Dialogo silenzioso

All'improvviso tutto cambia


Da bambino pensavo che la vita non finisse mai… come molti di noi credo. Allora i sogni servivano semplicemente per addolcire un’esistenza dura, tuttavia destinata al lieto fine. Nella sua altalena di vicende, in qualche maniera la realtà mi stava dando ragione. Ero felice. Sapevo fare e potevo fare tantissime cose che riempivano la mia giornata e mi tenevano in contatto con il mondo. La supponenza della ragione mi aveva quasi fatto credere che avrei attraversato questa parte di universo senza gli scossoni del male fisico. Soltanto una continua lotta con la coscienza e le sue mille filosofie ma… potevo correre, giocare, pensare e soprattutto: fare progetti. Stavo realizzando i miei sogni. Poi…Un pomeriggio mi è mancato l’equilibrio e qualche giorno dopo ho capito d’essere semplicemente un uomo fragile, completamente in balia del destino.Allora… ho dovuto inventarmi un altro sogno.