Incursione

Il rumore dei passi. Diciannovesimo estratto.


 
L'uscita di Filippus fu ben presto seguita da quella dei due militariislandesi, che si raccomandarono di ignorare eventuali nuove incursioni dello spirito che impregnava il povero ufficiale inglese."Ignorarlo? Lo ritieni davvero così facile, capitano? I deliri di quelpoveretto ci stanno portando sull'orlo della nevrosi." "Troveremo la soluzione a costo di far scavare tutta la spiaggia." "Allora dai ragione a quel pazzoide. Ritieni che sia davvero Baltasar nonancora placato." Jòn Beiddarsson ristette immobile sulla sogliadi casa ma il suo sguardo era rivolto al bagnasciuga prospicientel'abitazione :"Conosco anche troppo bene Baltasar Danielssone Dio mi è testimone d'avere sentito la sua presenza durante le manifestazioni di quell'essere, qualunque cosa sia...ho motivodi credere che Filippus possa avere ragione." Eyleif non risposee fece per rientrare ma prima lanciò un cenno nei confronti di Sesil Gunnarsson, l'autista tuttofare che aveva sostituito MattFlint :"E quel ragazzo? Se ne starà in macchina tutto il tempo ad aspettare i nostri comodi e quelli di una persona infestata?"Falur intervenne a bassa voce :"Potreste dargli un letto, una sistemazione. vi tornerà comunque utile. L'abbiamo reclutatofra i pescatori, è un ragazzo sveglio." E invitò con l'indiceSesil ad avvicinarsi. Era un giovanotto di bellezza asprignae selvatica, con un folto cespuglio di capelli ricciuti e biondi,un volto bruciato dal sole, braccia e corpo proporzionati e manicuriosamente delicate malgrado il lavoro faticoso che aveva da poco abbandonato. "Toh, sei stato davvero membro di qualche equipaggio? Non si direbbe dalle tue manine." Fece Isveig, sottilmente velenosa. Sesil non reagì ma si fissò le estremità come sovrappensiero. "Penso sia un dono. Alcunidicono che con queste mani riesco a guarire. Sulle navi ho fatto spesso da infermiere ed è quello il ruolo a cui mi hannoadibito, quasi portassi fortuna." "Ti è stato detto dell'ingleseche si trova nella stanza in alto?" Sesil atteggiò le labbra a uno strano broncio e rispose :"Sì, mi è stato accennato.""Ti va di fare da autista e infermiere?" Gli fece Isveig "Ovvioche sarai pagato dal nostro esercito per questo." " Per me è la stessa cosa. Quando si riceve un dono è cosa buona non sprecarlo." "Beh, vieni dentro allora. Ti sistemeremo nello sgabuzzino. C'è anche una branda se hai necessità di riposare." Sesil Gunnarsson si riscosse dalla sua posizionea braccia conserte ed entrò guidato da Eyleif mentre Isveigsi fermava a salutare i due militari islandesi. "Beh, pensi di prendere un'autista e ti ritrovi un infermiere." Fece giulivoJòn Beiddarsson. Isveig accennò affermativamente "Pensoveramente che quel ragazzo non sia arrivato dal nulla."(Continua)