Pensieri e parole...

CRISI COME OCCASIONE DI CRESCITA.


Sono del parere, condivisa da tanti analisti e studiosi di economia, che la crisi sistemica che sta attanagliando l'intera economia globale degli stati, ci lascerà come eredità e sfida l'urgenza di ripensare la nostra relazione con la Terra, affinché, attraverso differenti e più rispettosi modi di produzione e consumo, reinventiamo una forma di vita sociale globale. Per anni abbiamo creduto che la forma migliore di sviluppo fosse quello della crescita materiale, che si esprime attraverso il Prodotto Interno Lordo, la cui dinamica è di essere il più grande possibile, il che implica sfruttamento spietato della natura e generazione di grandi diseguaglianze nazionali e mondiali.  La crescita è imprescindibile perché sta nella logica di ciascun essere vivente, ma invece di crescita/sviluppo dovremmo pensare ad una redistribuzione di quello che è già stato accumulato. Rispetto per la terra e la natura sono concetti imprendibili, quello che si chiama sostenibilità, già approvata dall'ONU con la tematica dei diritti della Terra e della natura. Se noi li rispettassimo, avremmo garantita la sostenibilità, frutto dell’adattamento alla logica della vita. Bisogna superare la visione povera della modernità che vede la terra soltanto come realtà estesa e senza intelligenza. La scienza contemporanea l'ha dimostrato: la Terra non solo alloggia la vita su di lei ma è viva: è un super organismo. Il 22 aprile 2010 l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato la denominazione di Madre Terra. Questo nuovo modo di vedere, ci porterebbe a ridefinire la nostra relazione con lei, non più di sfruttamento ma di uso razionale e di rispetto per la nostra madre. Così l'essere umano non è slegato dalla natura, ma è inserito in essa, nell'Universo. Questa prospettiva ci porta ad assumere la responsabilità per il destino della Madre Terra e dei suoi figli e figlie. Bisogna rivitalizzare il concetto di «spiritualità». Questa è stata delegata alle religioni, mentre è la dimensione del profondo umano universale. La spiritualità sorge quando la coscienza si percepisce come parte del Tutto e intuisce ogni essere e l'universo intero sostenuti e penetrati da una forza potente e amorevole. La spiritualità ci conferisce sentimento di venerazione per la grandezza dell'universo e ci riempie di autostima perché possiamo ammirare, godere e celebrare tutte le cose. Dobbiamo ancora cambiare molto perché tutto questo diventi coscienza collettiva, ma è quello che si deve fare. È quello che deve con forza essere realizzato da ciascuno di noi.