Pensieri e parole...

COSA RAPPRESENTA IL DOLORE?


Senza il dolore non saremmo gli esseri che oggi siamo. A volte la vita ci ferisce… e a volte colpisce così forte che risollevarsi sembra difficile. Ed è proprio quando viviamo un’esperienza dolorosa che ci sentiamo in qualche modo spinti verso intensi processi emozionali. Processi nei quali siamo finiti a causa dell’inerzia della situazione, ma che richiedono molta forza per uscirne. Altrimenti si finisce per essere consumati dall’amarezza e dal dolore. Senza il dolore, sia esso fisico, mentale, emozionale, senza le fregature prese, le delusioni delle persone e delle circostanze, senza le sofferenze per gli obiettivi non raggiunti, dei sogni infranti, dei treni perduti e di quelli dai quali ti hanno scaraventato fuori... insomma senza questo fardello, oggi non saremmo quello che siamo. Esseri umani pronti a cogliere le sfumature della vita, i segni di una realtà che sta cambiando e sta virando in un cammino irrefrenabile verso la luce. La crescita successiva al dolore avviene quando la persona accetta l’accaduto e ricostruisce le sue credenze. Si tratta di un processo simile alla ricostruzione di una casa dopo un terremoto. A seguito di un avvenimento doloroso, abbiamo la possibilità di pensare a come vogliamo ricostruire la nostra vita.D’altro canto, queste nuove credenze che aggiungiamo ai nostri schemi mentali, promuovono lo sviluppo della resilienza. Allo stesso modo, durante questo processo di ricostruzione, generalmente “scopriamo” la nostra forza e aspetti di noi stessi che prima ci erano sconosciuti. E durante il percorso si impara…Si impara in modo particolare da ciò che è doloroso e che in ultima analisi può causare sofferenza. Quando ci troviamo a contatto con il dolore più straziante, prendiamo coscienza della nostra fragilità, ma allo stesso tempo ci troviamo in una posizione che ci permette, più di ogni altra, di conoscere la nostra grandezza. Il nostro valore. Nel sentiero del dolore si osserva anche che dal caos emerge sempre una nuova opportunità, un nuovo “risveglio” che ha in sé un insegnamento e un’esperienza per continuare a progredire, con maggiore consapevolezza, con più saggezza, con più serenità e coscienza del fatto che i periodi dolorosi hanno in sé il potenziale di essere periodi di grande trasformazione… e perché no, di grandi opportunità. “Le persone più belle che ho incontrato sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, la lotta, la perdita, e hanno trovato il loro personale modo di risalire dagli abissi”.-Elisabeth Kubler Ross- E sono in migliaia, ma anche di più, le anime che stanno vivendo il loro “risveglio”, e che stanno cavalcando indomite il salto quantico, senza sapere esattamente dove le condurrà, se non nella Terra dove scorre latte e miele. Anche se le forze oscura fanno e faranno di tutto per ostacolare la loro corsa, il traguardo è vicino, prossimo, ambìto e ristoratore.