per quello che pensate voi ( maliziosi! magari!sob :(((() ma per via degli stravizi del matrimonio di mio cugino a cui ho partecipato ieri pomeriggio/sera. Eh si, perchè oggi i matrimoni durano un giorno. Un giorno di supplizio per gli invitati, una vita per chi si sposa :))))) Vabbeh questione di scelte.Qualche riflessione già durante la cerimonia me la sono fatta.Credo di essere l'unica che si è commossa; osservavo i genitori di entrambi e relativi parenti (pochi) e gli amci (tanti). Niente, tutti sorrisi stampati (e noia in alcuni).Il mio cuginetto, quello con cui ci sbucciavamo le gambe da piccoli giocando in campagna dai nonni, si proprio lui si sposava! Ma è più in lei che mi sono immedesimata. Vestito classico, sobrio, corporatura media, acconciatura semplice avendo i capelli corti, un piccolo velo. Tranquilla e raggiante. Spesso prendeva la mano di lui come a dire: "Mo' ti tocca. Che credi di svignartela proprio ora? :)))"Ho sempre pensato che fosse lei a condurre i giochi tra i due. Un ragazza posata e inquadrata, la nuora modello. Ma che ti fa "trottare" a comando. Mi spiego? :)))Però, cavolo, lei ce l'ha fatta. E mi immagivano di essere li al suo posto, a chiedermi che le frullasse in testa, pensando le cose che mi sarei detta in quel momento. Mi son venute in mente idee tipo "Oh mamma, sto per fare il salto! Non sveniamo proprio ora" :)))) Ma che ci faccio qui? Sta accadendo sul serio!Scappiamo!"Può una messa nuziale durare 2 ore? Quando va bene direte voi.Può il post celebrazione durare altre 2 ore tra lancio del riso, scherzi degli amici mentre di fuori è un freddo da neve????? E' normale ai matrimoni direte voi.Ecco perchè non mi sposo. Forse. :)))Finita la cerimonia ci siamo diretti all'esterno della chiesa. Giunti gli sposi  via col lancio del riso, maccheroni, caramelle etc. pure il bouquet.Dai, mi son detta, proviamoci. Per tornare a mani vuote da mia mamma dicedole: "Tranquilla, anche stavolta non l'ho preso!" :)))))Il tempo non era dei migliori, minacciava un temporale furioso, ma per fortuna (?!?!) ci ha fregati solo con un gran freddo e vento. Al diavolo la piega fresca di parrucchiere! E i vestitini estivi. Meno male che m'ero  portata la giacca. Ma il cellulare lasciato a casa, in carica. PANICO. Poi m'è  passata.Volevo godermi il momento, e tanto. Anche volendo non ero raggiungibile, perchè eravamo in un posto così fuori mano che non c'era "campo" per il telefono (noi usiamo dire "in mezzo ai lupi") e si sa che quei luoghi sono scelti apposta per il paesaggio e la presenza scenica ( giardino favoloso e piscina), ma non per essere rintracciabili telefonicamente. Trattasi di sadismo a casa mia. Vabbeh.Ci dirigiamo al ristorante, bellissimo, stile country ma di classe (sede Rotary Club, mica bubbole) dove la gente si è subito strafogata col buffet di stuzzichini e aperitivi vari. Così si risparmia sulle portate, ho pensato. Errore. Dopo altre 2 ore sono arrivati gli sposi che nel frattempo avevano fatto le foto, e ci siamo seduti a tavola. I tavoli erano già predisposti secondo un cartellone coi bigliettini dove leggevi chi ti toccava in sorte (o sfiga) come vicino. Io ero coi pochi famigliari dello sposo, di fianco a noi i pochi parenti della sposa, nel salone a fianco la moltitudine di amici e amiche, che alternavano giochi e scherzi alle attese nel servizio portate. Meno male per noi. Peggio per loro che hanno mangiato poco o niente.Appena giunto l'antipasto mi resi conto che ero già sazia. Aiuto!Al vento le buone intenzioni fatte a casa di mangiare quel tanto che basta, perchè si sa che ai matrimoni ti rimpilzano come tacchini. Insomma, un assaggio qui, uno lì, per non essere sgarbati. Peccato perchè i piatti erano una prelibatezza ma il buffet era giunto prima, quando c'era fame. :))))) Eravamo tutti pressochè già sazi e le facce rubiconde e inebetite.Insomma verso mezzanotte e trenta , quando il tracollo digestivo e comatoso era in fase avanzata, (mentre loro ancora tutti belli pimpanti) gli ospiti hanno cominciato a salutare, arraffarsi le bomboniere e andare via. E così noi.  Ma....non era ancora finita.In auto mia madre ha tirato fuori un improperio dietro l'altro circa i tempi lunghi con cui si son svolte le cose, il troppo cibo (che però ha mangiato eccome!), gli scherzi fuori luogo degli amici degli sposi (alla nonna di lui sono finite in sorte con la pesca gli slip a caramella ;))))) che comunque coinvolgono i giovani presenti e non le altre persone di mezza età e vecchia maniera. Dulcis in fundo le critiche a me per il "tempo perso" dietro ragazzi sbagliati. Le mamme. Non sono mai contente. Devono sempre dire la loro, e ovviamente nei confronti tra te e gli altri, non sei mai tu la vincitrice. Critiche che non hanno sortito effetto, tale era l'abbiocco in corso, e le frasi ormai trite e ritrite a mo' di disco incantato. Ho imparato a lasciarla parlare e fregarmene. Tanto poi le pile finiscono. :)))) Ma anche no.Che dire infine? Ah si! Le frasi dell'omelia che mi sono rimaste impresse."Gli incontri non sono casuali" e "La nostra vita è come un ricamo".Giuste per delle riflessioni profonde, vere perchè nessuno di noi sa come andranno le cose, tale è il mistero della Vita, che non sappiamo dove ci porta (ma quanto meno da dove veniamo) e che dovremmo far tesoro delle esperienze fatte e cambiare in meglio se così non è stato finora.Loro sono davvero una bella coppia, la soddisfazione di genitori e suoceri, una di quelle che invidi perchè a loro fila tutto liscio, a partire dalle buone famiglie di provenienza al lavoro. Due persone buone e rette, "regolari", che non hanno vizi, che sanno quello che vogliono e si adoperano al tal fine. E ce la fanno. Quelli per cui le cose non possono che andare bene perchè c'è comunione di intenti e di testa, oltre che di cuore. Un esempio per tutti. Che ti fanno dire: "Vorrei fosse così anche per me". Che le brave persone e i bravi giovani esistono ancora. Che gli "uomini di criterio" sposano quelle "dritte", non quelle all'acqua di rose e facilotte. Che quando si sposano insomma scelgono la donna con "le palle" che lavora (e duramente) ma ha a cuore la famiglia e la casa, senza dimenticare la sua femminiltà, il suo valore e la sua indipendenza.Che le "donne di criterio" non la danno via al primo che passa, ma valutano e ponderano le loro scelte in base alla qualità di ciò che vogliono ottenere. E ce la fanno. Sono contenta per loro davvero.Morandi direbbe: "uno su mille ce la fa". " Ma quant'è dura la salita"  ;))))Non arrendiamoci mai, continuiamo a sognare e a crederci fermamente. Chi cerca, trova. O come direbbe O.Wilde: "Attento a ciò che desideri: potrebbe avverarsi!" ;)))Kiss, EvaE.Ramazzotti "Ti sposerò perchè"