Roma non è mai stata così sporca, neanche durante gli anni di Virginia Raggi, considerata da molti, una dei peggiori sindaci della capitale. Soprattutto, a differenza degli anni precedenti, non si vede a breve una soluzione. Mesi fa raccontavo di una Roma lercia come non mai. Le cose non sono cambiate. Un'eterna emergenza che ha riempito la città di spazzatura condita di un fetore nauseabondo. Roma non è mai stata così sporca, lo ripeto: per questo sarebbe meglio per Gualtieri dimettersi, se non può o non vuole dire ai romani – già pagano la tassa sui rifiuti più alta d’Italia – quando finiranno di vivere nell’immondizia. Il sindaco, a tutti gli effetti un "fantasma" nella Città Eterna, inaugura mostre e iniziative sui social, gioca a carte con il cellulare nel corso delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, e di concreto non combina nulla. E pensare che due anni fa prometteva la “pulizia entro Natale” – chissà di quale anno – e oggi ancora rimanda la soluzione ai problemi della Capitale.Tutta questa vucenda è avvolta da un mistero: non si sa come e perché, infatti, a Gualtieri venga risparmiata la critica, la pressione e il giudizio della stampa: la stampa locale e nazionale, molto critica in passato nei confronti di Virginia Raggi, non può esimersi dal riconoscere una assurda differenza di trattamento tra i due. Mentre il flop di Gualtieri diventa sempre più evidente, il silenzio dei giornali è sempre più assordante ed incredibile. Tra i giornalisti e Gualtieri prosegue un idillio davvero inspiegabile, che risparmia al sindaco qualsiasi attacco o critica rispetto alla sua amministrazione: una situazione anomala che sarebbe bene terminasse, per il bene di Roma e dei suoi abitanti.A fronte di una situazione del genere ci sono un sindaco e un'amministrazione che hanno deciso di adottare la strategia dello struzzo. "Roma sarà pulita per il Giubileo" è il ritornello stanco che accompagna ora il "chiedo scusa ai romani", ora "è colpa della gara annullata dal Tar per i mezzi Ama", ora "è colpa di Ama", gridato quasi con orgoglio dall'assessora Alfonsi. Il tutto con sullo sfondo un termovalorizzatore lontano, troppo lontano. Se Raggi era la sindaca delle narrazioni ardite, contraltare di realtà costantemente opposte, Roberto Gualtieri si sta trasformando nel sindaco fantasma, che non dà risposte, che pare ignorare il problema. Sì, perché parlare di Giubileo, di gare dei mezzi annullate, di colpe di Ama, significa scagionarsi, non metterci la faccia. Ama da ormai due anni segue le indicazioni della giunta Gualtieri. Ha un management scelto dall'attuale maggioranza. Ha al suo interno le Ama di municipio, primo atto dell'attuale amministrazione. Eppure... Eppure è un fallimento, totale."Non è un problema di sbocchi", viene sempre ripetuto. La manutenzione dei mezzi di raccolta è esplosa nella sua problematicità a metà giugno 2022. Improvvisamente. Si poteva prevedere? Dentro Ama anche l'ultimo dei netturbini risponderebbe di sì. Perché allora dirigenti "strapagati", messi lì da politici altrettanto ben pagati e votati per risolvere il problema, non hanno preso per tempo le contromisure?E ancora. Perché da quando ci ritroviamo ciclicamente a parlare di emergenza rifiuti spuntano bonus per i lavoratori Ama per pulire la città? Insomma un'emergenza che è normalità nelle sue evoluzioni, nelle sue soluzioni, che non si vedono e nella sua rassegnazione, che pare più essere della classe dirigente che governa questa città.
ROMA TRA LE CITTÀ PIÙ SPORCHE AL MONDO!
Roma non è mai stata così sporca, neanche durante gli anni di Virginia Raggi, considerata da molti, una dei peggiori sindaci della capitale. Soprattutto, a differenza degli anni precedenti, non si vede a breve una soluzione. Mesi fa raccontavo di una Roma lercia come non mai. Le cose non sono cambiate. Un'eterna emergenza che ha riempito la città di spazzatura condita di un fetore nauseabondo. Roma non è mai stata così sporca, lo ripeto: per questo sarebbe meglio per Gualtieri dimettersi, se non può o non vuole dire ai romani – già pagano la tassa sui rifiuti più alta d’Italia – quando finiranno di vivere nell’immondizia. Il sindaco, a tutti gli effetti un "fantasma" nella Città Eterna, inaugura mostre e iniziative sui social, gioca a carte con il cellulare nel corso delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, e di concreto non combina nulla. E pensare che due anni fa prometteva la “pulizia entro Natale” – chissà di quale anno – e oggi ancora rimanda la soluzione ai problemi della Capitale.Tutta questa vucenda è avvolta da un mistero: non si sa come e perché, infatti, a Gualtieri venga risparmiata la critica, la pressione e il giudizio della stampa: la stampa locale e nazionale, molto critica in passato nei confronti di Virginia Raggi, non può esimersi dal riconoscere una assurda differenza di trattamento tra i due. Mentre il flop di Gualtieri diventa sempre più evidente, il silenzio dei giornali è sempre più assordante ed incredibile. Tra i giornalisti e Gualtieri prosegue un idillio davvero inspiegabile, che risparmia al sindaco qualsiasi attacco o critica rispetto alla sua amministrazione: una situazione anomala che sarebbe bene terminasse, per il bene di Roma e dei suoi abitanti.A fronte di una situazione del genere ci sono un sindaco e un'amministrazione che hanno deciso di adottare la strategia dello struzzo. "Roma sarà pulita per il Giubileo" è il ritornello stanco che accompagna ora il "chiedo scusa ai romani", ora "è colpa della gara annullata dal Tar per i mezzi Ama", ora "è colpa di Ama", gridato quasi con orgoglio dall'assessora Alfonsi. Il tutto con sullo sfondo un termovalorizzatore lontano, troppo lontano. Se Raggi era la sindaca delle narrazioni ardite, contraltare di realtà costantemente opposte, Roberto Gualtieri si sta trasformando nel sindaco fantasma, che non dà risposte, che pare ignorare il problema. Sì, perché parlare di Giubileo, di gare dei mezzi annullate, di colpe di Ama, significa scagionarsi, non metterci la faccia. Ama da ormai due anni segue le indicazioni della giunta Gualtieri. Ha un management scelto dall'attuale maggioranza. Ha al suo interno le Ama di municipio, primo atto dell'attuale amministrazione. Eppure... Eppure è un fallimento, totale."Non è un problema di sbocchi", viene sempre ripetuto. La manutenzione dei mezzi di raccolta è esplosa nella sua problematicità a metà giugno 2022. Improvvisamente. Si poteva prevedere? Dentro Ama anche l'ultimo dei netturbini risponderebbe di sì. Perché allora dirigenti "strapagati", messi lì da politici altrettanto ben pagati e votati per risolvere il problema, non hanno preso per tempo le contromisure?E ancora. Perché da quando ci ritroviamo ciclicamente a parlare di emergenza rifiuti spuntano bonus per i lavoratori Ama per pulire la città? Insomma un'emergenza che è normalità nelle sue evoluzioni, nelle sue soluzioni, che non si vedono e nella sua rassegnazione, che pare più essere della classe dirigente che governa questa città.