SonoSempreNervoso

Sport, censure e libertà di espressione.


Ieri sera leggo su televideo una notizia, che purtroppo non ho più ritrovato, che riferisce di un nuotatore serbo che agli europei in corso ad Eindhoven si presenta sul podio con una magliatta arrecante la scritta "il Kosovo è Serbia", la federazione internazionale non prende bene il messaggio politico e squalifica l'atleta, apriti cielo!E che fine ha fatto la libertà di espressione di cui si dovrebbe godere nel civilissimo e democratico occidente?e se un atleta Kosovaro si fosse presentato con una maglietta inneggiante invece all'indipendenza (peraltro unilaterale), la reazione sarebbe stata la stessa?Qualche settimana fa dopo l'invito della Gran Bretagna ai suoi atleti di non esternare messaggi politici alle prox olimpiadi cinesi un mare di polemiche costrinse i Britannici a fare marcia indietro in nome della libertà di espressione contro la censura, ora invece la federazione internazionale di nuoto squalifica un atleta che non fa altro che difendere il suo punto di vista (e quello di una nazione, la Serbia) su una vicenda politica che lascia molte ombre e poche luci!Giusto o sbagliato che sia ogni persona dovrebbe essere lasciata libera di esternare le proprie convinzioni anche, e soprattutto, quando sono scomode di fronte alla comunità internazionale, ma le minoranze vengono troppo spesso messe a tacere al cospetto di una Europa che si finge matura e aperta ma che in realtà rimane falsamente puritana in nome degli aspetti economici e del dio denaro.Della vicenda Kosovo ho la mia idea personale ma mi chiedo, e se fossero i Paesi Baschi o la Catalunya a dichiare l'indipendenza unilaterale dalla Spagna (che non a caso non ha riconosciuto il Kosovo) come si comporterrebbero l'Unione Europea e il resto della comunità internazionale???E se fossero l'Alto Adige o la "Padania" a farlo???O se fosse la Scozia a reclamare un diritto sovrano, e legittimo, sul suo territorio???....