Sospiro del Vento

Perdute Isole


Incomincio a malsopportare l'indolenza altrui. O l'eccessiva dolenza dei pensieri.Superata la mancanza di parole di fronte all'inosservanza e alla vanità dei gesti, ora provo il disagio di non sapere dove guardare. Perché mi sembra che mi manchino compagni di cordata, mi manchi qualcuno a cui puntare, da cui imparare o semplicemente da ammirare. Scorro attraverso scritte sui muri tracciate a matita, fatte tra la paura di restare davvero e la voglia di apparire per poi ritrarsi. Incontro animi sovrascrivibili e cancellature in gommapane, vedo atteggiamenti scritti e riscritti, poi coperti e lavati via.Mi manca la presenza di una personalità che sappia indicare i miei difetti con la cura di chi ha i propri pregi. Mi manca lo spunto di qualcuno così saldo da poter volare, così legato a qualcosa da poter sciogliere gli ormeggi e prendere il largo, o sospingermi verso una riva.Sembra che qui, come altrove e ovunque, si muovano le comparse di un continuo intervallo. Ma la scena dei protagonisti dove si nasconde? Dove stanno i caratteristi con l'improvvisazione del cuore?Il mio timore è che siano tutti in una scena a me preclusa, dietro i vetri delle case o nei passi felici mano nella mano. C'è malinconia, perché non riesco a trovare sguardi, ma solo occhi accesi da un interruttore effimero.Sarà la pioggia.