Pensieri e parole...

Una società senza Dio è una società ingiusta!


Luca 4,31-37“In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante”.Quando l’essere umano, che è essere umano e divino, smette di invocare Dio, di cercarlo, di farsi consigliare da Lui, non è più centrato, smette di essere in equilibrio col centro di se stesso, ed allora cerca altri equilibri. “Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno?”. Questa è infatti l’accusa lanciata da quell'uomo posseduto (proprio perché “assente” di Dio). Perché Dio sei venuto ad immischiarsi nei nostri affari? La vita dell’uomo, nel bene e nel male, trova sempre un suo equilibrio. Anche quando Dio è assente dalla vita dell’essere umano, questi cerca e trova, a proprio modo una sorta di equilibrio. Ed ecco che Dio si immischia e viene a sconvolgere tale equilibrio. Perché è Padre buono, perché tiene alla sorte delle sue creature. Anche nel peccato, l’uomo può dare un certo equilibrio alla propria vita. Perciò l’intervento di Dio nella vita dell’uomo crea sempre un movimento di reazione, e paura. All’uomo non piace essere spinto: “Sei venuto a rovinarci?”. Se l’essere umano vivesse nella fede si muoverebbe con saggezza, la fiducia riposta nel Creatore gli permetterebbe di superare gli ostacoli. Ma in assenza dello Spirito che guida le vite degli umani, se Dio interviene, non lo fa per rompere l’equilibrio dell’uomo, ma per farlo partecipare alla sua pienezza. “E il demonio uscì da lui, senza fargli alcun male”.