Incursione

Il rumore dei passi. Ventottesimo estratto.


Sesil comprese solo mozziconi di parole. Il discorso non era fluidoed evidentemente compromesso dallo stato fisico dell'ufficiale chevirava sul delirante con brio. Comunque si parlava sempre di un naso,di pietre, di un morto e di pioggia. E il ragazzo cominciava a mettere insieme i pezzi del rompicapo e la sua testa lavorava incessantemente.Quando, finalmente, arrivò alla casa delle sorelle non trovò nessuno.Guardò sotto al tappeto e rinvenne la chiave d'ingresso insieme a un bigliettino scritto velocemente: "Siamo andate in città a fare compere."Il ragazzo imprecò ad alta voce ma riuscì ad aprire la porta dopo avere appoggiato Atwater. Quindi lo risollevò e lo condusse fino alla sua stanzaal primo piano, dove lo spogliò e lo mise a letto. Sorprendentemente ilcapitano non dava più segni di squilibrio e anche il gelo che lo attanagliavasi era attenuato. Sesil si rese conto di stare peggio del suo compagno di cammino. Andò in bagno per immergersi nell'acqua bollente e ritrovare un equilibrio di temperatura e, quando ne uscì, realizzò di stare meglio e, con indosso l'accappatoio di una delle due sorelle tornò dal malato che lo stava aspettando ad occhi spalancati. "Che succede? Ricordo solo che ero su una spiaggia sferzata dal vento con le mani e le ginocchia che sprofondavano. Poi sei arrivato tu." "Isveig. Ti ha accompagnato in unaescursione lungo l'oceano e poi ti ha abbandonato. Deve essere successoqualcosa." "Ho...parlato?" Sesil sorrise: "Solo qualche frase sconclusionata,difficile da decifrare. In islandese perfetto, però." "Adesso sto bene. Dove sono le donne?" "Beh, sono andate in città a fare compere." "Intendi direche mi hanno abbandonato al mio destino?" Il ragazzo si sedette e prese inmano il libro di David Fitzroy. "Sono in una situazione difficile. Penso che anche per loro il cerchio si stia stringendo e stanno facendo di tutto per salvarsi la pellaccia." "Anche ammazzarmi?" "Ammazzarti? Sarebbe statoun incidente frutto solo della tua testardaggine. La marea che cresce in fretta per un inesperto e ti travolge tra i flutti." "Sono ancora al sicuro quidentro? Stanotte Eyleif mi si è infilata nel letto." "Davvero? Allora la cosasta diventando estremamente seria. Quelle due donne stanno cercando in ogni modo di esorcizzarti e di cacciare Baltasar o chi per lui dal tuo corpo e dal tuo spirito. Devono avere fatto una scorpacciata dei libri dellavecchia madre." "Ma un revenant non è un testimone" Sbottò Leslie"Nessuna legge presterà mai ascolti ai deliri di un...pazzo schizofrenico.Perché è così che sarò classificato." E il militare si gettò indietro, con la testa nel cuscino e minuscole lacrime che si affollavano intorno ai suoi occhi.(Continua)