Pensieri e parole...

LA CONSAPEVOLEZZA PORTA ALLA CONOSCENZA.


Provo a dare una spiegazione del perchè Dio permetta il male e il dolore sulla Terra. Quanti di noi si pongono questa domanda. E allora eiflessioni e letture aiutano nella comprensione. È una ipotesi, ciascuno scelga la propria. Abbiamo bisogno di porci domande e trovare delle risposte. Il genere umano è fatto così.Il Discernimento si acquisisce attraverso il lavoro interiore che passa per la sofferenza e il dolore. Ci si potrebbe domandare: perché attraverso questa strada si arriva al discernimento o ancor meglio alla consapevolezza… ? Ci si potrebbe convincere che coltivando l’amore, la gioia e la bellezza si potrebbe ugualmente arrivare alla consapevolezza e quindi alla Manifestazione della propria Anima su questo Piano materiale, senza soffrire.La risposta che do è questa: si deve passare per la sofferenza e il dolore. Obbligatoriamente. Prima di poter vivere la Gioia, l’Amore, la Bellezza e altri sentimenti puri, obbligatoriamente si passa per il Discernimento e quindi si attraversa la strada della Sofferenza e del Dolore, per poi trascenderli.Questo è un passo fondamentale nel Vero cammino Spirituale, perché solo attraverso il Discernimento si può acquisire la Consapevolezza profonda dell’essenza delle cose, delle Miserie Umane. Forse questa è l’unica strada, perché è attraverso la Sofferenza e il Dolore che noi umani siamo costretti a cercare una strada per uscire da essi. Siamo costretti a porci delle domande, sul perché viviamo una vita così pesante e a volte quasi distruttiva negli eventi e nelle emozioni che ci cavalcano l’animo.L’oscurità ci spinge verso la Luce e non può essere altrimenti, visto che è questa la sua funzione. Se gli eventi che portano sofferenza e dolore vengono visti da un punto di vista spirituale e non umano, comprendiamo che ogni protagonista degli eventi gioca un ruolo fondamentale per farci comprendere ciò che di umano ha necessità di essere visto e compreso: quali siano le dinamiche che ancora ci intrappolano, quali siano le nostre credenze, quale sia la misura del nostro ego e quale ancora sia il giudizio verso gli altri e noi stessi. In poche parole: quanto ancora siamo separati dall'amore di Dio.