Pensieri e parole...

TV, MEDIA, MANIPOLAZIONE DELL’INFORMAZIONE E DELLE MENTI UMANE!


PARTE PRIMA.L’informazione è una parte importante nella vita degli uomini moderni. Nella vita moderna l’informazione diventa un elemento sempre più significativo assieme all’istruzione; il modo in cui la gente interagisce con l’informazione definisce in buona parte il loro livello d’esistenza. Nel XXI secolo il possesso di informazione e istruzione determina lo status di una persona moderna nella società. Assieme all’ambito dell’istruzione, l’informazione determina gli ambiti del lavoro e dell’economia ed influenza la sfera della politica statale. La manipolazione delle informazioni e della coscienza sociale nel nostro tempo stanno diventando tecnologie per programmare il comportamento delle persone. Manipolando la società si possono distruggere alcune idee dentro alla mente delle persone e su quelle rovine costruire nuove idee e nuove fondamenta, come ad esempio una nuova ideologia.   I sistemi di telecomunicazione, concepiti come importante raccordo per lo smistamento di informazioni, hanno un posto dominante sull’ambiente umano. “La manipolazione dell’informazione è simile alla disinformazione...” scrive lo studioso Vladimiri Volkov nella sua “Storia della disinformazione”. Scrive che la manipolazione intesa come distruzione ha tre scopi: 1. demoralizzare la nazione attraverso la disintegrazione dei gruppi che la conformano 2. screditare le autorità e i loro valori 3. neutralizzare le masse onde prevenire qualsiasi forma di comportamento spontaneo a favore dell’ordine stabilito e ad un certo punto portare al potere un piccolo gruppo di persone. Un altro ricercatore, Sergey Kara-Murza, nel suo libro “Manipolazione delle coscienze” segnala tre caratteristiche principali della manipolazione: 1. La manipolazione è un tipo di influenza spirituale e psicologica quando le strutture mentali e spirituali dell’individuo sono bersagliate. 2. La manipolazione è un’influenza nascosta, fatto che deve restare sconosciuto a chi subisce la manipolazione.  3. Una manipolazione influente richiede considerevoli abilità e conoscenze specialistiche. Nel suo lavoro “L’uomo manipolato”, il ricercatore Herbert Franke scrive quanto segue: “Quando subiamo una manipolazione nella maggior parte dei casi dobbiamo intendere un’influenza mentale esercitata segretamente, di conseguenza a scapito di coloro verso i quali è indirizzata”.  Secondo tutti questi studi, la manipolazione dell’informazione attraverso i mass media è indirizzata verso la società. Secondo l’opinione degli scienziati, la manipolazione si rende necessaria quando lo Stato è interessato a rendere popolari certe idee, cercando di creare delle fondamenta ideologiche per giustificare determinate misure d’influenza. Dunque la propaganda lavora direttamente al servizio delle necessità ideologiche dello Stato e di coloro che si trovano a guidare lo stato.  Con lo sviluppo dell’economia e della generale commercializzazione dei mezzi di comunicazione di massa, l’informazione è anch’essa diventata una merce, vale a dire un articolo di scambio e i proprietari dei media devono renderli appetibili al mercato, a prescindere dal fatto che i media siano in primo luogo un’istituzione sociale e solo in seconda istanza un’azienda privata. Molto spesso, utilizzando pratiche prese in prestito dal mondo degli affari, i proprietari di media privati cercano di migliorare il loro prodotto rendendolo più adatto alle necessità e alle richieste dei consumatori. E i consumatori di questo prodotto sono il pubblico.  I mass media indirizzano i propri servizi alla società e ogni servizio viene proposto per la persona a cui è indirizzato.  La natura della manipolazione Di regola la manipolazione ha un doppio impatto, quando assieme ad un messaggio aperto, il manipolatore manda al destinatario un messaggio in codice che produce nella sua mente le immagini necessarie al manipolatore. La manipolazione come tecnologia basata sulla suggestione esercita la sua influenza sulla gente, e spesso riesce a farsi obbedire facendo ricorso non tanto alle loro menti bensì ai loro sentimenti. La suggestione è un sentimento profondo presente nella psiche, emerso prima ancora del pensiero analitico.  Al di là della nozione di suggestione c’è anche la nozione di persuasione e queste due nozioni sono piuttosto differenti. Qual è la differenza in linea di principio tra la suggestione e la persuasione? Di regola, la suggestione si raggiunge attraverso un metodo manipolativo. Si basa sui sentimenti umani. Al contrario, la persuasione si basa su fondamenta logiche. Durante la persuasione vengono usati fatti, argomentazioni e spiegazioni. Essi negoziano con la parte attiva dell’essere umano, a cui vengono offerti una serie di argomenti che lui può capire, accettare oppure rifiutare. La differenza, in linea di principio, tra suggestione e persuasione è che la suggestione penetra la coscienza umana nonché la sfera mentale, stabilendosi come qualsiasi oggetto della percezione passiva. Dunque, la suggestione è l’intrusione di un’idea dentro alla mente umana, senza la partecipazione della sua parte attiva. La suggestione va a incidere sulla persona non attraverso la convinzione logica bensì influenzando direttamente la sfera mentale - impiantandovi idee grazie ai sentimenti ed alle emozioni. Un’altra differenza tra la suggestione e la persuasione è che, a livello dei processi psicologici, la percezione è collegata direttamente con l’immaginazione, la quale ricombina nuovamente gli oggetti una volta che vengono fissati nella memoria. Poiché l’immaginazione è meno collegata con la logica, essa è più vulnerabile e più sensibile agli influssi esterni, trasformando all’interno della mente quelle impressioni ricevute quando oramai l’immaginazione ha creato immagini mentali o percettive. A loro volta queste immagini creano emozioni. Mezzi così forti per influenzare la coscienza sociale, come il terrorismo associato alla televisione per esempio, si basano su un simile connubio tra immaginazione e sentimenti.  I legami tra il terrorismo e la tv Osservando come avvengono gli atti di terrorismo e come vengono riflessi dai mezzi d’informazione, possiamo evidenziare alcune regolarità. 1. Atto terroristico 2. Televisione 3. Influenza sull’immaginario e sui sentimenti del pubblico. 4. Comportamento necessario programmato 5. Spegnimento del senso comune nel pubblico televisivo.   Esaminando, stadio dopo stadio, l’influenza dell’atto terroristico e il modo in cui viene riflesso dai programmi d’informazione televisiva, si può seguire cosa succede al fatto. Di regola, lo scopo principale del terrore è intimorire e creare una paura diseguale. La paura scende quando la tv fa un servizio su un atto terroristico o su un rapimento. Non è un segreto che tutti coloro che siedono di fronte alla tv in quel momento immaginano di trovarsi nei panni delle vittime degli attentati. Quindi questo porta alla naturale identificazione di uno con la persona vista in questa o quella situazione. In una situazione del genere, la coscienza e la mente sono in preda alle emozioni, che sovrastano la persona e riducono l’introspezione critica. Dunque, manipolando i sentimenti del pubblico attraverso la televisione, i terroristi, oppure coloro che sono interessati a trasmettere quel servizio, attirano l’attenzione sulle loro notizie. Hanno bisogno che la persona ricordi le notizie. A questo proposito, la notizia viene ritrasmessa ripetutamente come mezzo usato attivamente per trattenere l’attenzione. Caratteristiche come la stabilità e l’intensità della ripetizione dei servizi d’informazione vengono usate a questo proposito. Inoltre, vengono usate altre peculiarità tecnologiche della televisione, tra cui: - le parole del presentatore - musica - immagini d’archivio. Esaminando ancora una volta che cosa succede in realtà, ci rendiamo conto che quando una persona riceve un messaggio, il modo in cui interagisce con la sua memoria si divide due stadi. In un primo momento abbiamo una memorizzazione passiva nel subconscio e in seguito l’informazione viene processata dall’intelletto. Quando l’informazione ha forti tinte emotive, si “impianta” nella memoria ed inizia a influenzare la coscienza. Come risultato della ripetizione viene ricordata, per quanto questa memorizzazione sia involontaria, come la pubblicità che spesso viene ricordata rapidamente e senza farci caso.  Attualità dell’argomento Secondo B.E. Kretov, nella comunicazione politica un posto speciale è occupato dallo scambio di informazioni tra governo e governati per avere il consenso necessario alle decisioni di governo mentre coloro che vengono governati cercano di far sentire i propri bisogni e di renderli pubblici. Queste due parti possono raggiungere il consenso grazie soltanto alla comunicazione - lo scambio di informazioni. Per raggiungere l’unità con il popolo, le autorità cercano mediante i mass media di impiantare nella gente le loro idee, concordanti con i loro interessi. I conflitti e le contraddizioni sono inevitabili in una simile struttura di società, perché la stampa democratica si concentra sulla libertà, sulla glasnost, sui dibattiti e sui diritti umani, mentre l’esercito e la polizia si concentrano sulla disciplina, la segretezza, la sicurezza e il patriottismo, oppure parlano della necessità dell’uso della forza.  Tornando alla questione, dopo l’11 settembre 2001, un’atmosfera di paura nei confronti degli attentati terroristici è stata diffusa lungo il pianeta attraverso i mass media. Come risultato, in tutti i Paesi del mondo il controllo statale sui mass media è aumentato come giustificazione dell’idea di “sicurezza nazionale”.   La manipolazione presume sempre un pubblico - i rappresentanti della società. I rappresentanti della società, influenzati da diversi servizi, diventano parte delle masse e durante il processo di trasformazione da individui separati a “folla collettiva”, aggregano caratteristiche tipiche delle masse: 1. La tendenza verso la spersonalizzazione - l’individuo viene annullato dalla coscienza della massa sotto l’influsso delle pulsioni. 2. Prevalenza dei sensi sulla coscienza - l’intelletto viene sopraffatto dai sentimenti e dagli istinti.  3. Si abbassano sia l’intelletto che i valori morali.  4. Il livello di responsabilità scende fortemente.  Tutti questi segni rendono il gruppo di persone particolarmente vulnerabile e sensibile alle varie manipolazioni da parte delle autorità.  Informazione estetica e semantica Tutte le informazioni possono a loro volta essere suddivise in due gruppi: informazione estetica e informazione semantica. L’informazione estetica non viene sottoposta alla logica e sollecita un certo stato mentale - emozioni e reazioni invece di una riflessione della realtà.  Più stabile, crea un’atmosfera nella coscienza umana. Qualsiasi informazione estetica è indirizzata non alla comprensione bensì alla suggestione, di conseguenza può diventare facilmente uno strumento d’abuso.  L’informazione semantica, o nozionale come spesso viene chiamata, si basa sulla persuasione e l’interesse e viene indirizzata alla logica e al senso comune. Questa aveva un ruolo importante nella attività politiche prima del coinvolgimento attivo dei media in politica. Gli sviluppi vengono valutati da metodi d’informazione semantica, attraverso la percezione analitica - dicono gli esperti. In senso pratico le autorità prediligono l’informazione estetica su quella semantica perché è in grado di preparare azioni che contraddicono la logica e il vero stato delle cose che qualche volta possono essere invisi all’élite che detiene il potere. E’ un tipo di fenomeno che dipende dal fatto che la l’informazione estetica non è mirata alla comprensione, bensì alla suggestione di simboli stabili grazie all’uso di svariati effetti.   Poiché i mass media come istituzione sociale hanno il prestigio di essere una fonte ufficiale d’informazioni, godono di un alto livello di fiducia da parte di un ampio pubblico e uno spera forniscano informazioni valutative. Queste informazioni valutative inducono alla creazione dell’opinione pubblica. Se in senso pratico la stampa si basa sull’onda semantica, la tv usa le sue potenzialità audio e video influenzando la percezione estetica della coscienza del pubblico. La televisione è il più importante strumento di influenza politica sul pubblico per via delle sue caratteristiche tecniche oggettive.   I principi dell’estetica televisiva La televisione è composta da un mosaico di immagini che rappresentano l’intero pianeta sotto forma di servizi non collegati da un legame logico monosemantico. I servizi che arrivano nella mente del telespettatore rompono la dispersione generale del mosaico e questi cerca di unirli in un insieme semantico. Il testo letto dal presentatore viene preso come un verità ovvia, a causa del prestigio tutto speciale della tivù come istituzione mediatica. Se il presentatore legge un testo sullo sfondo di immagini video registrate sulla scena dell’azione, quel testo viene preso come verità assoluta.  In vista del fatto che la televisione gode della fiducia comune della gente, è difficile per una persona diversa valutare criticamente uno sviluppo. Questo succede anche perché l’informazione estetica sotto forma di flusso audio e video non è costruita logicamente. Non c’è sostanza, né argomentazione, né un contesto che abbia senso in quel flusso se non viene aggiunto dal testo del presentatore.  La codifica manipolativa del servizio passa inavvertita dal pubblico di massa perché la differenza tra la realtà e la sua interpretazione è quasi intangibile mentre la distorsione della realtà è inevitabile. In questo caso i servizi d’informazione vengono confezionati attraverso la ripetizione, lo spezzettamento, l’urgenza ed il sensazionalismo. Inoltre prevalgono l’assenza di fonti alternative di informazione, la presentazione univoca delle informazioni e l’occultamento delle notizie alternative. Conseguentemente si crea una realtà virtuale invece di riflettere la vera realtà. La tecnica di isolare il destinatario dalle altre influenze viene usata spesso, assieme alla semplificazione della presentazione delle notizie e all’uso di stereotipi e metafore varie.