Dialogo silenzioso
Storia di un artista, racconti e immagini di un sogno possibile
Maurizio Spano Artist
Post n°10 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da Spano60
Paura di qualcosa, com’è abbastanza frequente nei bambini. Dell’acqua in questo caso. Ma la vita di una persona deve pur partire da qualche parte… e non sempre accade quando si viene al mondo. Ci vuole tempo anche per nascere veramente. Ci vuole tempo per imbattersi nella strada giusta a uno degli incroci della vita. Può anche non accadere mai e trovarsi a viaggiare per tutta l’esistenza dentro il labirinto delle ipotesi, delle scelte mai fatte. A vivere s’impara e… quando si comprende la ragione per vivere, spesso si trova pure un buon motivo per raggiungere la fine del percorso con meno timore. Per risalire dal fondo dell'oceano e iniziare il difficilissimo viaggio verso l'inizio dell'universo. |
Post n°9 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da Spano60
Perché raccontare? Il motivo sta nell’arte. L’emozione di condividere un frammento di se stessi. Quando mi sono messo a scrivere seriamente, mi è stato utile il consiglio di un amico: «Tu dici di essere un romantico… e allora per scrivere il tuo romanzo devi essere sincero. Racconta semplicemente la verità: ma non farti distrarre dai fatti, non lasciarti lusingare dalle parole… tu racconta i sogni. I nomi si possono dimenticare, ma i sogni no e anche se non vogliamo, ci rimangono dentro… per sempre». Non ricordo quanti desideri mi hanno conquistato e non riuscirò a raccontarli tutti, ma il primo sogno lo rammento perfettamente, anche se appartiene alla magia di un’età che appare lontanissima. Avevo sette anni e la notte era buia. Buia come il fondo dell’oceano.
|
Post n°5 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da Spano60
Prima di tutto però… perché fare discorsi sui sogni? Che cosa sono e che rappresentano nella vita di ognuno di noi? Difficile da capire… anche perché io sto parlando di sogni realizzabili, non di vaghe congetture o ipotesi fantasiose. Sono i percorsi per arrivare allo scopo della vita, per ognuno di noi diversa e di complicatissima e arbitraria interpretazione: la felicità. Un progetto realizzato. Un amore conquistato. Una gara vinta o magari un lavoro che dia soddisfazione. Semplicemente: riuscire a vivere il quotidiano con gioia… un’impresa per molti di noi quasi disperata… quasi. La domanda che spesso mi sono posto è: si può? Certo che si può, perché c’è sempre un “quasi” nella vita e questo… ci dà una possibilità. |
Post n°2 pubblicato il 25 Febbraio 2012 da Spano60
Da bambino pensavo che la vita non finisse mai… come molti di noi credo. Allora i sogni servivano semplicemente per addolcire un’esistenza dura, tuttavia destinata al lieto fine. Nella sua altalena di vicende, in qualche maniera la realtà mi stava dando ragione. Ero felice. Sapevo fare e potevo fare tantissime cose che riempivano la mia giornata e mi tenevano in contatto con il mondo. La supponenza della ragione mi aveva quasi fatto credere che avrei attraversato questa parte di universo senza gli scossoni del male fisico. Soltanto una continua lotta con la coscienza e le sue mille filosofie ma… potevo correre, giocare, pensare e soprattutto: fare progetti. Stavo realizzando i miei sogni. Poi… Un pomeriggio mi è mancato l’equilibrio e qualche giorno dopo ho capito d’essere semplicemente un uomo fragile, completamente in balia del destino. Allora… ho dovuto inventarmi un altro sogno. |
Post n°1 pubblicato il 25 Febbraio 2012 da Spano60
|
Inviato da: dora.forino_1944
il 16/06/2016 alle 11:50
Inviato da: stellasonia0
il 29/05/2014 alle 01:45
Inviato da: dora.forino_1944
il 10/04/2014 alle 17:19
Inviato da: josephine1961
il 27/01/2014 alle 00:13
Inviato da: Spano60
il 07/11/2013 alle 00:29