Incursione

Il rumore dei passi. Trentaquattresimo estratto.


 
I due ufficiali islandesi piombarono con passo malcerto nella stanza di Atwater. Gli fecero il saluto militare, poi si misero comodi sistemandosi su due sedie impagliate spinte da una parte e iniziarono a fissarlo, quasidandosi di gomito nell'attesa che lui gli rivolgesse la parola. Ma il capitanobritannico li aveva appena degnati di uno sguardo ed era tornato a sfogliarele pagine di David Fitzroy con languido trasporto. Jòn Beiddarsson fece unaccenno con il mento al libro: "Abbiamo l'ordine di sequestrare quell'opera."Leslie diventò di tutti i colori mentre Sesil non rideva alla pessima battutadell'ufficiale islandese. Istintivamente l'inglese si portò il manoscritto al pettoe lo strinse forte. "Chiunque tenterà di prendermelo volerà fuori dalla finestra."Aggiunse poi in tono selvaggio. Gli islandesi scoppiarono a ridere e si diederogrosse pacche sulle spalle. "Lo scherzo ha funzionato." Urlò Falur Heimirssonmentre il collega tirava fuori il pacchetto delle sigarette. Nel frattempo un forte trapestio dabbasso lasciava capire che anche Isveig e Eyleif erano tornate dal loro giro con la piccola Agnes. Leslie chiuse repentinamente il libro e lo appoggiòsul comodino, quasi con l'intenzione di non farsi cogliere dalle due donne mentrestava leggendo. Tutti sentirono i passi indugiare sulle scale e poi aprirsi una fessura nella porta da cui dardeggiarono due occhi azzurri. Era Eyleif, che squadrò con attenzione i presenti e poi chiese, temperando dolcemente la voce:"Possiamo entrare?" I presenti annuirono quasi all'unisono, e dentro fecerola loro irruzione Isveig e Eyleif senza la piccola Agnes. "Dov'è la bambina?"Chiese Sesil incuriosito. "è in giardino a giocare." Fu la risposta, che aleggiòper diverso tempo nell'aria secca e tiepida del mattino inoltrato. Nessuno sembrava avere voglia di prendere l'iniziativa fino a quando la vodka noninumidì ancora la favella di Falur e gli fece sussurrare rivolto alle sorelle:"Ci saranno degli scavi nei dintorni, alla ricerca del cadavere di Baltasar."Solo un lievissimo sussulto tradì la compostezza delle donne. "E chi l'hadeciso?" Proruppe Isveig con un filo di voce. "Arngeirsson, ovviamente. Gli sono giunte diverse lamentele da parte della famiglia del ragazzo, e poitutte le bizzarre trovate di Filippus stanno facendo saltare i nervi agli abitantidel posto." "Non è stato lei a lamentarsi?" Fece improvvisamente la donna,arcigna, rivolgendosi a Leslie Atwater. Il capitano scosse la testa e replicò con calma assoluta: "Ci debbono essere nell'aria strane componenti che vanno a fondersi. Penso che una voce persistente gironzoli per il cervellodel comandante e lo abbia convinto a setacciare la zona. La chiami giustizia,la chiami carità, la chiami dovere ma penso che Arngeirsson stia facendola cosa giusta. è indubbio che questo posto celi qualcosa. Le donne orasussultavano vistosamente: "Da quando è arrivato lei, inglese, sono cominciate le nostre disgrazie. Non so con che coraggio abbia ancoral'ostinazione di restare in questa casa."  (Continua)