Dialogo silenzioso

Perchè raccontare?


Perché raccontare? Il motivo sta nell’arte. L’emozione di condividere un frammento di se stessi. Quando mi sono messo a scrivere seriamente, mi è stato utile il consiglio di un amico: «Tu dici di essere un romantico… e allora per scrivere il tuo romanzo devi essere sincero. Racconta semplicemente la verità: ma non farti distrarre dai fatti, non lasciarti lusingare dalle parole… tu racconta i sogni. I nomi si possono dimenticare, ma i sogni no e anche se non vogliamo, ci rimangono dentro… per sempre». Non ricordo quanti desideri mi hanno conquistato e non riuscirò a raccontarli tutti, ma il primo sogno lo rammento perfettamente, anche se appartiene alla magia di un’età che appare lontanissima. Avevo sette anni e la notte era buia. Buia come il fondo dell’oceano.