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IN AUSTRALIA GIUDICI AUDACI CONTRO BIG PHARMA!


Obbligo vaccino Covid, sentenza Corte Suprema australiana: “Era illegale, è stata una violazione dei diritti umani”.Nella sentenza, il giudice Glenn Martin ha stabilito che il capo della polizia e il direttore generale della sanità hanno preso decisioni contro i diritti umani. "L'obbligo sui vaccini Covid è stato illegale". Si è pronunciata in questo modo la Corte Suprema del Queensland, in Australia. L’imposizione rivolta a infermieri e poliziotti è stata infatti giudicata illegale, oltre che una violazione dei diritti umani. La sentenza ha già fatto il giro del mondo. Basti pensare che l'Australia è stata una delle nazioni più rigide in tempi Covid. Nella sentenza, il giudice Martin ha stabilito che il capo della polizia e il direttore generale della sanità hanno preso decisioni contro i diritti umani. .Obbligo vaccino Covid, sentenza Corte Suprema australiana: “Era illegale, è stata una violazione dei diritti umani”.La sentenza della Corte Suprema australiana di 115 pagine è stata emessa nella giornata di ieri dal giudice Glenn Martin. Come si legge nel fascicolo, la Corte condanna l’obbligo di vaccinazione Covid risalente al dicembre 2021. L'obbligo fu emesso nei confronti dei poliziotti dal capo della polizia del Queensland, Katarina Carroll, in quanto ‘unlawful’. Stesso provvedimento è stato decretato anche nei confronti del direttore generale del dipartimento della salute dello Stato del Queensland, John Wakefield, che aveva obbligato i paramedici a vaccinarsi. Da qui la decisione di opporsi all'obbligo vaccinale e il ricorso nelle sedi più opportune.  .La decisione del tribunaleIl tribunale australiano ha dato quindi ragione agli inadempienti durante il periodo Covid. Il giudice Martin ha decretato che le direttive hanno violato la sezione 58 dell’Human Rights Act, che afferma che tutti i dipendenti del servizio pubblico devono tenere in considerazione i diritti umani prima di adottare una decisione e che devono agire e prendere decisioni compatibili con i diritti umani. Nella sentenza, Martin ha poi stabilito che il capo della polizia Carroll "non ha rispettato questa sezione della legge, nonostante le siano state fornite valutazioni di compatibilità con i diritti umani, e sulla base di ciò, le sue decisioni erano illegali". Martin ha anche rivelato che il direttore generale del dipartimento della salute non aveva il potere di prendere quella decisione, che per questo motivo non poteva essere effettiva né vincolante.