Pensieri e parole...

LA ROMA DI GUALTIERI È UN IMMONDEZZAIO!


I Romani non possono e non vogliono scappare e se la devono vivere così... la loro città... così com’è... nel fasto dello spettacolare inarrestabile degrado.I turisti la fuggono e scelgono altre mete meno problematiche e meno sudice.Siamo all'inizio dell'estate e in molti hanno suonato le campane a festa per il grande afflusso di visitatori: 2 milioni di presenze registrate, come non si vedevano da molto tempo, ma anche tantissime disdette. E gli alberghi non possono far altro che prendere atto amaramente della raffica di disdette che genera un grande danno!Non si grida a gran voce ma le rinunce pare si aggirino già tra il 20 e il 30% delle prenotazioni.La ragione del cambio di meta dei turisti è la situazione nella quale Roma è costretta a vivere fra cassonetti stracolmi e puzzolenti, orde di gabbiani misura XL che se provi a cacciarli ti beccano in testa, mezzi pubblici quasi inutilizzabili, taxi sempre più cari e metro che chiude all’ora delle galline. Evviva la sinistra liberal!Quante volte l’ho detto e anche scritto; per fare grande una capitale non è sufficiente un’immensa mole di monumenti, serve anche un corollario di servizi funzionanti e l’impressione di ordine e pulizia che ti faccia sentire ben accolto. Naturalmente serve un sindaco all'altezza, e qui la nota più dolente! A Roma sulla poltrona del primo cittadino siede un incapace totale!Per i social e i media stranieri la nostra Città è diventata ormai una delle più "brutte" cartoline dall’Italia.Come possono sospirare e sognare di venire qui se le immagini che girano in rete sono quelle della monnezza che trabocca dai cassonetti, delle strade sporche e sudicie, delle architetture storiche sommerse dalle erbacce e violentate dai vandali, del cibo precotto e strapagato, di via Condotti invasa dai vu’ cumprà e delle magre forze dell’ordine assolutamente inoperose?Qualcuno su quotidiani locali scrive “Roma è un immondezzaio a cielo aperto” e non sono i soli.Al Campidoglio pensavano, forse, che i turisti arrivassero forniti di occhiali fantastici capaci di cancellare lo squallore e adatti a tingere di favola il reale degrado? Forse pensavano che solo i Romani vedessero i gabbiani come condor becchettare famelici e rissosi nei sacchi dell’immondizia? Forse pensavano che solo a chi paga la Tari fosse concesso il placet di scavalcare i rigagnoli di percolato lungo i marciapiedi?Vogliamo parlare dell’oscenità che accoglie il visitatore che arriva a Termini dove al posto dei taxi ci sono montagne di cartoni e coperte e lo splendore di Villa Pamphilj è cancellato dalla moria, per mancanza di acqua, di pesci e tartarughe abbandonate in quello che una volta era il lago del Cigno.Pare che solo Roberto Necci vicepresidente di Federalberghi si renda conto che i social e i giornali locali stiano facendo da cassa di risonanza infausta per Roma, dove i commenti malevoli dei visitatori stranieri girano, declassando, giorno dopo giorno, la Capitale.Se le cose non cambiano aggiunge Roberto Necci è probabile che molti hotel avranno un agosto nero. E i romani con loro.