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ESTATE SICILIANA


I "banniatori" cominciavano presto a scendere in cittą, con i carrettini spesso tirati a mano e volte con degli asinelli, per la gioia dei bimbi che avevano la fortuna di abitare a piano terra. Per quelli che come noi, stavano nei piani alti dei palazzi, c'era solo la gioia di vederli dal terrazzo, scuotere il capo per liberasi delle finiture con cui erano legati scuotendo i campanelli  che segnalava no il loro arrivo.I pastori invece erano forniti di grandi cesti che portavano al braccio e tra le foglie di fico bagnate, erano sistemate le "cavagne", che contenevano le ricotte appena fatte, le pił buone che io abbia mai mangiato. Una ricotta morbida che con un sapiente gioco della mano e del polso, i pastori facevano scendere sui piatti che le massaie ponevano dentro a cestini di vimini e che calavano con una cordicella. "Ricooootta cauraaaaaa" (ricotta calda)..questo era il loro grido che faceva da contrasto con il vociare dei contadini che vendevano frutta e verdura..."U' pummaroro friscuuuuu" e che varietą di colori si ammirava dall'alto dei balconi...i loro carretti erano i pił variegati in fatto di colore... dalle sfumture pił calde. Erano superati nei loro acuti solo dai pescatori, che vendevano il pesce appena pescato, disposto sui loro carretti in mezzo a cubi enormi di ghiaccio...."pisci friscu....uopa...masculinu....sardeeee e l'odore del mare saliva sł in alto, facendoci fremere eccitate e infine arrivavano anche i carrettini dei gelati, che a quell'ora di prima mattina, vendevano la colazione pił fresca, inusuale e rinfrescante...la granita di mandorla con la brioche.. E come ogni anno, all'arrivo del caldo, ancora con gli occhi chiusi, in questa stagione nel dormiveglia... rivedo tutte quelle figure e quel gran guazzabuglio di voci, di grida e di odori che rendevano colorite e rumorose le mie vacanze siracusane...Siracusa anni 50/60perlanaturale