Pensieri e parole...

UCRAINA: MERCIFICAZIONE DELLA NATURA UMANA!


In un articolo sul giornale INTERRIS dell'Aprile 2022, si evidenziava il dramma della maternità surrogata nelle cliniche ucraine, o meglio "FABBRICHE DI BAMBINI A PAGAMENTO". L’Ucraina è uno dei pochi Paesi  dove la maternità surrogata è legale ed in cui si mercifica la maternità e la gravidanza.  Il nascituro diventa un oggetto al centro di una compravendita che in genere avviene: o per coppie etero che non riescono ad avere figli o soprattutto per coppie di sesso opposto che non possono averne per ragioni biologiche (fenomeno in drastico e vizioso aumento). La pratica in Ucraina è consentita e accessibile agli stranieri anche in Canada e negli Stati Uniti (non più in India e Thailandia dove negli ultimi anni è stato vietato l’uso “commerciale” della maternità surrogata). Con la guerra, sono rimasti in bilico neonati partoriti "in surrogato", impossibilitati ad essere "consegnati per la vendita". Già questo è assai sconcertante, trasformare i neonati in merce pagata profumatamente.In Italia, la pratica è vietata dalla legge 40 che punisce chi “realizza, organizza o pubblicizza” ogni forma di maternità surrogata in cui la gestazione avviene per conto d’altri. Prevista la reclusione da tre mesi a due anni e una multa da 600mila a 1 milione di euro."Eppure il divieto viene aggirato  recandosi in quei Paesi come l'Ucraina dove è consentito l’affitto della madre surrogata (gli ovuli, in alcuni casi, non sono della madre gestante proprio per evitare eventuali 'rivendicazioni sulla maternità biologica del nascituro' e per cercare di avere 'minori implicazioni sentimentali della gestante'). Il tutto si risolve asetticamente con la connivenza di uffici anagrafici italiani che riconoscono immediatamente la genitorialità di coppie che arrivano dall’esterno con un bambino di cui dichiarano di essere i genitori", racconta l'articolo."Nel parlamento italiano giacciono da tempo diverse proposte di legge (Meloni, Carfagna, Pillon) per perseguire l’utero in affitto come reato universale. Fra le proposte anche Il Testo Meloni (che prende il nome dalla leader di Fdi) che applicherebbe le pene previste dalla legge 40 per l’utero in affitto anche se il fatto è commesso all’estero da un cittadino italiano, modificando così l’articolo 12 della legge 40".Molti deputati e senatori, termina l'articolo,  "non hanno mai nascosto il loro sostegno alla completa liberalizzazione di questa pratica".Nota: La Meloni si batterà per questo, e contro il riconoscimento della genitorialità di stessi sessi biologici? Oppure chiuderà ancora un occhio per piacimentare “Ursula, Draghi ed i mercati ucraini e di quei Paesi che si arricchiscono con la mercificazione dei corpi?”.https://www.interris.it/intervento/utero-in-affitto-reato-universale-un-percorso-ancora-lungo-e-insidioso/