Sospiro del Vento

Mi piace vedere i volti delle persone. Perché...


Tra le cose che più amo c'è la semplicità e la normalità. Quel terreno sicuro su cui poggiare il proprio essere speciali. E semplicità vuol dire fuggire da rancori, timori, costrizioni del pensiero, o piuttosto gestirli e padroneggiarli. La mia semplicità passa nel pormi in modo chiaro, senza temere di essere sbagliato. Lo faccio nel raccontarmi e nel presentarmi, e per questo lascio che la mia foto appaia. Perché ci si espone, è indubbio, alle critiche e all'essere conosciuti o riconosciuti. E' più facile restare coperti solo da un Nick... un tempo lo facevo anche io, ma i passi fatti, le situazioni vissute, e un po' del mio essere diventato adulto mi hanno insegnato che è bello svestire i panni di un modo d'essere magari sincero ma snaturato dall'assenza della propria presenza. Mi piace vedere i volti delle persone. Non è una questione di bellezza, o meglio non è una questione di canoni estetici. E' che immaginare un volto dalle parole o da una voce è rischioso e toglie molto alle situazioni che diversamente sarebbero molto belle. E' difficile da spiegare... non mi piace comunicare, leggere e scrivere alle persone senza immaginare i loro occhi, le loro espressioni o anche solo la loro immagine. Il modo in cui appariamo, che è bello per alcuni e brutto per altri, è un po' di come siamo. E' la nostra "Carta di Sincerità". Possiamo anche non essere soddisfatti del nostro aspetto (pochissimi lo sono davvero, a torto o a ragione), ma il metterci in gioco, il regalare alle persone con cui comunichiamo il nostro volto è un bel modo di dire "sono davvero io, quello che stai conoscendo". Per un ragazzo può essere facile, perché forse (sottolineando per bene "forse") ha qualche rischio in meno, qualche scappatoia in più... chissà. Certo comprendo e ho imparato a capire anche di più le difficoltà del mettersi in mostra, dell'aprire spiragli per una ragazza. Non è facile, con tutta la bruttura che c'è intorno. Ma mi rattrista anche molto vedere bloccate tutte le opportunità, azzerata la fiducia, cancellati i passi da fare con cura o procrastinati a tempo indeterminati i gesti, anch'essi doverosamente accorti del conoscersi. Io provo ad andare un po' oltre. A mettermi in gioco, restando attento e tenendo aperti gli occhi, ma non permettendo che i timori offuschino la bellezza degli animi. Il Fascino, il piacersi sono materie difficili, e questo messaggio è già molto lungo. E' una questione di empatia, di cose che devono tornare. Non credo che ci si piaccia per bellezza o per ideali estetici. Ci si piace se i gesti, il volto, le espressioni, la cura di sè si intonano con ciò che traspare dai pensieri dalle parole. E quando questa scena complessiva fa vibrare le emozioni, la passione o la curiosità altrui allora... è pura Magia. Morale della Favola: non abbiate paura di dirmi che non vi piaccio ^_^ La Sincerità è un bel dono, se è accompagnata dalla cortesia e dal rispetto.