Spazi Illimiti

24 giugno


Quando da piccola venivo qui con i miei genitori, di notte il panorama delle montagne semideserte e nere di pietra vulcanica e di buio mi dava angoscia.Guardavo l'oscurità che sembrava volesse inghiottirmi e mi sentivo insicura.Non sapevo come alleggerire il fardello delle mie paure: i miei genitori, non so perchè, non erano figure in grado di rassicurarmi. Non riuscivo a condividere con loro nulla di quello che mi si agitava dentro...Stasera ho guardato fuori di nuovo: la montagna è sempre nera. Emana tutta la precarietà che sento nella vita. Ed io combatto ancora con le mie angosce, ancora con quella sensazione di non poterle condividere con nessuno.A volte non capisco se il buio che mi inghiotte è quello delle montagne intorno o quello che mi si è scavato dentro...(Forse l'amore è quella forza vitale che ha la funzione di abbattere il senso della morte, della finitezza, dell'angoscia stessa: è una forza irrazionale ed incosciente che permette all'uomo di credersi eterno ed invincibile, o almeno di dimenticarsi per un po' della propria precarietà. Un'illusione...)