.:non esiste nulla:.

Post N° 48


il buono, il brutto e il cattivo (sottotitolo: il ricco, il povero e lo statale).
..Poco  e  sempre,  il  "27"  sicuro,  finanziamenti  sempre  accordati, prestigio di quartiere, cliente dell'anno all'Ikea, affezionato punti benzina e ... pantofolaio,ufficio-fantacalcio-ipermercato-chat di notte mentre tutti dormono in casa... E' così, ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, ma è proprio così che si articola l'anno lavorativo dell'impiegato statale borghese. Non me ne vogliate impiegati di amministrazioni pubbliche vari ed eventuali dato che io stessa sono una del gregge. Ebbene sì, ho ceduto anche io all'adulante richiamo del "27 di ogni mese", quel lavoro che o piove o nevica o c'è sole di primavera ti tiene al chiuso, incravattato, al tuo pc ad elargire sorrisi al tuo capoufficio spesso anche più giovane di te e a cercare di capire il motivo del sapore di liquirizia del caffè del distributore automatico. Ebbene sì anche io sono la statale dalle ferie di agosto, tutto il mese magari, ma non per sciccheria da alta stagione dato che i soldi li devo far quadrare per la rata semestrale del mutuo casa di 60 anni che, mistero della fede, scade sempre a settembre!!! Sì sono la statale che beggia, che ha la sua tesserina, che a rincorsa la mattina si catapulta dal letto, dà croccantini al gatto, si lava, risistema la cucina, passa lo swiffer, imbocca il fidanzato appena uscito dalla doccia, si veste e in macchina al semaforo si trucca, sfreccia nel traffico, finge doglie agli ingorghi col fazzoletto bianco fuori dal finestrino per sorpassare la fila e arrivata nel suo uffico pubblico beggia spaccate ore 08:30... missione compiuta ... ora posso trascorrere otto ore a sfogliare giornale, bere caffè e sapere delle emorroidi dei vari colleghi del piano. Esasperazioni a parte, ovvio chi ha voglia di lavorare esiste, vabbeh se lo cerchi, si beh dovresti trovarlo anche tra gli statali ma io dopo 7 anni voglio rischiare la sorte. Abbandono il posto fisso per inseguire un sogno. Chiudo con il sicuro per un volo pindarico forse ma che agogno da anni. A 29 anni mi sto informando per aprire una mia agenzia di organizzazione matrimoni. In effetti negli anni di crisi della coppia sembrerebbe un controsenso ma nel mondo delle incoerenze e nell'Italia dei paradossi meno ci si sposa più catering e wedding planner sbocciano. Capire cosa dovevo sapere, investire, studiare, intuire, LAVORARE non è cosa semplice in un ambito che è in espansione ma che ha ancora tanti lati oscuri. Eppure vorrei tentare il salto...mmm...mi sa di tragedia annunciata questa metafora! Organza, confetti, limousine, ville, cascinali, spiagge esotiche battono giacca e cravatta, caffè con i colleghi di cui dimentichi il nome ( e ci lavori da 6 anni), riunioni di settore a cui l'unico che presta attenzione è il tuttofare che vuol capire se il microfono che ha sistemato sulla scrivania al direttore si sente bene. Posto fisso, stipendio sicuro, vita stereotipata o libera professione, procacciarsi clientela, non avere orari ma solo voglia di produrre?
..