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Messaggi del 10/09/2022

NUOVO STUDIO ISRAELIANO SULL’ORIGINE DEL COVID.

Post n°1333 pubblicato il 10 Settembre 2022 da scricciolo68lbr

Sabato, 10 settembre 2022

da Affari Italiani:

https://www.affaritaliani.it/coronavirus/studio-israeliano-no-c-e-prova-che-il-covid-sia-arrivato-dai-pipistrelli-814967.html

Studio israeliano: non c’è prova che il Covid sia arrivato dai pipistrelli

Colpo di scena: non c’è prova di trasmissione dal pipistrello; dopo 2 anni di esperti che dicevano il contrario. Nel mammifero il virus non è stato isolato

di Antonio Amorosi

Incolpare i pipistrelli della pandemia è errato scientificamente: hanno solo un sistema immunitario capace di vincere i virus.

La correlazione tra l'epidemia di COVID-19 e i pipistrelli non esiste, non è basata su prove scientifiche sufficienti e convincenti, e fa parte dei luoghi comuni associati a quei mammiferi.

Questa è la rivelazione apparsa in un mega studio dell'Università di Tel Aviv e pubblicata sull’autorevole rivista IScience Journal pochi giorni fa. Non c’è alcuna prova che l'origine dell'epidemia di COVID-19 sia arrivata dai pipistrelli. E neanche ripeterlo un miliardo di volte in tv, aggiungiamo noi, lo è.

Lo studio, condotto dalla dottoressa Maya Weinberg del laboratorio del professor Yossi Yovel, capo della Sagol School of Neuroscience e membro della facoltà della School of Zoology & Steinhardt Museum of Natural History dell'Università di Tel Aviv dimostra perfettamente il contrario: che i pipistrelli sono mammiferi con un sistema immunitario altamente efficace in grado di affrontare in modo relativamente facile anche virus letali.

La semplice individuazione di un virus nei pipistrelli non implica la trasmissione. Nel caso del Covid non c’è prova di questa decantata trasmissione all’uomo. Il Covid non è stato neanche isolato nel pipistrello. Molti virus trasportati dai pipistrelli non possono infettare l'uomo senza prima aver subito un processo naturale di evoluzione, quindi i pipistrelli portano i virus ancestrali e non quelli patogeni per gli umani.

Eppure la reputazione dei pipistrelli, nella comunità scientifica e nel pubblico in generale, come serbatoi di virus tra cui il Covid-19 e minaccia per la salute pubblica, è diffusa. Ma nasce da un approccio altamente erroneo. Vengono considerati serbatoi di molte malattie contagiose, solo perché sono sierologicamente positivi. In altre parole sono in possesso di anticorpi potenti che permettono loro di vincere i virus e sviluppare una risposta immunitaria. Ma questo non prova una trasmissione. A dimostrazione i ricercatori israeliani hanno sottoposto a verifica le ricerche e la letteratura scientifica relativa a oltre 100 virus per i quali i pipistrelli sono considerati potenziali serbatoi; come i virus Ebola, Sars e Covid. Nella metà dei casi si è dimostrato che l’associazione è nata poiché i pipistrelli avevano gli anticorpi e non per l’effettivo isolamento dei virus in oggetto. Fatto che di per sé dimostrerebbe una trasmissione.

In più il pipistrello dopo aver sconfitto il virus non è più vettore di alcunché. In molti casi, è possibile che nei pipistrelli si trovi un virus simile a un patogeno umano tuttavia non risulta patogeno per l'uomo e non è sufficiente per considerare i pipistrelli come serbatoio.

Il virus Covid non è neanche mai stato isolato nel pipistrello. L’isolamento non dimostrerebbe una trasmissione all’uomo perché bisognerebbe trovare un numero di casi che invece non sono mai stati individuati.

Il fatto che il pipistrello vinca i virus dovrebbe essere obiettivo di studio per migliorare le nostre modalità di resistenza, non per stigmatizzazione il mammifero in una caccia alle streghe che ha ben poco di scientifico.

In 100 anni di studio i pipistrelli hanno sviluppato un’eccellente equilibrio tra resistenza e tolleranza: una maggiore risposta di difesa dell'ospite e tolleranza immunitaria attraverso una serie di meccanismi diversi. Percorsi infiammatori moderati contribuiscono alla tolleranza immunitaria con i pipistrelli e a una risposta ben bilanciata che impedisce lo sviluppo del virus.

La dottoressa Weinberg ha spiegato così la sua ricerca alle riviste specializzate: “I risultati danno vita alla prospettiva opposta, secondo la quale dobbiamo studiare in modo approfondito le capacità immunologiche antivirali dei pipistrelli e ottenere così nuovi ed efficaci mezzi per far fronte alla lotta dell'umanità contro le malattie contagiose, l'invecchiamento e il cancro”.

“Alla luce dei complessi fenomeni immunologici ed ecologici che abbiamo evidenziato in questa rassegna”, scrive lo studio israeliano, “gli scienziati dovrebbero astenersi dall'usare generalizzazioni come: ‘… molte di queste terribili malattie sono causate da virus originati dai pipistrelli’; o titoli come ‘Pipistrelli come serbatoi di gravi malattie infettive emergenti’ o ‘Pipistrelli come vettori di malattie e parassiti’. Come tutti gli animali, i pipistrelli meritano un approccio più accurato e scientifico alla terminologia ad essi applicata”.

 

 
 
 

ANCHE ENI TRA GLI SPECULATORI SUL PREZZO DEL GAS!

Post n°1332 pubblicato il 10 Settembre 2022 da scricciolo68lbr

Crisi del gas: come funziona il TTF e chi ci speculaChe i prezzi esorbitanti del gas siano dovuti a una manovra speculativa mossa da cause geopolitiche è convinzione sempre più diffusa.

Ogni giorno Amsterdam si sveglia e grazie al TTF vede il suo surplus commerciale moltiplicarsi; ogni giorno il resto dell’Europa si sveglia e per colpa del TTF vede il prezzo del gas decuplicarsi e la forbice del proprio surplus commerciale ridursi sempre di più.

Cos’è il TTF

Cos’è e come funziona il TTF, però, è appannaggio di pochi addetti ai lavori. Il Title Transfer Facility (TTF) è il principale mercato per gli scambi di gas, si trova per l’appunto ad Amsterdam ed è una piattaforma virtuale (nonché un indice) della borsa olandese. Qui si incrociano domanda e offerta del prezzo del gas che circola in Europa. Su TTF si vendono e acquistano gas e futures sul gas ovvero contratti per scambiare una certa quantità di gas in una data futura e a un prezzo prestabilito, che sono una forma di investimento. Tutti gli scambi bilaterali, sommati a quelli sui due borsini accreditati Ice e Eex, formano il prezzo.

Chi ci guadagna dal prezzo dell’energia alla stelle

Gli operatori che concorrono a formare il TTF sono 148 suddivisi per categorie: produttori di gas; riempitori di stoccaggi; operatori di rete e gruppi integrati, che bilanciano la produzione e le vendite finali. Una quindicina sono nomi italiani, e vanno da Eni a Enel, Edison e gli intermediari Hera, Sorgenia, Repower, Estra, Dolomiti Energia, fino ai piccoli trader.

Poi ci sono le banche anglosassoni come Goldman Sachs e Morgan Stanley, i grandi trader Gunvor, Trafigura, Glencore, Vitol, major come Shell o Danske, braccio della norvegese Equinor (per indicare i più noti).

In TTF si fissa il prezzo di scambio del gas di tutta Europa e, secondo diversi osservatori, ci si specula. Chi ci guadagna sono gli operatori che fanno parte del gruppo e che vedono i ricavi centuplicarsi (l’utile di Eni, ad esempio, è aumentato nel 600% in un anno).

A gestire gli scambi ci pensano European Energy Exchange (Eex) e Intercontinental Exchange (ICE), una società americana che dal 2013 controlla anche la borsa di New York e che da mesi vede i ricavi decuplicarsi grazie a una crisi che ha sì ragioni geopolitiche, ma soprattutto finanziarie.

Il prezzo del gas non è giustificato dalla diminuzione dell’offerta

Numeri alla mano, infatti, la diminuzione dell’offerta (con la chiusura dei rubinetti russi) comparata all’aumento della domanda non giustifica il fatto che in un anno il prezzo del gas sia aumento del 1500%. Venerdì, il prezzo per MWh aveva superato quota 340 euro, per poi ridiscendere a 280 nella giornata di lunedì. Numeri da capogiro se si pensa che solo 12 mesi fa costava 20 MWh.

Il TTF, inoltre, è un mercato relativamente piccolo. I volumi del TTF, pur essendo 14 volte il gas della sola Olanda, sono in media – per l’estate – di 4 miliardi di metri cubi, pari a un controvalore attorno a 5 miliardi di euro; niente a che vedere con gli scambi sul Brent, che cubano 2.000 miliardi al giorno. Non solo: TTF gestisce solo una parte del gas che viene scambiato in Europa eppure è tanto importante da determinare il prezzo del gas in tutto il continente, anche laddove l’accordo avviene direttamente tra aziende produttrici e distributrici.

È proprio questa la contraddizione in termini che sta spezzando in due l’Europa con sempre più osservatori che puntualizzano che scegliere Amsterdam come luogo dove stabilire il prezzo del gas è come misurare la febbre con un termometro rotto. Tanto più se si considera che proprio i Paesi Bassi, grazie ai loro giacimenti nazionali, sono uno dei Paesi più autonomi del vecchio continente da un punto di vista energetico.

Ecco perché l’Olanda pone il veto sul prezzo del gas

E infatti l’Olanda pone il veto alla proposta dell’Ue (che dovrebbe essere valutata in un paio di settimane) di mettere un tetto europeo al prezzo del gas cosa che sempre più nazioni (Italia in primis) richiedono.

Il price cap sul metano porrebbe fine al repentino raddoppio del surplus commerciale olandese che fa la parte del leone in un momento in cui i “grandi” dell’Ue come Germania, Francia, Italia e Spagna si sono trasformati in gazzelle.

L’Olanda si difende spiegando che non si tratta di speculazione, ma solo della volontà di non creare un precedente di regolamentazione forzata del mercato che violi la libera contrattazione.

E intanto, mentre l’estate giunge al termine, il futuro dei listini della materia prima che regola l’alimentazione di industrie, famiglie e servizi è ancora incerto.

Le previsioni per il futuro

I tubi di Gazprom pompano al 20% del volume e Mosca gioca al gatto e il topo con l’Ue, alle prese con una corsa contro il tempo per trovare forme di autonomia energetica da Putin e i suoi.

La guerra quindi parrebbe essere solo la testa d’ariete a una spinta speculativa molto più profonda dagli esiti incerti e dai costi economici elevatissimi. Riscaldarsi potrebbe presto diventare un lusso e le imprese potrebbero dover iniziare a operare in perdita con spese superiori ai ricavi.

E il futuro è tutt’altro che roseo con i futures per la prossima primavera che quotano ancora a numeri stellari. La necessità è quella che tornino in equilibrio domanda e offerta e per farlo la strada passa attraverso il razionamento delle forniture con la riduzione dei consumi. Lo stoccaggio dell’Europa, inoltre, dovrebbe presto raggiungere il 100% delle sue potenzialità e infine sarebbe necessario – ripetono in molti – togliere ad Amstedam il potere di stabilire a suo piacimento il prezzo del gas ponendo il tetto al mercato e uscendo dalla logica virtuale di una speculazione che miete vittime reali.

Tratto dal settimanale Panorama:

https://www.panorama.it/economia/crisi-gas-ttf-speculazione

di Barbara Massaro

 
 
 

RISURRE IL GENERE UMANO A GREGGE DA PASCOLARE...

Post n°1331 pubblicato il 10 Settembre 2022 da scricciolo68lbr

Oggi è in atto una delle più grandi strategie mia vjste sulla faccia di questo pianeta: annullare la libertà individuale, cancellare i diritti individuali di ciascuno, aggregare gli individui in una massa informe, manipolabile, controllabile, della quale poter determinare in ogni istante azione e sorte. Ed in questo i mass media sono i primi e diretti responsabili.

I colossi del web, i Social Network, i quotidiani, le TV costituiscono i principali mezzi di manipolazione che oggi vengono adoperati per portare a termine questa gigantesca operazione planetaria di riorganizzazione della società da insieme di individui liberi, verso una massa malleabile a piacimento da parte dei poteri forti.

Tra questi i motori di ricerca, come Google ad esempio, svolge un ruolo fondamentale. Indirizza le nostre ricerche, senza che noi ce ne possiamo rendere conto, conosce i nostri gusti, le nostre attività, i nostri obiettivi e per questo può facilmente manipolarli. Oggigiorno crediamo di essere liberi, in realtà il pianeta viene trasformato ogni giorno che passa, in una sorta di gigantesco grande fratello, un reality show su vasta scala. 

Quindi il primo grande scopo dell’individuo oggi, è divenire consapevole di questa manipolazione delle menti in atto, ad uso e consumo di gente senza scrupoli e priva di etica o qualsiasi moralità, prima che sia troppo tardi. 

 
 
 

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PAROLE

   

     IL TIBET NASCE LIBERO

  LASCIAMO CHE RESTI TALE

                             i

Le parole.

                       I

Le parole contano
dille piano...
tante volte rimangono
fanno male anche se dette per rabbia
si ricordano
In qualche modo restano.
Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

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