Creato da: menta_l_mente il 16/03/2008
Forse mi piace troppo il mare, la vela, il sapore e l'odore della salsedine ... forse sono solo impertinente ... di certo sono curioso ...

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Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 12 Aprile 2008 da menta_l_mente
 

Quando leggo nei blog degli altri citazioni di brani musicali o pesie, penso che sarebbe melgio colmare gli spazi vuoti con proprio pensieri. Ho letto recentemente questo scritto di Neruda e ho deciso di offrirvelo come conclusione di quanto ho scrtto fino ad ora. La speranza, si dice, è l'ultima a morire anche se i dissacratori rispondono che chi vive di speranza muore cagando. Io un po' di diarrea ce l'ho ;-)))

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca, il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle 'i'
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

lentamente pablo neruda

 
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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 12 Aprile 2008 da menta_l_mente
 

Questa e-mail risale a più di un anno. Ho cambiato qualche parola e qualche riferimento per non rendere questa donna riconoscibile. Ho tenuto questa mail perché è il più delicato, vero, strazianete grido di dolore che una moglie può dedicare a suo marito

Il cuore in gola, è bello provare di nuovo queste emozioni. Da dove inizio? Sono sposata da 20, ho due figli adolescenti e non lascerei mai la mia famiglia ma da qualche tempo lui si è seduto in poltrona e vive per lo sport ed il calcio in particolare. Sono sicura che potrei combattere contro una possibile amante se mai esistesse, ma come posso combattere contro 11 giocatori? E allora spero di riuscire a vivere un giorno ad occhi aperti i sogni che mi accompagnano ogni sera a letto. Sogno di correre ancora con lui lungo la spiaggia, vedere riflesso nei suoi occhi il tramonto, sentire la brezza marina confondersi con le sue labbra. Ma mi sento rispondere che leggo troppi romanzi. Non è vero non mi piacciono i romanzi. Di solito leggo i gialli e i thriller. Amo la natura e le cose semplici mi soffermo persino a guardare i fiori che talvolta nascono tra l'asfalto e vorrei avere la loro forza. Cerco di vivere attimo per attimo, di non correre guardando solo al futuro perché rischierei di non accorgermi che la vita è tutt'intorno e non la si può perdere. Credimi non è un secondo marito che cerco e non cerco un amante solo per sesso, vorrei solo rivivere emozioni perdute chissà dove senza per questo far del male a nessuno o essere una rovinafamiglie. Per me la famiglia è sacra e non si tocca.

 
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Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 12 Aprile 2008 da menta_l_mente
 

Questo è il tersto di un lancio di agenzia stampa relativo al congresos sul sesos di coppia

GUERRA IN CAMERA DA LETTO PER 4 COPPIE ITALIANE SU 10. IL RAPPORTO, LUI DA MACHO AD “ANORESSICO” E LEI CERCA AIUTO NEL VIAGRA

Silenzi, musi lunghi, liti ed epidemie di mal di testa in camera da letto. Quaranta coppie su cento hanno smesso di fare l'amore e si fanno la guerra. Lui, stanco, troppo sazio e alle soglie dell'anoressia sessuale, preferisce il sesso su Internet o a pagamento all'intimità con la partner, troppo esigente e critica. E lei, se all'inizio è comprensiva, poi chiede aiuto al medico, implorando prescrizioni di Viagra per il proprio compagno.
Questo il quadro che emerge dal Rapporto 2008 sugli italiani a letto, presentato in occasione del Congresso della Federazione europea di sessuologia al via a Roma domenica prossima. Un identikit di vizi, virtù e perversioni sessuali, stilato da sessuologi, ginecologi e andrologi di tutta Italia, con cartelle cliniche alla mano. «Il sesso per alcuni italiani è una grande abbuffata, per altri un eterno digiuno. Tutte le coppie sono riconducibili a quattro grandi categorie: le anoressiche, le bulimiche, le sazie e le inappetenti», assicura Chiara Simonelli, presidente del Congresso della Federazione europea di sessuologia e professore associato di Sviluppo sessuale e affettivo all'università La Sapienza di Roma.
Il calo del desiderio, soprattutto maschile, è triplicato negli ultimi 10 anni in Italia. E tocca non solo le persone avanti negli anni, ma anche i più giovani. «Il problema è che stiamo registrando una crescita della categoria degli anoressici e una diminuzione di quella dei sazi, cioè soddisfatti a letto», dice la Simonelli. «Quello che stupisce è che sono le coppie più giovani ad avere meno voglia di fare l'amore», aggiunge Salvo Caruso, presidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica e docente di Ginecologia all'università di Catania. Così, lei si confessa al ginecologo, non si rassegna all'astinenza e alla fine gioca la carta della pillola dell'amore. «Oggi circa il 30% delle donne insoddisfatte chiede il farmaco per il proprio partner, sdoganando di fatto un aiuto chimico che all'inizio era malvisto dalle donne», prosegue Caruso.
Note dolenti per i giovani maschi: narcisi, «sono alle soglie dell'anoressia sessuale, una sorta di verginità di ritorno», interviene Giorgio Franco, urologo della Sapienza di Roma. «In loro il calo del desiderio è maggiore che nell'adulto, e spesso si abbina all'eiaculazione precoce. Così il rapporto non supera i tre minuti. Dopo essere stati bombardati da occasioni e stimoli fin dall'adolescenza, a 25-35 anni non sanno gestire la sessualità, e trovano un porto sicuro solo nella donna virtuale incontrata su Internet», avverte Franco. Femmine su misura dal punto di vista dell'aspetto fisico e soprattutto riposanti. «Insomma, il guerriero non trova la geisha in casa e la cerca online, o nei rapporti a pagamento», continua la Simonelli. Ecco comunque l'identikit delle coppie italiane emerso dal Rapporto:
ANORESSICI - Hanno poco meno di 40 anni e una relazione consolidata, spesso con figli. I rapporti sessuali sono scarsissimi, quasi nulli. E in genere è uno dei due a ritrarsi, sempre più spesso lui. «L'alibi del mal di testa è diventato maschile», dice la Simonelli. Così l'uomo si rifugia tra le braccia di un'altra, per sesso a pagamento o relazioni online. Lei in questo caso per lo più subisce, all'inizio con sensi di colpa, e finisce per rifugiarsi sul lettino dello psicanalista.
BULIMICI - Cinquantenni, sono uniti da una grande complicità. Per noia e curiosità il 10% delle coppie inizia a “farlo strano”, sadomaso casalingo e scambi di coppia inclusi. In genere lui traina e spinge lei in avventure che altrimenti non avrebbe mai affrontato. «Ma le perversioni creano dipendenza, e dopo un po' non eccitano più. Per cui si ha un’escalation e la situazione rischia di sfuggire di mano«, racconta la Simonelli. Come i bulimici di cibo, questi italiani alternano abbuffate di sesso a periodi di digiuno: o si fa in modo trasgressivo o per niente.
SAZI - Sono il 30% delle coppie: di 30-35 anni o di circa 60 anni, sono ancora animate da entusiasmo hanno una buona intimità. Nessuno si sente in dovere di dimostrare nulla di particolare e non si teme il giudizio reciproco. Il sesso allora è un collante per la coppia, ma non l'unico. «Si tratta della categoria più in calo», avvertono gli specialisti.
INAPPETENTI - Sono il 20% delle coppie, hanno 40-50 anni, stanno insieme da tempo e sono legati più dall'affetto che dalla passione. Fanno sesso occasionalmente, quando e se capita: più distratti che disinteressati. Arrivano a casa stanchi e preoccupati e la sera il sesso passa in secondo piano, ma tutto sommato sono sereni: nessuno dei due soffre di questa situazione. «Sfatiamo un mito - conclude la Simonelli - non è vero che la quantità in amore non conta. Una coppia che lo fa solo una volta ogni tanto, a distanza di settimane o mesi, non ha una vita sessuale pienamente soddisfacente».

 
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Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 12 Aprile 2008 da menta_l_mente
 

Il 40 per cento delle coppie italiane non fa più l’amore o ne fa poco. Questo dato emerge da uno studio scientifico elaborato dai sessuologi e presentato durante un congresso di esperti.
Il dato secondo me è fasullo perché viene presentato come “fare l’amore” e quindi andrebbe rivisitato. Intanto in una coppia (sposata o di fatto) si fa l’amore, secondo me, per i primi cinque anni (al massimo dieci) e poi si scopa. La variabilità dipende da quando arriva il primo figlio, se la coppia vive con la suocera e naturalmente se resiste l’amore. Dopo il periodo iniziale non si fa più l’amore ma si scopa. Quelle famose quattro coppie su dieci che non scopano, secondo me sono 5-6 che diventano 7-8 quando si arriva alla mia età. Non mi riferisco a problemi di erezione o di frigidità, ma al calo di interesse e di passione.
Dopo anni e anni che passo qualche ora del mio tempo su blog, chat e vari messanger, sono sempre più convinto che l’amore eterno non esiste e che finiti i sentimenti (quando va bene) resta il rispetto e l’amicizia ma non più il sesso.
Sono sposato e cerco ancora passione. Sono tante le donne che sono nella mia stessa situazione. Certo, l’uomo ha meno inibizioni, la donna è più cauta ma tutti cerchiamo il piacere di sentire il cuore battere a mille, di provare ancora voglia di vivere e di mettersi in gioco. Ma non con il rispettivo marito o la rispettiva moglie perché questa ricerca non si può più effettuare tra le mura domestiche ma all’esterno.
Non accetto la considerazione degli esperti che hanno elaborato lo studio quando sostengono che ”l’amore in chat o virtuale è preferito perché è privo di responsabilità”. Questo è forse vero per una minoranza di internauti perché secondo me la maggioranza non cerca l’eccitazione fine a se stessa ma passione, sesso, piacere e un po’ di sani sentimenti.

 
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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 08 Aprile 2008 da menta_l_mente
 

qualche giorno fa sono passato dalle parti di fiumicino (comune rivierasco della provincia di roma) e per tornare sulla strada principale sono passato alla testa della pista numero tre, quella dalla quale decollano e atterrano molti jet destinati sulle rotte internazionali ... non ho resistito e mi sono fermato cinque minuti rimanendo per tutto il tempo con il naso all'insù ... bus dell'aria che vanno e vengono con centinaia di persone nella "pancia", ognuno con una storia e una valigia carica di ricordi o di speranze ... gente che parte ed è all'inizio di un'avventura, con tanti sogni e speranze in tasca, gente che parte felice o con il cuore stretto in una morsa, gente che torna forse contenta per riabbracciare le persone care o per rivedere i luoghi usuali, forse triste per la fine del viaggio, dell'avventura ... io credo di essere un po' tutte queste persone, sono un uomo con la valigia in mano, piena di tutto, pronto a tutto ... se non rischiassi di incappare nell'ipocrisia dell'intolleranza, mi piacerebbe definirmi uno zingari felice ... felice perchè sono sempre pronto ad affrontare la novità mettendomi in discussione, zingaro perché non voglio mai star fermo ...  

 
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