Sospiro del Vento

Disegni a colori


Pagine. Ognuna ha le sue parole, la sua immagine. Il testo scritto su un lato, il disegno colorato sull'altro, che quando chiudi il libro li lasci ad amarsi, a dirsi, a fare entrare le une nel mondo illustrato dell'altro.Nel mio libro ho disegni a colori e parole dipinte; entrambe le cose vanno piano, vi si entra come nelle stanze, socchiudendo la porta o trovandola già aperta. Più spesso vi esco io, fuori dalla stanza a lasciare segni nella neve o impronte d'asciutto sulle chiazze di pioggia.Ma di chi sono questi disegni? E dove sono io? Cammino tra le parole come si fa con le foglie d'Autunno, che ti cadono addosso e qualcuna può anche restare nella tasca del cappotto. A cercare asilo, o a portarti via il suono delle chiavi e dei bottoni per pensare a qualcosa di più silenzioso. Nei disegni scivolo come la Luce che affronta pezzo per pezzo la sua scena e toglie l'ombra mentre esiste per poi farla di nuovo comparire alle sue spalle. Una parentesi. Così, una parentesi. Mi sento un po' così.Mi sento la scena che si apre davanti al pubblico - sollevato il sipario mentre ci sono gli applausi - e poi ha una fine fatta del pubblico che se ne va, appagato e mai pagante. Chi paga il prezzo della scena a volte sono io.Vorrei vivere nei miei disegni a colori, anziché esserne staccato come una figurina adesiva. E' la mia scena, il mio disegno, e vorrei che non avesse le parentesi di una cornice. Vorrei che prendesse vita, che si muovessero i topolini che sgranocchiano ghiande e i cervi che celebrano l'amore. Vorrei vedere il ruscello che diviene riflesso di Sole e poi nastro scuro di Sera e poi Neve e poi tumulto di Primavera.Vorrei vedere i colori che si addensano d'acquerello, e fanno il fumo della casa e delle cose buone.Vorrei finalmente aprire la porta, non è stata mai chiusa davvero, e dare il benvenuto alla mia ospite più cara. Con un sorriso. Allora sì! Calerei il sipario e disegnerei il riquadro della scena, perché possa avere confini che attraversano le pagine una sull'altra.Invece ho i miei disegni a colori, e le mie parole. E loro si amano, perché il libro si chiude una volta ancora.Difficile scrivere il titolo di ciò che si è, quando si è disegni a colori fatti a mano. Imperfetti come le storie col finale ancora da inventare.