Pensieri e parole...

NATO DOMANDA ALL’ITALIA PIÙ SOLDI PER LE GUERRE!


(ANSA) - ROMA, 08 MAG 2024 - "Un’ora di colloquio a Palazzo Chigi, nessuna dichiarazione alla stampa alla fine. A Roma Jens Stoltenberg ha incontrato in maniera privata Giorgia Meloni, una toccata e fuga del segretario generale della Nato, atterrato a Fiumicino alle 11:00 di mattina e poi ripartito nel pomeriggio. Il vertice si è tenuto a porte chiuse, ma sul tavolo i dossier aperti erano diversi: dalla crisi in Medio Oriente a, soprattutto, la guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev. "Ho elogiato l'Italia per essere un fedele e importante alleato della Nato, contribuendo in molti modi diversi alle missioni dell'Alleanza", un contributo "molto apprezzato" da parte di un "alleato chiave". Lo ha detto all'ANSA il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg dopo aver incontrato la premier Giorgia Meloni. "Un buon incontro", lo ha definito Stoltenberg, su una vasta gamma di temi "in questo momento importanti per la nostra sicurezza". Stoltenberg ha quindi ricordato che l'Italia "gioca un ruolo molto importante da presidente del G7".Nel comunicato della Nato, si parla anche del dialogo compiuto “per ottenere una più equa condivisione degli oneri”. Stoltenberg, che deve venire incontro alle richieste degli Usa, ha quindi pressato Meloni per cercare di far aumentare all’Italia le spese destinate alla Difesa. Roma è lontana dal raggiungere l’obiettivo della Nato che tutti i propri membri utilizzino almeno il 2% del Pil in spese militari.Forse l'attuale congiuntura storica – tra guerre e crisi economica – potrebbe far ritenere sussista una opinione favorevole delle industrie d'armi nostrane, ad un aumento delle spese militari, tuttavia va registarto il dato di un'opinione pubblica italiana sempre piú profondamente divisa sulla questione, con una ampia fetta del paese stanca della sudditanza dell'Italia in primis agli USA e alla NATO, senza tralasciare l'insofferenza dei cittadini nei confronti della UE che fa presagire ad un flop dal punto di vista dell'affluenza delle prossime consultazioni dell'8 e 9 giugno. Ciò rende quanto mai difficile uno scatto in avanti, dell'impegno e delle spese, anche per un governo che sembra saldo e quanto mai asservito e fedele nel consenso come quello della Meloni.Ma oltre il bastone, il norvegese ha usato anche la carota. Il segretario generale, infatti, ha elogiato il contributo italiano all’Alleanza, parlando della leadership di Roma nel gruppo tattico Nato in Bulgaria, dell’impegno delle forze italiane in Ungheria e Lettonia, della partecipazione all’operazione Baltic Air Policing e in quelle marittime dell’Alleanza. Fino a ringraziare l’Italia per la Kfor in Kosovo e nella missione di formazione in Iraq.A Washington si capirà che direzione la Nato vorrà prendere sul conflitto in Ucraina e non solo, considerando anche che comincerà il conto alla rovescia per il dopo Stoltenberg con l’olandese Mark Rutte pronto a subentrare.