Creato da: Gegio75dgl il 25/10/2005
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Il Genio

Post n°7 pubblicato il 27 Ottobre 2005 da Gegio75dgl

Dieci mesi, nemmeno un anno. Il Genio si è fermato qui solo dieci mesi, il tempo per decollare nel grande calcio con tutta la sua potenza. Alla sua maniera. Troppo poco dieci mesi per ammirare u genio di un calcio che non c’è più, più che abbastanza per conservarlo gelosamente nella memoria.

Correva l’anno di grazia 1987 quando un giovane romano di belle speranze, Claudio Fermanelli, classe di ferro 1963, arrivò a Ferrara dalla Cerretese, voluto a tutti i costi dal mister di allora, Ferruccio Mazzola, un Discepoli dei suoi tempi (nel senso che fece bene solo a Ferrara…), suo pigmalione. Mazzola, fratello del più celebre Sandro, aveva visto il nostro in versione decisamente afro nelle giovanili dell’Inter e non se l’era più tolto dalla testa. Mezzala vecchio stampo, “10” vero in grado di fare il regista, prendere per mano la squadra e, soprattutto, fare gol.

Uno dei più grandi stoccatori di sempre in maglia Spal, potenza devastante. Ogni punizione era un rigore: chi ha avuto la fortuna di vederlo all’opera non potrà mai scordare il personalissimo boato del suo calcio. A fine stagione furono 13 i centri di Fermanelli, quanto basta per farlo salire al primo posto nella classifica marcatori di allora.

La Spal di Mazzola regalò subito grande calcio, soprattutto lontano dal Mazza. A metà campionato era lassù, a braccetto con corazzate come Padova e Piacenza. Trascinata dal trio Perinelli – Foglietti – Fermanelli la Spal dava spettacolo. A Natale i giornalisti locali, in sollucchero, annunciavano addirittura la Juventus sulle piste di Fermanelli e Perinelli.

Complici i primi scricchiolii economici della gestione Nicolini la Spal terminò dietro alle prime e Fermanelli fu immolato alla causa del mercato, destinazione Padova, in B, dove rimase due stagioni.

A suon di cannonate si confermò come uno dei migliori centrocampisti della categoria. Dalla terra del Santo alla Reggia di Caserta, nella Casertana di Bucci, Petruzzi e Lello Splendor Cerbone. Strana parabola per un big della categoria.

Ancor più strana la destinazione successiva, Alessandria, dove rimase a lungo prima di spendere gli ultimi spiccioli di carriera.

“Quello ‘sta proprio esaurito” si lasciò scappare il sempre grande Stefano Papiri dopo un Alessandria – Spal e forse in quella frase ci sono nascosti tutti i problemi che anno impedito a una delle più grandi mezzali di quegli anni di calcare il campo della serie A. Unica perla di alto livello l’esordio nelle Coppe Europee con la maglia dell’Inter appena diciottenne, a San Siro (vedi foto.

Gli anni migliori di Fermanelli furono quelli di Ferrara e Padova. Quelli che gli rimasero dentro e forse e senza forse gli sono ancora ben riposti in fondo al cuore.

Nell’ultimo anno della gestione Bianchetti, quando la Spal acquistò dal Verona il fratello Fabrizio (imparagonabile) Claudio non perse tempo e si offrì quasi gratis pur di tornare a Ferrara. Peccato che il diesse di allora, Corni, non era molto avvezzo alle romanticherie, preferendo scambiare Marco Caputi con Andrea Bianchi e regalare Zamuer e Consonni al Como. Questa, però, è tutta un’altra storia, quella di Claudio Fermanelli e le sue bombe da lontano, un dieci fantastico. Indimenticabile.

 

Gustave Flaubert

 

PS: se non faccio non romaticata alla fine sto male… Fermanelli oggi quarantaduenne si è trasferito definitivamente in Valle d’Aosta, dove ha guidato ha fasi alterne l’undici locale conquistando pure una promozione in Eccellenza. Nel tempo libero spopola sul campo di calcetto (vedi foto): indovinate chi tira le punizioni…. (trovate foto e altro di Claudio Fermanelli sul sito USS, www.tifonet.it/spal dove è ovviamente inserito anche nella Hall of Fame)

 
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Commenti al Post:
england.e
england.e il 04/02/06 alle 04:24 via WEB
Complimenti! bel articolo. Fermanelli ho avuto l'onore di vederlo a Padova nei due anni che ci ha militato, ricordo ancora le famose "bombe da lontano" che per lui erano dei rigori. Ma quale Mihailovic? Ma quale Roberto Carlos? Ferma-Fermanelli tira la bomba tira la bomba!
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Frank_Ottobre
Frank_Ottobre il 10/11/06 alle 14:33 via WEB
Già Gustave.. si è trasferito definitivamente in Valle d'Aosta ma da poco.. Chi scrive è un suo giocatore che dopo aver sfiorato la promozione in eccellenza il primo anno (stag. '01-'02: finale play-off persa 1 a 0) l'ha pienamente ottenuta la stagione successiva a 5 giornate dalla fine! Chi vi scrive ha avuto l'onore inoltre di giocargli al fianco alcune partite di play-off nella stagione '95-'96, anni in cui militava nell'Aosta. Le nostre ambizioni di quest'anno erano per un campionato dignitoso.. Scrivo "erano" perchè ci ritroviamo al secondo posto in classifica, esprimendo il solito bel calcio e la solita determinazione impartitaci dal "Mister Fermanelli". Quindi se fiumi di parole sono già stati usati per descrivere il Fermanelli giocatore, il mio intervento voleva solo far conoscere le sue capacità non solo tecniche ma anche umane necessarie per ottenere risultati anche sedendosi su una panchina.. (ndr: "Non stà mai seduto"!) Speranzoso che il mio intervento abbia fatto piacere vi saluto.. Ciao Mister Il vecchio capitano
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lorteyuw
lorteyuw il 24/03/09 alle 16:22 via WEB
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