Pensieri e parole...

VIVIAMO UNA RINASCITA SPIRITUALE.


Per molte persone, questi ultimi anni hanno rappresentato un vero incubo, una enorme sofferenza del vivere, una vita avversa che ha riservato solo sofferenze. Eppure, se guardiamo meglio, più da vicino, viviamo un momento di rinascita spirituale. Siamo stati costretti da eventi contingenti a guardarci dentro, siamo stati messi di fronte alle nostre più recondite paure, le abbiamo, forse non tutti gli individui e non tutte, elaborate, vissute, respirate, credo, ampiamente, superate. Ora siamo individui diversi, più consapevoli del perché siamo qui è dove siamo diretti. Con le dovute eccezioni, com'è naturale che sia...L'Universo si serve di individui senza scrupoli (è già accaduto) per spingere le anime a progredire, poiché a volte, è solo così che si ottengono dei risultati. Dobbiamo ricordare chi siamo veramente. LA VITA È SEMPLICE… si raccoglie sempre e solo quello che, consciamente o inconsciamente, si è seminato. So che questa verità non è accettata dai più e suscita molta opposizione, eppure diventare consapevoli di come agiscono le Leggi della Vita nelle nostre esistenze, è l’unico modo per dare alla "propria esistenza" la direzione che desideriamo.Per noi umani sentirci vittime di qualcuno, o qualcosa, è molto più semplice, ci deresponsabilizza... vittima di un partner dispotico o anaffettivo, di figli ingrati, di un governo ladro, oppressore ed oppressivo, della sfortuna... eccetera. Ci piace perché ci toglie il senso di colpa di avere "sbagliato". In realtà noi non abbiamo colpe e non abbiamo costruito niente di sbagliato, semplicemente abbiamo agito in base al livello animico di ciascuno, abbiamo dato forma ad un programma o copione "interiore" che rimane sotto il livello di coscienza. Quando siamo piccoli, direi sotto i 15 anni,siamo VERAMENTE vittima di adulti sconnessi,non colpevoli ma sconnessi, cioè incapaci di SENTIRE se stessied i propri veri bisogni e in conseguenzaimpossibilitati a SENTIRE i bisogni veri dei loro figli, cioè noi. Se crescendo i traumi REALI della prima infanzia e le forme di attaccamento non vengono riconosciuti, guariti e integrati, noi rimaniamo emotivamente bloccati in modalità reattive e automatiche, per esempio diventando accomodanti salvo poi scaricare la rabbia sul nostro fisico, con modalità non utili, oppure ancora vivendo in una sottile e continua paura della malattia e della morte e in conseguenza cercando qualcuno che ci salvi, o in infinite altre modalità apprese. Molto difficilmente ci accorgiamo di ciò che seminiamo perché solitamente non siamo animati da cattive intenzioni, e se anche procuriamo danni ad altri spesso neanche ce ne accorgiamo, quindi la Vita ci costringe a diventare consapevoli di quello che seminiamo e di come lo seminiamo attraverso il risultato che otteniamo. Se il risultato non ci piace e ci procura dolore, quel dolore potrebbe diventare la spinta a cercare qualcosa di diverso e potrebbe portarci, e secondo me necessariamente lo farà in questa vita oppure in un’altra, a diventare consapevoli del nostro "mondo interiore" e di tutte quelle parti di noi che assolutamente non vogliamo vedere e sentire.Riassumendo per semplificare…il mondo è uno specchio e noi vediamo fuori di noi quello che non riusciamo a vedere dentro (di noi).La mia esperienza personale e concreta mi ha insegnato che tutti gli anni di immensa fatica nel cercare di cambiare le situazioni dolorose esterne, fuori e attorno a me, non hanno mai portato alcun risultato se non quello di sprecare energie.Quando invece ho cominciato ad investire tutta la mia "energia"per conoscere e guarire me stesso, il ‘fuori’ ha cominciato, come per magia, ad accomodarsi da solo...Namasté.