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Creato da street.hassle il 13/05/2013

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Il rumore dei passi. Trentasettesimo estratto.

Post n°240 pubblicato il 16 Settembre 2016 da street.hassle

 







Verso sera cominciarono a spostare le cose di Atwater nell'auto di Sesil.
Il medico era passato e aveva trovato l'inglese molto bene in salute,
approvando il trasloco mugugnando: "Farà bene. Non può fare altro che
bene." Quando la macchina fu piena del materiale dei nuovo ospite
Leslie si girò verso Jòn Beiddarsson e Falur Heimirssson, contando sul
fatto che sarebbero venuti a trovarlo anche al nuovo recapito: "Vi aspetto,
anche solo per sapere come stanno procedendo le indagini." Entrambi
salutarono militarmente in risposta mentre il malato si volgeva alle due
sorelle e Agnes: "Un brutto scherzo, e non vi perdono. Ne va di mezzo
la giustizia e sapere se Baltasar era veramente colpevole di qualcosa."
Isveig  guardò lontano, alle spalle del suo interlocutore: "Cosa vuole
saperne, inglese? Questa terra per lei è un mistero e lo resterà per
sempre. Il suo unico contatto con i segreti dell'isola erano le visite che
quotidianamente le faceva lo spirito di Baltasar. Scomparso il libro
è sparito anche lui. Dovrebbe esserne felice." "Per nulla. Ero disposto
ad accollarmi anche questo. Forse noi britannici abbiamo un senso
diverso della verità, chi può dirlo?" Eyleif si avvicinò e gli strinse la
mano: "Spero non ci serbi rancore, capitano." "Purtroppo sì, invece.
Non oso pensare al povero Filippus impegnato a scavare ovunque
lungo la spiaggia. Questo è un amore tra fratelli che a voi, forse, non
è dato conoscere. Dovreste fare entrare un po' di sole nei vostri cuori."
"Difficile con questo clima." "C'è chi vi riesce." E, dato un buffetto a
Agnes, Leslie Atwater salì sulla Plymouth di Sesil Gunnarsson e si
allontanarono lentamente, lasciando alle loro spalle solo gli echi di
un enigma nel quale ognuno cercava di dipanare i propri fili. Fu
quando giunsero, dopo 12 chilometri, nei pressi della nuova casa
e ricovero per Leslie che quest'ultimo ripensò al generale Arngeirsson.
"Sesil...Possibile che Filippus abbia messo sottosopra a tal punto la
zona da richiedere un intervento dell'esercito?" Gunnarsson si strinse
nelle spalle: "Ha ben visto che il generale se n'è andato prima dei saluti
finali. Siamo in guerra e vi sono molti che non vedono di buon occhio
gli scavi notturni di Filippus. Alcuni credono possa essere una spia dei
nazisti." "è semplicemente ridicolo." "Lo so anch'io, ma potrebbe
trasformarsi inconsapevolmente. Fra poco verrà deciso il coprifuoco
e il suo agitarsi di notte in mezzo ai fuochi potrebbe portarlo diritto in
galera con brutte accuse."








(Continua)










 
 
 
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