Pensieri e parole...

Tecnica e scienza, le nuove religioni del nostro tempo!


L’uomo è parte della natura, vive da sempre in simbiosi con essa. Nel corso dei secoli, tuttavia ha dovuto, per sopravvivere, adattarsi e destreggiarsi fra le insidie che essa gli presentava. La techne nasce in origine come insieme di conoscenze atte a dirigere l’agire umano, venendo poi a indicare, nello specifico, gli strumenti utili ad aiutare l’uomo, dove le sue qualità fisiche erano insufficienti o non abbastanza sviluppate. Nel corso dei secoli l’uomo ha potenziato sempre di più questo suo strumento alla ricerca di una maggiore autonomia dalla natura a tutto vantaggio di un potenziamento personale. Tuttavia questi mezzi, nati per “aiutare” l’uomo, per “assecondare” il suo operato, nel corso del tempo hanno finito per prendere il sopravvento, venendo a costituire piuttosto “il fine” dell’agire umano. L’uomo sempre di più, ha iniziato a vedere nella precisione del calcolo lo strumento fondamentale che sembrava aprirgli le porte alla conoscenza di tutto l’universo, e successivamente anche il potere di “dominare e controllare” la natura e il mondo nel quale si trova a vivere. Ma alla fine, e forse senza accorgersene, per rendersi libero, per elevarsi presuntuosamente, con vile arroganza, a signore dell’universo, si è reso schiavo della sua creazione. La tecnica non è più un semplice strumento ma è arrivata a costituire il suo (nostro) mondo; la nostra infatti è la civiltà della tecnica.Ma dell’uomo originario, che ne è dunque oggi?