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Redazionale


Mi è stato rimproverata la rabbia di questi ultimi post e l'unicità del destinatario degli stessi. Ebbene si, la rabbia tanta, la voglia di ribellarsi anche, ma non è certo più rivolto ad una sola persona tutto ciò. I destinatari sono tanti, tutti quelli che vivono alle spalle altrui, che pensano di avere nella loro vita solo diritti e pochi doveri che, per altro, ritengono, con molta superbia, di adempiere totalmente.Ebbene non è così. Lo stato di diritto deve cessare, il flusso di energie, emozioni, sentimenti, azioni deve riprendere una direzione circolare rispettando la semplice regola del "dare per avere e avere per dare", come è giusto che sia. È ora e tempo che la si smetta di pretendere e si cominci un po' a pensare che il primo gesto da fare nei confronti degli altri è quello di avere il minimo, sacrosanto, incontestabile rispetto nei confronti di coloro che hanno gli stessi diritti di vivere, di respirare, di ricevere, di essere gratificati, di essere riconosciuti ed amati, di occupare quello spazio che a parole viene loro destinato ma che, di fatto, viene loro negato come se quello fosse il loro naturale ruolo.Forse è tempo che gli "zerbini" si ribellino!Non forse: lo è, il tempo è giunto.