Spazi Illimiti

Riflessioni serali


Quando riesco a raccogliere i miei pensieri da qui, nel mio angolino silenzioso le rare volte che di sera posso averlo per me, dopo una giornata stancante, dopo un bagno, quando finalmente mi sento i piedi leggeri e sono lontana dalla cattività dello studio o dall'afa pomeridiana di interminabili ore trascorse a casa a meditare sempre sulla stessa cosa, ecco, da qui, dove riesco a sentire i brividi appena accennati per la folata di vento che entra dal balcone, penso più serenamente.Accadono cose incredibili per me: non sento più la passione di prima, il tremore al solo ricordare...anzi, faccio fatica a ricordare i bei momenti che ci sono stati...e un po', tanto, mi dispiace, ma è come se tutta la magia che io ci vedevo fosse svanita al contatto con la realtà. E nello sgomento più totale sento che lui non è l'uomo che voglio, che sono in grado di amare, l'uomo dei miei sogni...non lo è...Ma proprio per questo mi riempio di tristezza, la tristezza per aver vissuto un'illusione, per aver creduto realizzato il sogno di sentirmi con l'anima vicino a qualcuno...Già, è a questo che penso, a quel vuoto che mi ha scavata dentro fin da bambina.Quando passo in rassegna nella mia memoria la mia infanzia l'unica sensazione che percepisco bene è quella malinconia, quella solitudine, quel peso di non poter condividere il minimo pensiero, la minima paura, il minimo entusiasmo con nessuno...Ogni problema, anche il più piccolo e ridicolo, nella mia testa prendeva proporzioni giganti perchè non avevo qualcuno a cui raccontarlo, qualcuno che mi aiutasse a vederlo diverso, qualcuno che si preoccupasse di sapermi angosciata...Questo vuoto me lo sono portato dietro negli anni, e, nonostante qualche amicizia, non sono mai riuscita a sentirmi parte di nulla, mai importante per qualcuno...Ed io avevo ormai maturato un bisogno quasi viscerale di essere anima e corpo con qualcuno, qualcuno che mi capisse, qualcuno per cui io fossi speciale, l'essere più speciale, qualcuno con cui costruire un mondo, un 'noi'. Forse è per questo che è stato facile illudermi e ingannarmi: forse questo mio bisogno era così evidente che...be', che lo si sarebbe potuto usare a proprio vantaggio...Ma non è questo ora che mi interessa analizzare.No, è sempre questo dannato senso di solitudine, questa ricerca disperata e sempre vana, di un contatto di affinità, un contatto empatico, ma anche fisico..quel bisogno di essere stretta forte, di sentire la fisicità di un'altra persona solo per dirmi 'sono qui'.Invece continuo ad essere imprigionata in una bolla che tiene lontani gli altri, impedisce loro di provare affetti forti per me.E tutto quello che a molti risulta così facile (trovarsi, volersi bene o amarsi) a me è negato da sempre.Resta il vuoto che più si ingigantisce e più si riempie di quel bisogno disperato, e via, in un meccanismo che sembra non voler finire mai.Amo la sera perchè mi chiudo nel mio piccolo mondo con i miei pensieri, i miei sogni e le mie fantasie: non ho tempo lì. Non sono grande nè piccola, bella nè brutta, giusta o sbagliata. Sono io e basta che sto per addormentarmi con la speranza che il giorno dopo sarà diverso. Anzi, spesso al giorno dopo non ci penso neanche: vorrei restare così per sempre, col buio fuori e la luce della lampada.