Incursione

Il rumore dei passi. Sesto estratto.


Leslie Atwater notò una porticina comunicante con la stanzaattigua. Eyleif seguiva con lo sguardo la muta interrogazionedel capitano "Ah, quella... quando mamma era in agonia e nonriusciva a muoversi dal letto una di noi due dormiva in questaed era subito di là ai richiami di nostra madre." "Mi dispiace. èaccaduto da tanto tempo?" "Cinque anni, circa. Non è stata unabella fine. Ha sofferto parecchio. Comunque se le capiterà dipassare dall'altra parte troverà una biblioteca fornitissima ezeppa di volumi di qualsiasi genere. Mamma amava moltoleggere." "Isveig non ha inclinazioni artistiche?" Interloquìil capitano malgrado gli occhi gli si stessero chiudendo dentroquel tepore famigliare. La giovane alzò le spalle "Sì, legge. Maha dei gusti, secondo me, malsani. Tutti quei decadenti francesi,i simbolisti russi con le loro visioni di disfacimento. Sono sicurache mia sorella è esattamente come lei la sta immaginandoadesso." Ed esplose in una fragorosa risata che le mise inrisalto gli zigomi punteggiati di lentiggini."Davvero lei credeche stia pensando a sua sorella? Perché mai dovrei?" "Tuttilo fanno, dal lattaio al sindaco. Isveig è molto ricercata. Leslieriflettè sul fatto che Isveig era esteticamente meno graziosadella sorella e che, diversamente da quest'ultima, non portavaun immediato sollievo e una felicità spontanea. "Siete moltodiverse, vero?" "Ovviamente. Ma non si lasci ingannare dallasua sicumera. é una donna a volte scontenta. Porta con sédelle cicatrici che ancora sono ben visibili e..." "Rimpiangemolto il padre, a mio modesto parere. Forse ne vive nel culto."Eyleif batté le mani in un'espressione di gioia sorpresa :"Bravo!Come ha fatto a intuirlo subito? Era molto legata a papà. Equalcosa è mutato in lei dopo la sua scomparsa in mare. Nonè più stata la stessa e ha iniziato ad indossare vestiti scuri comese portasse un lutto stretto. Poi...ha schivato le attenzioni degliuomini, se così si può dire... é una bella donna e tanti la hannochiesta in sposa, alcuni hanno persino minacciato di suicidarsi.Ma lei sbottava in una risposta e li invitava a farlo, se tantotenevano a lei. Non penso che abbia mai conosciuto l'amore.Anche...intendo...quello fisico." Il capitano si sorprese riguardol'osservazione ma gli sovvenne subito che gli islandesi, cometutti i nordici erano prodighi di dettagli sulla loro vita sessuale,ne parlavano apertamente come si trattasse del racconto diun picnic o l'enumerazione delle cibarie a colazione. Così,almeno gli era stato insegnato. Timido e timoroso pensò dicambiare senso alla conversazione ma la bocca gli rimanevasigillata mentre Eyleif scorreva a ruota libera :"Da noi non sidà così importanza all'integrità di una fanciulla prima delmatrimonio, spesso le donne si recano alla cerimonia nuzialecon il bimbo in braccio." "Agnes..." alla fine sbottò Atwaterquasi cianotico in volto. La ragazza sorrise ancora :"Ero moltoinnamorata all'epoca. Baltasar era ed è un ottimo ragazzo,ma quando mi accorsi di essere incinta capì che non eropronta a trascorrere il resto dei miei anni con lui. Comprende?Una cosa è il divertimento, un'altra mettere le fondamenta diuna famiglia assieme. Così l'ho lasciato e ho avuto la bimbaqui in casa, con l'assistenza di un medico." "Ha mai pensatodi...?" "Oh, non dica nemmeno quella brutta parola. Lasciarcila pelle a causa di poche malelingue? No, non era proprio il caso.Ora sono ben accetta da tutti. E il numero di ragazze sole configli è molto alto qui in Islanda. Agnes è stata battezzata senzaproblemi e Io mi reco in chiesa tranquillamente, senza abbassareil capo o nascondermi per la vergogna." Il capitano annuì, anchese sentiva il suo innato conservatorismo ripugnare quel tipodi confidenze. Poi, senza aggiungere parola, guardò Eyleifnella penombra creata dalla luce esangue, e la trovò bella.Bella come può esserlo la sincerità.(Continua)