Bel casino scrivere del sogno di stanotte! E' durato un'eternità, le scene si susseguivano veloci, ed io ricordo davvero poco, comunque...L'immagine che mi resta impressa credo sia una di quelle finali: mi trovo di nuovo in montagna (faccio notare che io la montagna la conosco poco, perchè per tradizione familiare i periodi di vacanza li ho sempre trascorsi al mare: la montagna l'ho vissuta, poco, soltanto con amici e con fidanzati) . Questa volta è una montagna più accogliente di quella del sogno di tanto tempo fa: è meno scoscesa, è ricoperta da una rigogliosa vegetazione e si staglia contro un cielo azzurro molto intenso, tanto che mi sembra di percepirne i profumi. Ma queste sensazioni si accompagnano ad un senso di precarietà dato dal fatto che pare ci (c'è gente con me) troviamo in uno dei punti più alti del mondo, dove l'aria è rarefatta (seeeeeeeeeeeeee, e non c'è nenache un ghiacciaio!) e dove pochi hanno il coraggio di andare. E be', io tutto sto coraggio non ce l'ho. E infatti ho come un senso di vertigine nello star lì. Vado avanti solo perchè tornare indietro è da pazzi: non saprei nemmeno come fare!Dicevo poi che non sono sola...Ecco, non capisco bene i legami che intercorrono tra me e i personaggi del sogno, (e ho l'impressione che siano gli stessi che hanno popolato le altre scene precedenti del sogno che non riesco a ricordare), ma mi sembra che si tratti di ragazzini. In particolare una femmina, ricordo con i capelli lunghi lisci e biondi, (devo dire che ieri ho assistito all'uscita dalla chiesa di una mia amica di infanzia che si sposava, e che, seduta su una panchina, sono rimasta molto colpita dalla femminilità e dalla bellezza che emanava una ragazza, che ho visto solo di spalle, con i capelli identici a quelli che ho sognato, anche se a colpirmi è stato l'osare del suo vestito: femminile, delicato e spudorato insieme per un matrimonio; era a fascia sul busto, di quelli che possono permettersi solo le donne con abbastanza seno, e poi andava giù ampio, come una gonna delle signore dell'America dell'Ottocento (mancava solo l'ombrellino), il tutto nei colori del bianco trasparente con striature blu: insomma la gonna era davvero trasparente e lasciava intravedere un perizoma anch'esso blu. Aveva poi dei sandali con i tacchi molto alti, anch'essi bianchi e blu. Non riuscivo a non guardarla e non sentirmi a disagio per la femminilità spudorata che emanava e che io sarei stata infastidita a provocare, ma al tempo stesso, siccome io ero sicura di me, sicura di non correre il rischio di fare lo stesso effetto, seduta con jeans, maglietta e scarpe da tennis sulla panchina, mi godevo il comunque bello spettacolo, perchè quella ragazza sembrava uscita da un quadro e brillava tra tutte le altre). Tornando alla ragazzina, era una di quelle un po' principessine, con la puzza sotto il naso e che però ha le attenzioni e le apprensioni di, credo, un paio di ragazzini del sogno: insieme si inerpicano per la montagna, cercando dei percorsi, ma la sensazione è che a nessuno interessi molto: sembra che l'attenzione dei tre ragazzini sia tutta al loro rapporto, con la ragazzina che si lascia corteggiare senza darlo a vedere e i due che la inseguono. E non si capisce chi la ragazzina preferisca, ammesso ne preferisca uno...Io sono lì, ma non capisco chi sono: se sono una quarta ragazzina o un'adulta che li osserva (sento che in lontananza ci sono degli adulti che ogni tanto chiamano) e li guida o soltanto un osservatore esterno. Di sicuro non partecipo attivamente ai loro giochi.Ah, poi ricordo che mi viene paura che il tempo si metta male: temo arrivi un temporale, perchè so che in alta montagna sono più pericolosi e potrebbe colpirci un fulmine.Ad un certo punto mi ritrovo con la ragazzina in una casa di legno ben tenuta e che dà l'idea di essere periodicamente abitata, e io mi stupisco, perchè non capisco come qualcuno possa aver vissuto lì', lontano da tutto...Lei la gira, stanza per stanza, entusiasta. Io mi guardo intorno, ma senza avventurarmi per le stanze, perchè sento sempre paura, stavolta di invadere un posto che non è mio...E non capisco se lì dentro ci siamo finite insieme o perchè io ho seguito lei. Infatti dopo poco sentiamo le voci degli adulti e dei ragazzini preoccupati per la ragazzina, perchè non sapevano dove fosse finita.Fine.(?????????????????????????????Stavolta nemmeno un sogno da protagonista!!!!!!!)
Io e la ragazzina bionda
Bel casino scrivere del sogno di stanotte! E' durato un'eternità, le scene si susseguivano veloci, ed io ricordo davvero poco, comunque...L'immagine che mi resta impressa credo sia una di quelle finali: mi trovo di nuovo in montagna (faccio notare che io la montagna la conosco poco, perchè per tradizione familiare i periodi di vacanza li ho sempre trascorsi al mare: la montagna l'ho vissuta, poco, soltanto con amici e con fidanzati) . Questa volta è una montagna più accogliente di quella del sogno di tanto tempo fa: è meno scoscesa, è ricoperta da una rigogliosa vegetazione e si staglia contro un cielo azzurro molto intenso, tanto che mi sembra di percepirne i profumi. Ma queste sensazioni si accompagnano ad un senso di precarietà dato dal fatto che pare ci (c'è gente con me) troviamo in uno dei punti più alti del mondo, dove l'aria è rarefatta (seeeeeeeeeeeeee, e non c'è nenache un ghiacciaio!) e dove pochi hanno il coraggio di andare. E be', io tutto sto coraggio non ce l'ho. E infatti ho come un senso di vertigine nello star lì. Vado avanti solo perchè tornare indietro è da pazzi: non saprei nemmeno come fare!Dicevo poi che non sono sola...Ecco, non capisco bene i legami che intercorrono tra me e i personaggi del sogno, (e ho l'impressione che siano gli stessi che hanno popolato le altre scene precedenti del sogno che non riesco a ricordare), ma mi sembra che si tratti di ragazzini. In particolare una femmina, ricordo con i capelli lunghi lisci e biondi, (devo dire che ieri ho assistito all'uscita dalla chiesa di una mia amica di infanzia che si sposava, e che, seduta su una panchina, sono rimasta molto colpita dalla femminilità e dalla bellezza che emanava una ragazza, che ho visto solo di spalle, con i capelli identici a quelli che ho sognato, anche se a colpirmi è stato l'osare del suo vestito: femminile, delicato e spudorato insieme per un matrimonio; era a fascia sul busto, di quelli che possono permettersi solo le donne con abbastanza seno, e poi andava giù ampio, come una gonna delle signore dell'America dell'Ottocento (mancava solo l'ombrellino), il tutto nei colori del bianco trasparente con striature blu: insomma la gonna era davvero trasparente e lasciava intravedere un perizoma anch'esso blu. Aveva poi dei sandali con i tacchi molto alti, anch'essi bianchi e blu. Non riuscivo a non guardarla e non sentirmi a disagio per la femminilità spudorata che emanava e che io sarei stata infastidita a provocare, ma al tempo stesso, siccome io ero sicura di me, sicura di non correre il rischio di fare lo stesso effetto, seduta con jeans, maglietta e scarpe da tennis sulla panchina, mi godevo il comunque bello spettacolo, perchè quella ragazza sembrava uscita da un quadro e brillava tra tutte le altre). Tornando alla ragazzina, era una di quelle un po' principessine, con la puzza sotto il naso e che però ha le attenzioni e le apprensioni di, credo, un paio di ragazzini del sogno: insieme si inerpicano per la montagna, cercando dei percorsi, ma la sensazione è che a nessuno interessi molto: sembra che l'attenzione dei tre ragazzini sia tutta al loro rapporto, con la ragazzina che si lascia corteggiare senza darlo a vedere e i due che la inseguono. E non si capisce chi la ragazzina preferisca, ammesso ne preferisca uno...Io sono lì, ma non capisco chi sono: se sono una quarta ragazzina o un'adulta che li osserva (sento che in lontananza ci sono degli adulti che ogni tanto chiamano) e li guida o soltanto un osservatore esterno. Di sicuro non partecipo attivamente ai loro giochi.Ah, poi ricordo che mi viene paura che il tempo si metta male: temo arrivi un temporale, perchè so che in alta montagna sono più pericolosi e potrebbe colpirci un fulmine.Ad un certo punto mi ritrovo con la ragazzina in una casa di legno ben tenuta e che dà l'idea di essere periodicamente abitata, e io mi stupisco, perchè non capisco come qualcuno possa aver vissuto lì', lontano da tutto...Lei la gira, stanza per stanza, entusiasta. Io mi guardo intorno, ma senza avventurarmi per le stanze, perchè sento sempre paura, stavolta di invadere un posto che non è mio...E non capisco se lì dentro ci siamo finite insieme o perchè io ho seguito lei. Infatti dopo poco sentiamo le voci degli adulti e dei ragazzini preoccupati per la ragazzina, perchè non sapevano dove fosse finita.Fine.(?????????????????????????????Stavolta nemmeno un sogno da protagonista!!!!!!!)