Nero terrore

"Se studi o meno non m'interessa, è la tua vita"


Oggi ho un grillo per la testa: è abbastanza vivace e zampetta frenetico da una parete all'altra della mia poco stressata testa. Vorrei appiccicare qui in rete un aneddoto della mia infanzia, che da lunghi anni ormai custodisco gelosamente nell'antro della memoria.Tanti anni or sono, nello ieri che ha preceduto l'oggi, la sorgente da cui sono nata parlò alla bambina che fui: "Se studi o meno non m'interessa, è la tua vita. Vuoi essere un imbecille?". Con tali parole potrei riassumere il metodo educativo di mia madre, donna rigorosa ed attenta, totalmente estranea al concetto di "campana di vetro" tipico della moderna società occidentale. Non fu una sofferenza ricevere un'affermazione del genere, difatti ne trassi beneficio. E' come se, da quel giorno lontano, mia madre mi avesse regalato un'infinita serie di opportunità e soddisfazioni: ogni volta che incrementavo la mia cultura ed il mio sapere scientifico non era un regalo ai miei genitori o a qualsiasi altra figura educativa, ma era una carezza a me stessa.  Nene del 10/IV/2014« Avevo fame, e voi Mi avete dato da mangiare, avevo sete, e Mi avete dato da bere, ero un pellegrino e voi Mi avete accolto. Quello che avete fatto a uno di questi fratelli Miei, l'avete fatto a Me »(Vangelo di Matteo, capitolo 25)