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Messaggi del 11/02/2023

VERSO UNA CINESIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ EUROPEA?

Post n°1477 pubblicato il 11 Febbraio 2023 da scricciolo68lbr
 

Identità Digitale Europea, il progetto UE per farci schiavi come i cinesiIdentità Digitale Europea, parte la sperimentazione. In vigore nel 2024. E’ la versione UE del credito sociale cinese. Scopri di più, come lo stanno attuando

La cinesizzazione delle nostre vite ha fatto un altro importante passo avanti, grazie all’Unione Europea. A marzo parte la sperimentazione del nuovo sistema di identità digitale dell'UE, la cosiddetta European Digital Identity Wallet, la versione Europea del “credito sociale” cinese.

In questi giorni la Commissione Europa ha reso pubblica la prima versione dell’architettura e delle norme che saranno attuate.

Nel rapporto del 2018 del World Economic Forum dal titolo “Identity in a Digital World. A new chapter in the social contract” si spiega bene di cosa si tratta: “l’identità digitale determina a quali prodotti, servizi e informazioni possiamo accedere o, al contrario, a ciò che è precluso a noi”. La UE ne applicherà i principi

Cosa comporta? E’ presto detto. Se non avrai un’identità digitale non potrai accedere ai servizi pubblici, avere i certificati medici, aprire un conto in banca, presentare la dichiarazione dei redditi, fare domanda per un'università, affittare una casa, noleggiare un auto, chiedere un prestito e tante altre cose. Lo Stato vuole controllare tutto di te, fino al battito delle ciglia. La rete internet e le nuove tecnologie sono diventate un meccanismo implacabile.

Gradualmente si applicherà ai consumi delle persone per comprendere se vivendo immettono troppo carbonio nell'atmosfera o se producono troppa spazzatura o fanno qualcosa che non va al governo. Se ad esempio il governo riterrà inderogabile, per il bene della salute pubblica, fare iniettare un farmaco il soggetto dovrà farlo, pena l’esclusione dalla vita sociale e la fine economica della propria vita o di quella della propria famiglia. E’ un descrizione esagerata? Sembra un film distopico? Non vi ricorda qualcosa? E’ stata già rimossa l’epoca del Green Pass obbligatorio e la condizione di alcune categorie che senza il possesso non potevano lavorare o la multa mandata a chi non era vaccinato?

All’inizio il sistema verrà venduto come un più facile accesso ai servizi. Sulla carta l’obiettivo del progetto Ue infatti è permettere ai cittadini europei e alle imprese del territorio comunitario di accedere a un sistema di riconoscimento pienamente interoperabile, in modo da accedere a tutti i servizi. Con l’accoglienza di massa della European Digital Identity Wallet o l’obbligo è inevitabile una distinzione e separazione tra parti della popolazione, che verrà messa l’una contro l’altra, e l’applicazione del modello di “credito sociale” cinese ai Paesi europei. Viola i diritti umani? Che importa.

Nel modello cinese ad ogni cittadino vengono assegnati dei punti. Ne viene poi monitorato e valutato digitalmente il comportamento. I cittadini, anche se il termine appare oramai pleonastico, aumentano i propri punti donando sangue, denaro, lodando il governo o compiendo le azioni che il governo richiede. In questo modo si potranno pagare meno tasse, portare i bambini a scuola o avere un lavoro, altrimenti si resterà ai margini. Le punizioni includono la pubblica vergogna con il proprio nome “affisso” in piazza su grandi video wall, vista la funzione della reputazione nelle nostre società (sarebbe la versione moderna della tortura medioevale dei reprobi), il non accesso ai mezzi di trasporto pubblici e privati, dove cioè bisogna per forza di cose dare la propria identità e ad altri servizi.

Il progetto pilota che farà da apripista alla European Digital Identity Wallet sarà guidato dal consorzio Nobid. Il piano dovrebbero iniziare nella prima metà del 2023 e l’Italia è tra i Paesi pilotaIl sistema entrerà in vigore a fine settembre 2024. Coinvolti con l’Italia nella prima fase anche Danimarca, Germania, Islanda, Lettonia, Norvegia. Il consorzio riceverà finanziamenti dal programma Digital Europa della Commissione Europa. Dopo l’implementazione il sistema verrà gestito dall'Intelligenza artificiale. Quindi se ci sarà un problema o un mal funzionamento non si presenteranno le proprie rimostranze a un ufficio, che non esiste, e non si avrà un essere umano col quale interagire, ma le macchine, l'Intelligenza artificiale. Per le macchine “no”, vuol dire “no”, anche se la pillola potrà essere indorata con tante belle argomentazioni dialettiche e citazioni colte. Vedremo i tempi di attuazione reali e i problemi che si creeranno in corso d'opera, le opposizioni che prenderanno forma in Europa e come le masse acceterrano o meno i deliri dei propri gruppi dirigenti,  nulla è scontato.

La European Digital Identity Wallet è un'iniziativa paneuropea: ne faranno parte oltre i Paesi della UE anche Norvegia, Regno Unito e Ucraina.

 

FONTE: https://www.affaritaliani.it/politica/identita-digitale-europea-il-progetto-ue-per-farci-schiavi-come-i-cinesi-839397.html

 

 
 
 

LA METAMORFOSI DEL PD, DAL DIFENDERE I LAVORATORI AL DIVENIRE IL BRACCIO ARMATO DELLE ÉLITE!

Post n°1476 pubblicato il 11 Febbraio 2023 da scricciolo68lbr
 

Quale incredibile metamorfosi quella del Pd, passare da difensore dei lavoratori, prima ancora, ai tempi del PCI, della classe operaia, all'essere parte integrante e mi spingo oltre, il braccio armato delle élite globalista finanziarie del pianeta. Son convinto che Berlinguer troppe volte si stia rivoltando dentro la tomba dalla rabbia per quello che sta accadendo (ed è accaduto). Il caos generato dallo scandalo Qatargate è la punta del live era della corruzione che attraversa la sinistra italiana, in Italia, e in Europa, assieme alla corrotta classe dirigente sinistroide europea.

Il provvedimento, emesso dalla magistratura belga ed eseguito dalle fiamme gialle,  è scattato nell’ambito del Qatargate, lo scandalo su presunte mazzette che ha coinvolto diversi funzionari e politici a Bruxelles.

Nel Mandato d’arresto europeo notificato questa sera dal Gico della Guardia di Finanza di Napoli  -  firmato dal giudice belga Michel Claise  - a Cozzolino vengono contestati profili penali che riguardano reati di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio.          
A tirarlo in ballo, come viene ricostruito nelle 23 pagine del mandato che l'AGI ha visionato, nell'indagine che è partita da Pierantonio Panzeri e i suoi rapporti con componenti del Parlamento europeo con pressioni per decisioni a favore del Qatar e del Marocco, è un interrogatorio del suo ex assistente Francesco Giorgi ("Cozzolino è implicato per il Marocco", dice testualmente al magistrato).

Cozzolino dal 2019 è presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Magreb e l'unione del Maghreb arabo, co-presidente della commissione parlamentare mista Marocco-Ue, e dal 2022 membro della commissione d'inchiesta del Parlamento europeo Pegasus.     Panzeri e Giorgi, si legge ancora nel mandato, hanno fatto pressioni in cambio di denaro per avere decisioni o dichiarazioni a favore del Marocco in seno al Parlamento europeo in particolare attraverso Eva Kaili, Marc Tarabella, Andrea Cozzolino e Maria Arena, nella tesi degli inquirenti.

Cozzolino per l'inquirente belga a contatti diretti con Abderrahim Atmoun, uomo "con un ruolo chiave in un caso di corruzione", si legge nel documento, si incontra con lui a Bruxelles giugno del 2021, e ricevi da lui così come Giorgi denaro; l'incontro sarebbe avvenuto in Polonia, dove Cozzolino non avrebbe ricevuto solamente una onorificenza. Altro incontro a Bruxelles nel suo appartamento.

C'è poi una conversazione intercettata tra Panzeri e Giorgi in cui i due si dicono che stanno facendo in modo che Cozzolino entri nella commissione speciale del Parlamento europeo Pegasus. A marzo 2022 inoltre  Giorgi contatta Panzeri perché Cozzolino faccia una dichiarazione per il Marocco.
 
Cozzolino aveva già esposto la sua versione dei fatti al Parlamento europeo, dopo aver chiesto ai giudice inquirente di essere sentito sui fatti, sottolineando che non aveva mai presentato alcuna risoluzione urgente in favore del Marocco, e ne aveva sostenuta una soltanto a giugno 2021 ma in una data diversa da quella indicata dalle carte dell'inchiesta.

Aveva inoltre ricordato che Atmoun era stato presidente della commissione parlamentare mista Marocco-Ue per quasi 10 anni fino a prima che lui fosse designato, e ha avuto con lui rapporti di frequentazione come tanti altri europarlamentari italiani perché Atmoun è sposato a una italiana, rapporti sporadici. "Il sospetto nei miei confronti è basato sul fatto che Giorgi lavorasse alle mie dipendenze essendo stato in precedente assistente di Panzeri- aveva detto - ma quando ho assunto Giorgi era tra i più brillanti giovani funzionari di Bruxelles e poteva vantare anche un'importante rete di relazioni istituzionali e Panzeri dal cui ufficio proveniva era tra i più stimati i parlamentari italiani uscenti".

La misura restrittiva viene chiesta dal giudice belga per "gravi indizi di colpevolezza" e per "il timore che l'indagato possa commettere nuovi reati o delitti analoghi o più gravi" o che "ostacoli il regolare svolgimento delle indagini o si sottragga all'azione della giustizia tentando di occultare prove, o di entrare in collisione con terzi al fine di impedirle o per indurre false testimonianze".

 
 
 

L’EUROPA PRESTO NON ESISTERÀ PIÙ!

Post n°1475 pubblicato il 11 Febbraio 2023 da scricciolo68lbr

Non passa giorno che non legga sondaggi sullo stato dei livelli di gradimento dell'UE tra gli italiani. Ormai la percentuale è nettamente stabilizzata tra il 55 e il 60 per cento di italiani che non vedono più nessuna ragione per continuare a fare parte di questa Unione Europea, che in realtà non è un'Unione, né lo è mai stata. I più vedono l'Ue come un cappio al collo, come un'entità lontana dai cittadini e dai loro interessi, inutile, costosa, corrotta e arrogante nelle sue decisioni scellerate e senza senso.

L'Unione Europea, se vuole sopravvivere, deve inevitabilmente ripartire con nuove politiche, nuove scelte e nuove strategie. E non può più dare la priorità ai desideri, alle volontà e alle speranze di allargarsi ulteriormente. l'Unione Europea (che è gia costituita da 27 Paesi - Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria), così com'è oggi, non è di certo pronta ad ampliarsi. E la ragione è semplice: perché la Ue è ancora troppo fragile. Anzi, dopo aver perso un tassello fondamentale come il Regno Unito, nel prossimo futuro lo sarà sempre di più. Non è una questione di egoismo o di spirito settario. E neppure di protezionismo. Tantomeno di razzismo o antipatia. Ma è la necessità di sopravvivenza di un progetto comunitario che non è più valido, non è ancora maturo, anche se è passato più di mezzo secolo da quando ha mosso i suoi primi passi. Altrimenti, l'alternativa a questa politica vuota, nazista, sciocca e senza futuro dei vertici europei, è che si inneschi davvero, rapidamente, e in molti lo auspicano, una reazione a catena della quale l'uscita della Gran Bretagna potrebbe costituire solo il punto di inizio. Reazione che potrebbe portare al dissolvimento dell'intera Unione Europea nel giro di pochi anni. E forse sarebbe la cosa migliore per tutti!
 
 
 

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     IL TIBET NASCE LIBERO

  LASCIAMO CHE RESTI TALE

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Le parole.

                       I

Le parole contano
dille piano...
tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

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