Pensieri e parole...

SI ALLA PACE: ITALIA FUORI DALLA NATO!


Fuori l’Italia dalla guerra. Fuori l’Italia dalla Nato». Anche se i media mainstream le hanno dato poco o per nulla risalto, sabato 29 ottobre si è svolta la manifestazione ad Ancona, per di dire SI ALLA PACE, FUORI L’ITALIA DALLA NATO!Il sentimento anti americano del popolo italiano è molto forte, e si radica sempre più col passare del tempo, nonostante i governi italiani, sia di sinistra, che di destra siano servilmente “azzerbinati” alle pretese imperialistiche e di dominio d’oltreoceano. La Storia procede verso un nuovo capitolo e il mondo va incontro a profondi cambiamenti. Gli USA e la NATO, loro strumento, hanno scelto il terreno della violenza per contrastare i processi in atto di “uscita” dall'unipolarismo e dalla crisi profonda generata dal neoliberismo capitalista. Per essere adeguati a queste nuove sfide occorre superare la frammentazione dei movimenti in tutto il mondo che nutrono il medesimo desiderio di vivere in un mondo libero, unito per contrastare le politiche imperialiste che gli USA perseguono con lo strumento della guerra; in particolare l’Italia aspira all'uscita dalla NATO e dall'Unione Europea.Ma torniamo alla marcia pacifica: il corteo, partito dal Passetto - Piazza IV Novembre), percorrendo il viale della Vittoria, ha raggiunto Piazza Cavour dove hanno preso la parola i diversi rappresentanti delle realtà promotrici.29 OTTOBRE 2022, ANCONA – «Fuori l’Italia dalla guerra. Fuori l’Italia dalla Nato». Rappresentano lo slogan e la richiesta fulcro della manifestazione contro la guerra e a favore della pace, che si è tenuta sabato 29 ottobre, ad Ancona, in piazza Cavour. Il corteo, partito dal Passetto – Piazza IV Novembre), percorrendo il viale della Vittoria, ha raggiunto Piazza Cavour dove hanno preso la parola i diversi rappresentanti delle realtà promotrici della manifestazione giunti da tutte le Marche e anche da fuori regione. La manifestazione è stata promossa da movimenti appartenenti alla società civile, attivisti politici, critici nei confronti delle politiche dei governi recenti e di quello Meloni appena insediato, considerati «ubbidienti esecutori dei diktat imposti dalla Nato e dall’Unione Europea e non invece, i difensori degli interessi del popolo italiano» dicono i promotori.«La pericolosa escalation militare in corso «causata dall’intransigenza della Nato che rifiuta ogni negoziato con la Russia, potrebbe presto coinvolgerci in prima persona con il rischio concreto di “caduta missili” sul nostro Paese – affermano. E se una guerra guerreggiata è dietro l’angolo, quella economica la stiamo già subendo oggi».Secondo i promotori della manifestazione »le sanzioni alla Russia sono solo il pretesto per giustificare la speculazione pilotata sui prezzi dell’energia, (aumentati a livelli insostenibili per le famiglie e le imprese, che stanno infatti chiudendo a migliaia). L’obiettivo di questa speculazione è la “deindustrializzazione coatta” del vecchio continente, pianificata da tempo, a tutto vantaggio del sistema produttivo statunitense e britannico».L'attuale crisi ucraina trova le proprie basi materiali nell'imponente progetto USA-UE-NATO volto, già dal 1991, a mettere in campo in Ucraina un movimento “arancione” di massa capace di spostare Kiev verso Washington e Bruxelles; nel “golpe” di Euromaidan del 2013-2014, poggiato sulle spalle delle organizzazioni nazifasciste messe in campo dagli USA, dall'UE e dalla NATO e diretto sia a far cadere la legittima presidenza filo russa di Yanukovich che, di nuovo, dopo le politiche non asservite all'Occidente di Yanukovich, a ricollocare l'Ucraina nel campo politico e militare USA-UE-NATO; negli orrori perpetrati per lunghi otto anni dal Battaglione Azov, dal battaglione Aidar e dalle altre formazioni che si richiamano al collaborazionista Stepan Bandera, oltre che dall'esercito ucraino a guida NATO, nel Donbass contro le popolazioni di Donetsk e Lugansk e, appunto, in quel vastissimo e nefasto accerchiamento militare della Russia progettato e messo in campo molto tempo prima dell'intervento russo in Ucraina.Un accerchiamento strategico, diretto contro l'intero asse russo-cinese, che in virtù di quanto premeditato contro la Russia, “non può” prendere in considerazione la proposta di pace che Mosca invia, nel dicembre del 2021, agli USA, alla NATO e all'UE, nella quale è delineato in maniera chiara e netta, il “progetto” di un'Ucraina libera, indipendente e neutrale, disposta a non subire più il diktat USA-NATO volto a trasformare il territorio ucraino in un'immensa base militare NATO ai confini russi, dotata di missili nucleari in grado di colpire Mosca in 4 minuti e minacciare di conseguenza, anche la Cina.La guerra imperialista appare essere solo agli esordi, e la minaccia di trasformarsi in un conflitto mondiale è intrinseca alla “linea Biden” e questo è facilmente percepibile anche solo ponendo attenzione al lavoro “intenso” e povero di contraddittorio dei grandi media mainstream, in mano in Italia alle potenti famiglie globaliste, oltre quelle a livello mondiale, che mirano a “preparare le coscienze” a questa terribile prospettiva, come qualcosa di inevitabile. Tutto ciò mentre il movimento per la pace e contro la guerra, nell'intero Occidente, continua a fare sentire la propria voce e rappresenta ormai la maggioranza delle popolazioni dei singoli stati.L'obiettivo strategico statunitense è quello di impedire l'instaurazione di rapporti amichevoli nell'ambito del continente eurasiatico, “staccare” ed isolare la Russia da quasi tutti gli altri partner europei, indebolirla o addirittura renderla “amica”, per poter meglio aggredire in un secondo momento la Cina, il vero nemico strategico. La Via della seta, della quale un‘importante ramificazione doveva passare per l'Eurasia, e che avrebbe portato un indiscusso vantaggio all'Europa, è andata incontro a un “arresto” e anche questo a tutto vantaggio naturalmente manco a dirlo, degli Stati Uniti d’America, “spuntando” sul nascere un'altra minaccia alla loro politica di supremazia economica mondiale. Ma sussiste un interesse dell'Europa a prestarsi a questo cinico gioco? Delle popolazioni no di certo, dei governi corrotti, purtroppo si.Gli USA non risentono del conflitto, non impiegano propri uomini in prima linea, non ospiteranno una quota significativa di profughi e hanno interesse all'escalation militare ed economica per controllare le fonti energetiche, venderle a prezzi folli e vendere anche le armi.Le sanzioni economiche si stanno traducendo, quindi, in un boomerang solo per i paesi europei.La Russia pare non risentirne affatto.Per difendere la Costituzione Italiana che al suo art. 11 stabilisce che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, contro l'entrata in guerra dell'Italia, contro l'invio delle armi e delle risorse economiche all'Ucraina, per l'uscita dell'Italia dalla NATO, dalla UE contro l'attacco sociale che il governo Draghi è quello Conte hanno portato alle condizioni di vita delle masse e a ciò che rimane dello stato sociale, perché l’Italia svolga un ruolo di MEDIATORE DI PACE, chiediamo che tra i MOVIMENTI PER LA PACE italiani e le altre forze che contrastano l’imperialismo, si apra subito un tavolo volto all'unità d'azione e alla costruzione di un più ampio movimento contro la guerra e a favore della pace e della cooperazione tra i popoli.