Pensieri e parole...

SINISTRA ALL’OPERA PER BLOCCARE LA COMMISSIONE PARLAMENTARE COVID!


Le grandi manovre della sinistra italiana sono già iniziate per bloccare sul nascere la Commissione Parlamentare COVID. Proprio ieri 02 marzo 2023, infatti, sono iniziate in commissione Affari sociali le audizioni propedeutiche all’istituzione dell’organismo di indagine parlamentare vero e proprio. Come abbiamo ampiamente raccontato, le pressioni al fine di bloccare il lavoro della commissione d’inchiesta sono state piuttosto esplicite, e da parte di Pd e Cinque stelle la volontà dichiarata è proprio quella di opporsi all’indagine. Non è un caso che sui giornali di sinistra si leggano spesso editoriali indignati che invitano a non «processare l’emergenza», come ha scritto con sprezzo del ridicolo e disprezzo dell’intelligenza altrui - ieri sulla Stampa Antonella Viola. Ebbene, processare l’emergenza è esattamente ciò che si dovrebbe fare: però dev’essere un esame politico, non soltanto giudiziario. In questo senso, il lavoro della commissione d’inchiesta parlamentare è decisamente più rilevante dell’indagine di Bergamo. Solo e soltanto in quella commissione si potrà far luce su tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre e passa anni: dalla gestione delle vaccinazioni ai maneggi sui dispositivi sanitari fino alla grottesche decisioni delle varie autorità mediche, dei Cts e degli altri organismi coinvolti. I politici e i sedicenti esperti che hanno gestito la pandemia tutto questo lo sanno benissimo, e tenteranno in ogni modo di depotenziare e sabotare il lavoro della commissione. Non vogliamo pensar male fin da subito, ma suscita qualche sospetto il fatto che - guarda caso - la fuga di notizie sulla chiusura delle indagini a Bergamo (di cui nemmeno gli indagati erano stati ancora informati, stando alle loro dichiarazioni) sia arrivataproprio in concomitanza con le prime audizioni in Parlamento. E suona vagamente sibillina una frase pronunciata ieri dal procuratore Chiappani: «Ci abbiamo impiegato tre anni, ma mi risulta che in tre anni non sia stata ancora neanche iniziata una commissione parlamentare», ha detto ad Agorà. «Quindi noi in tre anni comunque abbiamo fatto un’inchiesta» Già: loro un’inchiesta l’hanno fatta, ed è importantissima. Ma su tutta la restante parte del delirio sanitario sarà la commissione parlamentare a doversi esprimere, e chiunque tenti di danneggiarla si renderà complice dell’ennesimo insulto al popolo italiano.