Pensieri e parole...

BIG PHARMA CI VUOLE MALATI E CONTENTI!


Le materie prime per fabbricare i farmaci, non giustificano mai gli alti costi dei farmaci messi sul mercato. Eppure Big Pharma in questo settore ha mani libere, visto che sono le aziende farmaceutiche che stabilisco i prezzi.Questi fatti, evidenziano l’enorme potere e libertà d’azione che ha Big Pharma. Una forza che più di una volta è stata utilizzata per corrompere personaggi politici e dirigenti ministeriali in tutto il mondo, compresi gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Basti vedere quello che è accaduto durante la psico-info-pandemenza.Fa un certo effetto però scoprire che il medico o nel leggiore delle ipotesi, lo specialista, al quale hai affidato la cura della tua salute, ha ricevuto un compenso economico sotto banco, da una azienda farmaceutica per promuovere il suo prodotto e la sorpresa aumenta enormemente, quando ti accorgi che anche l’ospedale superspecializzato, dove ti sei recato, riceve anch’esso fondi dalla stessa multinazionale. Provi a consolarti pensando che costoro ti prescrivono medicine e esami di controllo validati da enti scientifici al di sopra di ogni sospetto. È la scienzah... no???Poi invece scopri che a ricevere finanziamenti dalla stessa azienda/multinazionale farmaceutica, sono anche varie facoltà di medicina e le stesse società scientifiche che compiono gli studi e che poi in moltissimi casi, orientano le scelte dei cittadini malati, società scientifice che hanno in soldoni, il compito di aggiornare le linee guida indicando le migliori terapie per ogni patologia; non manca nemmeno l’Istituto Superiore di Sanità, organismo scientifico del Ministero della Salute, che ha il dovere di controllare le sperimentazioni in atto.A quel punto di certezze non ne rimangono più, anzi una si... dire NO!Ricordo nel 2019, il Codacons “decise di pubblicare la lista dei medici italiani e delle fondazioni/università/istituti finanziati dalla casa farmaceutica Glaxo-Smith-Kline, così come diffuso dalla EFPIA (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations)… la Glaxo-Smith-Kline – scrisse Codacons – ha reso pubblici, fra le altre cose, anche gli elenchi dei medici italiani che nel 2015/2016/2017 hanno ricevuto finanziamenti (a titolo di servizi, consulenze, eventi vari)… il totale elargito dalla Glaxo-Smith-Kline appariva in crescita: più di 11 milioni nel 2015, più di 13 milioni nel 2016, quasi 15 milioni nel 2017.E se qualcuno pensasse che le cose non siano peggiorate, si sbaglia di grosso. Basti vedere sempre cosa accaduto durante la psico-info-pandemenza. Non mi ripeterò qui, perchè lo sapete bene!Ora la domanda è lecita: a cosa servono tutti questi soldi?Tra Università, Fondazioni e Aziende Ospedaliere stupisce, in particolare – proseguiva Codacons – leggere il nome dell’Istituto Superiore di Sanità (125.660,00 nel 2016, 93.940,00 euro nel 2017 per “servizi e consulenze”) scriveva ancora Codacons: appare quanto meno inopportuno infatti che l’organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale rientri nella lista, e sarebbe davvero il caso di spiegare le ragioni di questi trasferimenti” [Radio Popolare, trasmissione “37e2”, la denuncia del presidente di Codacons, dal minuto 27,58].La Glaxo ovviamente non è l’unica azienda farmaceutica a sviluppare una simile politica, ed infatti in una successiva puntata Codacons pubblicò i dati relativi ad altre protagoniste di Big Pharma quali: Abbvie, Almirall, Merck, Msd, Hospira, Pfizer, Pfizer Italia, Pierre Fabre Pharma, Pierre Fabre Italial.Alla denuncia del Codacons fece seguito una ricerca pubblicata dalla Fondazione Gimbe nel febbraio 2019 “Trasferimenti di valore 2107 dall’industria farmaceutica a operatori e organizzazioni sanitarie”: “Le analisi sono state effettuate sui trasferimenti di valore di 14 aziende farmaceutiche che, insieme, rappresentano il 51,5% del fatturato totale di settore nel 2017 (10.997€ / 21.337 milioni €)” in quell’anno “le 14 aziende hanno trasferito complessivamente € 288,1 milioni – dei quali- € 45,9 milioni (15,9%) sono stati destinati ad operatori sanitari, € 124,8 milioni (43,3%) ad organizzazioni sanitarie e € 117,3 milioni (40,7%) alla ricerca e sviluppo”.Sul quotidiano il manifesto (questo quando i quotidiani avevano ancora un briciolo di dignità e qualche notizia in favore del cittadino, ancora la pubblicavano), del 9 settembre 2018, Andrea Capocci citava una ricerca del 2016 pubblicata su BMJ Open, secondo la quale il 65% delle associazione mediche italiane è sponsorizzata da società farmaceutuche, ma solo il 6% di esse "inserisce" questi fondi nel proprio bilancio annuale.Perchè non li inseriscono nei bilanci? Si vergognano? Sono fondi indirizzati a scopi malevoli?Per ogni essere umano la salute è il bene più grande; andrebbe garantita una totale trasparenza su tutto quello che riguarda il mondo della medicina, nessun malato, quando un medico gli prescrive una cura, dovrebbe avere il dubbio che dietro a quella compressa ci possa essere un "interesse economico" dell'azienda/multinazionale produttrice.E’ urgente che, il mondo scientifico, le istituzioni nazionali ed internazionali tutte intervengano, ognuno nel suo ambito, con provvedimenti che possano mettere al riparo la nostra salute dai danni provocati dalla voracità del potere farmaceutico.Sappiamo bene che questo, per ora, è assai improbabile...