Nulla senza fine

10 minuti


Penso che tu mi abbia insegnato a non essere come te. Penso che tu mi abbia insegnato che l' amore non esiste e che non vale la pena essere pronti nè essere perfetti. Con tutte quelle volte in cui speravo tu capissi che avevo bisogno di te, che sono state tutte quelle in cui non ci sei stato perché avevi da fare, perché eri stanco. E invece io ci sono stata troppo, come quella volta che avevo 39 di febbre e sei venuto da me e mi hai trovata con quella canottiera rossa addosso e nient' altro. Mi hai insegnato che essere innamorata così diabolicamente fa solo male e che esserlo di meno è giusto, piano, poco, quasi niente. Ancora non ho imparato, non so ancora come possa sentirmi male perché organizzi cene senza di me o non ti accorgi di quanto male possa fare l' ennesima volta in cui fingi di non vedere tutto questo. Mi hai insegnato a odiarti, diverse volte in diversi modi, ma ancora non l' ho imparato e ancora sono qui con niente da fare a immaginarti mentre vai a cena con lei e un' altra coppia. Ogni volta che penso che sia finita, che penso di stare bene, arrivi e Emi guardi in qualsiasi modo, mi tocchi in qualsiasi modo, qualsiasi parte del corpo e cancelli sempre tutto, come fosse la prima volta. Come fosse l' ultima volta. Fino a ora pensavo che ci fosse qualcosa di speciale almeno nel modo in cui stiamo mentre siamo da soli e senza vestiti, ma no, nemmeno. 10 minuti e ognuno a casa sua, 10 minuti in cui tu vieni e fingi di accarezzarmi e allora penso che questa volta sarà diverso e invece no. Mi spogli, e mi rivesto 10 minuti dopo, sempre un po' più vuota. Come diamine faccio a non sapere come dirti di no?