Spazi Illimiti

Post N° 123


Stamattina non ho lasciato fosse il caso a guidarmi al lavoro: arrivo alla fermata e c'è il tram? salgo; non c'è? vado a piedi.Scesa dalla 95 (non l'avevo mica scritto, ma da quando lavoro qui ho detto addio alla 90/91), faccio per sbirciare sperando di non trovare il tram: ho troppa voglia di camminare, di guardare e di ascoltare la mia musica...Ma il tram c'è, solo che io non ci salgo.Per strada, per quella in fondo non lunga passeggiata, rafforzata dalle note delle canzoni che io ho scelto, pensavo a tutto ciò che mi ha investita direttamente o indirettamente...Pensavo alle due vecchine che poco prima erano sedute dietro di me sull'autobus, a parlare di acciacchi, di preoccupazioni, di nipoti, della paura di uscire, di non essere nessuno senza la famiglia, in realtà di cose normalissime, dell'usuale incedere della vita della gente. Ma non ho potuto non desiderare come un'adolescente alla 'non sarò mai come voi' di non fare lo stesso percorso: matrimonio, figli, fine della passione, fine della sorprese, vita passata a sperare di non ammalarsi. Sentendo al tempo stesso che la mia probabilmente, molto probabilmente, è una battaglia persa, a meno di non trovare mai un uomo che mi sopporti!. Ho pensato addirittura a lui, alla sua paura di legarsi di nuovo ad una donna, mettendo su casa con lei, e alla sua preferenza al restare lì dov'è con lei, riservando all'amore soltanto attimi di passione, incontri, il sapore dell'imprevisto, del sentimento che non ha passato nè futuro, e per un istante l'ho capito, almeno in questo suo terrore di vedere sprofondare nella noia ed appassire ogni amore che ha provato a costruire sul serio.E pensavo a me, a quanto in questo momento mi senta libera, a quanto nemmeno io sappia davvero se vorrò mai rientrare nei ranghi.Sarà il viaggio, piccolo, che sto per fare, di nuovo dai nonni, di nuovo con la vita rivoluzionata e la sensazione che la vita non si lascerà mai pianificare da me, e forse non è un male...E le paure che questo viaggio comporta, come tutti i viaggi: ho l'impressione che sarà un limite, tra un prima e un dopo, anche se durerà una manciata di giorni...Come se sapessi che al mio ritorno sarò diversa...o troverò diversa la situazione...O magari è la paura di tornare ed accorgermi che nulla è migliorato. Eppure sento che questa totale mancanza di progetti, quella che mi avvilisce per la maggior parte del tempo, oggi mi lascia il vuoto nello stomaco, quello di quando sei sulle giostre, e un po' stai male e un po' ti piace... Non lo so.So soltanto che mi sono ritrovata per scelta altrui ad essere libera, ad avere ancora davanti un quaderno bianco, chissà...forse davvero la vita con lui sarebbe diventata un inferno o un insapore purgatorio col tempo...A dire il vero lo percepisco quasi con sicurezza, anche se lo imputo più alla sua incapacità di tenere viva la fiamma che non alla mia. Ma poco importa.Importa soltanto che stamattina ascoltavo Drive e mi sentivo libera e forte.Sono soltanto attimi. Ma preziosi.DriveSometimes, I feel the fear of uncertainty stinging clearAnd I can't help but ask myself how much I'll let the fear take the wheel and steerIt's driven me before, and it seems to have a vague, haunting mass appealBut lately I'm beginning to find that I should be the one behind the wheelWhatever tomorrow brings, I'll be there with open arms and open eyesYehWhatever tomorrow brings, I'll be there I'll be thereSo if I decide to waiver my chance to be one of the hiveWill I choose water over wine and hold my own and drive? Aah-ah-oo-o-oIt's driven me before and it seems to be the way that everyone else gets aroundBut lately I'm beginning to find that when I drive myself my light is foundWhatever tomorrow brings, I'll be there with open arms and open eyesYehWhatever tomorrow brings, I'll be there I'll be thereWould you choose water over wine, hold the wheel and drive?Whatever tomorrow brings, I'll be there with open arms and open eyesYehWhatever tomorrow brings, I'll be there I'll be thereDo do do do do do do doIncubus