Già, perché qui? Una domanda abbastanza ovvia per chi come noi lascia una traccia di sè anche qui, in Cupido. Cosa si cerca, e cosa si crede di trovare?
Nulla di meno di quanto si trovi fuori, tra gli sguardi distratti della gente, tra i gesti ripetuti di un caffé o nella scanzonatura roboante prima di un film, o nell'entusiasmo un po' incerto di una festa tra amici. Conoscere e conoscersi... è complesso attraverso un nick e un profilo e lo è attraverso uno sguardo incontrato per caso.
Io credo nella semplicità e nella forza di chi si pone qui con sincera apertura, senza per questo dimenticare le necessarie cautele e la saggezza che ci vengono imposti dai tempi di follia in cui viviamo.
Mi piace vedere Cupido e questo blog, come un luogo, uno spazio in cui lasciare cenni di sè e aprire uno spiraglio per raccontarsi. In un modo che a volte fuori è impossibile. E non si tratta solo di timidizze o di modi di agire... è che alcuni aspetti dell'animo non li puoi scrivere sulla tua t-shirt, non li puoi dichiarare in un discorso davanti a un aperitivo, non li puoi far giungere attraverso un tam-tam di amici.
Perché verso chi ti colpisce, verso chi vorresti colpire vuoi far emergere ciò che sei più profondamente e più a lungo termine... o almeno questo è il mio modo di essere... e queste cose si regalano con cura e attenzione!
Ecco perché sono qui. Perché queste parole, le mie passioni, le immagini che scelgo, le cose che scrivo, sono una prima traccia di me. Ma solo un primo solco, non l'interezza. Perché un grande difetto questo luogo ce l'ha, ed è quello di nascondere gesti, e talvolta anche volti, accenni, intonazioni di voci...
E poi c'è anche il grande difetto che questo spazio, come qualsiasi spazio finito, non può contenere che una piccola e imperfetta porzione di come siamo, di come sono!
Mi rattrista vedere chi considera tutto questo solo un gioco. Chi si affida a qualcosa chiamato "Cupido" per poi dire "ma non cerco nessuno, solo qui solo per passare il tempo...". Mi rattrista. Perché in un certo modo è un segnale confuso e un po' stonato con la semplicità più ovvia, di essere qui banalmente e meravigliosamente per incontrare qualcuno che ci colpisca.
E mi rattrista ancora di più veder scambiato l'entusiasmo e la voglia di incontrare per imposizione o forzatura... perché anche se so che per alcuni è così (è quello sì che è ancor più desolante) è qualcosa di distante da come vivo e come penso, qui e fuori di qui.
Non c'è nulla di più bello che restare semplici e maturi. Lasciarsi affascinare e muoversi nella serenità che un bell'incontro possa accadere - sia esso magico o più normalmente piacevole. Senza pretendere che accada, senza odiare o distruggersi per un sì mancato, senza aver paura di confessare distanze o diversità di sensazioni.
In fondo siamo viandanti, e i viandanti si incontrano, si salutano, si accompagnano, fanno strada insieme oppure si salutano al primo bivio. Ma quando questo accade con naturalezza e serenità, con un sorriso e con il rispetto, allora mai alcuno di quei passi andati è stato inutile.
Io ho vissuto così tutti i miei percorsi, nella vita reale e in quella di community. E nonostante le cadute, l'amarezza e le ferite, mi ritrovo qui con un sorriso. Perché di persone belle ne ho incontrate, e qualcuna è stata ed è rimasta speciale.
Siate semplici. Ma anche non lasciate cadere l'attenzione e la saggezza. Perché di brutture ce ne sono molte. Qui come altrove.
Buon cammino!
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