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Post n°4 pubblicato il 26 Ottobre 2005 da Gegio75dgl
Come vi avevo anticipato ieri, viva anche la Spal 1907, neonata squadra che ha preso il testimone della Spa per portare avanti, speriamo il più a lungo possibile, il nome la tradizione e la gloria della Spal (e basta). Visto che i presidenti, le proprietà, le società e ancor di più i giocatori passano ma la fede Spallina resta, (ri) eccomi qui a seguire le sorti della succitata 1907 che ovviamente si trova a dibattersi nelle sabbie mobili della C2. Onde evitare un pastone illeggibile, ecco di seguito i miei personalissimi pensieri in libertà sulla “1907”.
Tomasi Non lo conosco ma mi sento di ringraziarlo. Chi lo conosce lo evita e me ne parlano tutti “non bene” ma vorrei ringraziarlo. Di nuovo, ancora, sì, perché se non c’era lui a quest’ora, eh? A parole erano tutti buoni, disponibilissimi e ultrapassionali ma poi il grano (e la faccia) ce li ha messi il Signor Tomasi e figli con cotanto di nipotino imbandanato. Qualcuno ancora più pazzo per la Spal di me vede un lui il nuovo Mazza, altri sperano sia il Ravani dei suoi tempi e altri ancora si augurano che tenga botta un bel po’. A prima vista sembra uno “vero” e il fatto che abbia due figli al fianco mi fa ben sperare anche in prospettiva. In bocca al lupo, di cuore e grazie di nuovo ma non ho ancora capito due cose due. Primo, la voglia di andare a giocare (?) a Comacchio col Castalnuovo: ma chiudere la tribuna e aprire la gradinata per una domenica, no? Seconda, e qui scendiamo nel mistico: come gli è saltato in mente di prendere Buriani come diesse????
Simpatia Mandini Soprannome nato dalla innata tendenza al sorriso e all’ilarità del personaggio. Se non bastasse, veste sempre e solo di nero…. Per non parlare degli occhiali… Ironie a parte, è un uomo cresciuto alla scuola di Paolo Mazza e, quindi, uno che ha la Spal nel cuore. Venendo ai giorni nostri è il garante dei garanti, leggi le coop che hanno promesso aiuti a Tomasi. No Mandini no party insomma, anche se a prima vista non sembra abbia molta voglia di festeggiare.
Sambuca Molinari Un uomo con le ore contate. Se andate alla Snai potete scommetterci anche su: danno a 3,60 il fatto che non mangi la salama sotto l’albero di Natale. Indispensabile nella melma di Comacchio a convogliare le macchine in cerca di parcheggio: è probabile che venga ricordato solo per questo. Era in giacca e cravatta e salutava tutti, però…
Con Ruben non Sosa Con tutti i diesse che ci sono sul mercato, che a Ferrara in una società nuova di zecca (che paga, cosa importante di questi tempi) ed in una piazza ideale per fare calcio sarebbero venuti a piedi chi ti andiamo a prendere? Ruben Buriani da Quartiere! Applausi! Sotto contratto con il Milan, se non bastasse (“Il rinnovo è automatico ogni anno, non ci dobbiamo neanche mettere a discutere” sbocciò in agosto)… Provate ad andare a Monza, Padova, Terni e Salerno e di chiedere del signor Buriani come diesse e vedrete cosa vi rispondono. Ovunque ha fatto più danni della grandine. Ovunque. Innamorato di Beruatto e di Frosio (con lui l’anno passato ad Ancona, centroclassifica di C2 alla fine) come diesse è davvero una sciagura. La riprova? Ecco i suoi acquisti:
Cortese: ala del Milan, l’anno passato rincalzo dell’Aglianese ultimissima in C2; Varaldi: non è un portiere di calcio e se lo becchi fuori fa pure lo sboccione. Il suo infortunio è stata una manna dal cielo. Già bloccato per l’anno prossimo dal Motel Agip di Mozzecane, portiere di notte of corse. Delgado: ci credo. Ragazzi è buono, credetemi. Il problema è che il ragazzo non si è inserito nel gruppo, è un corpo estraneo rispetto agli altri ragazzi. Ha la testa da un'altra parte e gioca (?) come fosse un calcetto fra amici. A gennaio andrà via ma ne sentiremo parlare. Olivetti: bravo ragazzo, mantovano doc che butta in campo tutta la tenacia e la forza della sua terra. Quantità, da serie C. Simoni: un piccolo Mezzini, che lotta, combatte e fa gol. Difatti gioca col contagocce, vero Beruatto? Cavallo: era con lui a Monza ed era già qui l’anno passato. L’uomo non si discute ma non è più quello di Siena e Genova. Negrini: vedi Simoni. Che l’abbia preso proprio lui?! Albano: l’impegno non si discute ma per il resto con tutte le punte che ci sono in giro proprio un mangiagol del genere dovevi andare a prendere? E se prendi lui perché non ti affretti a prendere un bomber vero da mettergli vicino? Non bisogna essere Moggi per intuire queste cose. Male, non l’avrei mai preso (vedi Ancona, Castlenuovo….) Milana e Macchia: gli unici o quasi rimasti dal fuggi fuggi generale. Non ci voleva molto…. Diaguraga, Memé e Cangi sono farina del sacco di Beruatto; Pirri, Papa e M. Aurelio non sono roba sua e comunque, a maggior ragione in C, le squadre si fanno partendo dall’attacco e non il contrario. Se non bastasse, per qualche mistero dell’universo non vuole il ritorno di Selva. Imbs? Un torello, un Martinetti (sempre grande Omar!), ergo non un bomber. Indi per cui... La speranza più viva che mai è che ci faccia il regalo di Natale anticipato e se ne torni a Milanello presto.
A domani, per raccontarvi di quel simpaticone di Paolo Beruatto (“Il nostro grande mister” come lo chiamava e guarda caso non lo chiama già più Tomasi).
E Forza Spal, Gustave Flaubert
Nel riquadro una foto di repertorio di Ruben Buriani a Milanello.
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