Pensieri e parole...

VIVIAMO UN’EPOCA DI RIVELAZIONE, ANCHE SE AI PIÙ NON SEMBRA…


Per capire quale livello di censura informativa gravi sulle nostre presunte democrazie, Italia in testa, basta fare un esempio.Alcuni giorni fa, come è noto, vi è stata in Veneto una gravissima tragedia della strada. Un pullman elettrico è precipitato dal cavalcavia della tangenziale di Mestre provocando la morte di più di venti persone.Sulle dinamiche dell'incidente, avvenuto in una zona molto trafficata ma non particolarmente rischiosa, sappiamo che l'automezzo procedeva ad una velocità ridotta (35 km all'ora), che non ha avuto impatti con altri veicoli, che non ha tentato una frenata  e che, dopo l'impatto col terreno, ha preso fuoco.L'autista era un guidatore esperto, stimato e non aveva mai avuto incidenti. Aveva inoltre superato tutte le visite attitudinali cui devono sottoporsi i conducenti di grandi automezzi. In condizioni normali, la causa più probabile della sciagura verrebbe indicata in un malore. Solo questo, infatti, può spiegare una sbandata altrimenti inspiegabile. Si aprirebbe, inoltre, un dibattito sul repentino incendio del pullman (elettrico), che ha provocato la morte di chi era sopravvissuto al primo impatto.Purtroppo noi non siamo in una fase storica evolutiva del genere umano in cui tutti comprendano.. Accennare a queste cose, anche senza pretendere di avere la verità in tasca (che nessuno, sia ben chiaro, in eventi di questo tipo, può conoscere pienamente), metterebbe in discussione due capisaldi dell'Agenda globalista: quello dei vaccini e quello delle auto elettriche.L'autista era infatti vaccinato e aveva pubblicamente denunciato degli effetti avversi dopo l'inoculazione. Anche solo ipotizzare che possa essere stato colto da un malore improvviso è quindi impossibile.Il pullman era elettrico ed è tabù sospettare che possa essere andato a fuoco un po' troppo facilmente, provocando la morte di chi magari era sopravvissuto al volo dal cavalcavia.Su tutta la vicenda quindi, sta calando il silenzio e la censura, appunto.Gli esiti dell'autopsia del cadavere dell'autista son stati "secretati"; basterebbe già questo a destare sospetti, ma ripeto, in questa fase non si può!I siti social dell'autista, dove manifestava preoccupazione per gli effetti avversi della prima dose, non sono più accessibili; sull'incendio si sorvola come fosse qualcosa di normale.