Mondo magico

Viaggio in moto


Tornata dal viaggio in moto. In realtà il percorso finale è stato diverso da quello previsto inizialmente, ma questo è il bello di non prenotare, e di organizzare a grandi linee, puoi cambiare quando ti pare e piace.Abbiamo fatto in tutto 2000 km di cui i primi 500 in autostrada, tutto un dritto fino ad Aosta. E' stata forse la parte più faticosa di tutto il viaggio. L'autostrada è deleteria in moto. Non sono non cambi mai posizione, ma la velocità costringe ad essere in tensione per contrastare il vento, soprattutto il passeggero.Arrivatiin Val d'Aosta ci siamo fermati due notti a La Thuile uno splendido paesino vicino al Piccolo San Bernardo. Il giorno seguente abbiamo fatto il Piccolo san Bernardi e il col dell'Iseran che è il passo più alto, 2270 metri. Il paesaggio era molto bello, però tanto brullo, cosa a cuii non sono abituata nelle Dolomiti. La sera a La thuile abbiamo mangiato la cena del montanaro. Gnam! Polenda valdostana, e tanti assaggi di manzo e selvaggina con verdure. E poi torta di mele e genepì. Abbiamo bevuto anche la Grolla che è servita in una spcie di teiera di legno con tanti beccucci da cui si beve. Dentro caffè, grappa, cognac, genepì, cannella, chiodi di garofano e scorza di limone. Più dello zucchero sul bordo. Al tutto si da fuoco fino a che lo zucchero non si caramella. E si beve bollente. Buona. Ma anche i fumi erano una forza.Abbiamo dormito un'altra notte a La Thuile e il giorno dopo ci siamo diretti verso il gran San Bernardo, abbiamo fatto il passo e siamo entrati in svizzera. Questo passo è l'unico in cui abbiamo provato freddo perchè era avvolto dalle nuvole. Ci siamo immessi in una strada  che passava per molte città grosse, una strada che non mi è piaciuta, per poi tagliare verso Zermatt un paesino alle pendici del Monte Rosa. COn la moto siamo potuti arrivare solo a Tasch e poi abbiamo dovuto prendere il treno. Il giorno seguente siamo saliti con un trenino fino al Gornergrat posto molto in alto. Un punto di osservatorio splendido per il monte rosa e il cervino. Vedere quiei ghiaccia è stato splendido. Peccato che il Cervino fosse coperto dalle nuvole.Quella sera abbiamo mangiato la fonduta di formaggio. A me è piaciuta molto, a mio papà un po' meno perchè troppo forte.Il giorno seguente abbiamo preso la direzione di DOmodossola per poi fermarci a Cannobio sul Lago Maggiore, posto di fronte a Luino, più o meno. dal lato opposto del lago. Il lago maggiore è davvero bellissimo e anche il paesino lo era. Con tutte le stradine strette e ancora lastricare come un tempo. Il giorno dopo abbiamo risalito il lago passando per Locarno, dove non ci siamo fermati, e Bellinzona per poi salire verso Splugen. Da qui siamo ridiscesi in italia attraverso il passo dello Spluga e Madesimo, un paesino carino. La salita al passo non è stata complicata. La strada era splendida, motociclisticamente parlando, la discesa invece un po' meno. Non tanto per le curve strette e i tornanti ripidi, quanto per l'asfalto orribile e le curve in gallerie che probabilemtne risalivano alla seconda guerra mondiale e non erano per niente illuminate. Poi ci siamo diretti a Chiavenna e ci siamo fermati un po' lì facendo un giro della cittadina che sorge a ridosso di un torrente e mostra chiari segni di un passato romano.Ripreso il viaggio ci siamo fermati due km più avanti per vedere delle cascate molto belle e late. Gli spruzzi arrivavano lontano. Peccato che le foto non rendano. C'erano anche dei ragazzi che facevano il bagno.Ripresa la corsa siamo arrivati a S.Moritz che in realtà non è granchè. Certo ha grandi alberghi e casinò, alcuni davvero belli, ma non è ciò che er me è una bella città o paese, per poi tagliare verso sud in direzione di Pontresina. Abbiamo poi affrontato il passo del Bernina, davverò bellissimo, sia come strada che come panoramie rientrando in Italia siamo giunti a livigno dove ci siamo fermati a dormire in un albergo davvero carino. Il giorno dopo da livigno siam scesi verso la Valdidentro e abbiamo raggiunto Bormio fcendo il passo del Foscagno. I passi sono la cosa più bella in moto. A Bormio abbiamo fatto una passeggiata e poi ci siamo preparati ad affrontare lo Stelvio. E' stato il passo più bello che abbiamo fatto. Arrivati in cima, oltre al panorama splendido, ci saranno state almeno 100 moto. Moto di tutti i tipi. Honda, Bmw, Harley. Ah che bello. Una splendida atmosfera. Festosa, allegra. E poi il panorama, i ghiacciai! C'era gente che andava a sciare. E poi c'erano ahce ciclisti, per loro è una conquista aver raggiunto il passo. E' bello girare in moto, non solo per la moto di per se stessa, ma anche per il senso di cameratismo. Il salutarsi tra motociclisti per la strada per esempio, da una bella sensazione. E poi il curvarsi, è quasi come sentire la strada assecondare la moto.Scesi dallo stelvio ci siamo diretti verso Merano e Bolzano e poi abbiamo tagliato verso Nova levante e la Val di Fassa, Moena, Predazzo e poi ci siamo accinti a fare il passo Rolle e qui abbiamo finalmente rivisto le dolomiti, il Catinaccio probabilmente. Le dolomiti sono particolari, uniche. La val D'Aosta è splendida con le sue cime innevate che svettano imponenti, le sue rocce brulle e selvagge e le valli verdi e ampie, ma le Dolomiti sono le Dolomiti. Nessun'altre svettano così dai boschi e dalle valli. Nessun'altre montagne hanno quelle vette, le cime le torri, quella diversità e quei gioghi di forme e colori. I monti pallidi che all'alba e al tramonto si tingono di rosa e rosso. Amo le Dolomiti. Dopo passo rolle siamo arrivati a San Martino di Castrozza e ci siamo fermati a dormire sotto le splendide Pale che però come al solito erano coperte dalle nuvole.Il giorno seguente, l'ultimo, siamo tornati indietro sul passo rolle e a metà abbiamo deviato verso il passo Valles e siamo scesi a Falcade, canale d'agordo e poi su aad alleghe. Arrivati a Selva di Cadore abbiamo iniziato la salita al Passo Giau. Una splendida salita e uno splendido panorama. Si vedevano una sacco di vette seppur il tempo era velato. Proprio sopra di noi svettava il Nuvolau. Poi si vedevano le Tofane, le Cinque Torri, Il Sorapiss, il Cristallo e il Civetta. Forse, se fosse stato più limpido, avremmo potuto vedere anche la marmolada, ma non so. Abbiamo passto cortina e abbiamo attraversato il Cadore (San Vito, Borca, Valle, Tai, Pieve) e poi Longarone e Autostrada fino a Venezia. A Longarone ha cominciato a piovere. In autostrada all'altezza di Treviso è sceso il finimondo. Un nubifragio. L'asfalto non era drenante e viaggiavamo in una pozzanghera. Ad un certo punto c'era tanta pioggia e tanto vento che anche le macchine si fermavano sul bordo. Abbiamo percorso tutta la strada verso casa a 30 all'ora circa. Questo tratto è stato abbastanza pauroso. Ma siamo arrivati a casa sano e salvi anche se fradici. Beh mio padre sì, io meno perchè avevo indossato il suo K-way integrale da moto.E' stato un viaggio bellissimo.