Spazio Lisa Morpurgo

Sognando sotto la Luna (2)


I sogni si manifestano principalmente nella fase REM del sonno, caratterizzata da un’esperienza sensoriale d’immagini e suoni che sembrano reali. La sigla REM, in effetti, è l’abbreviazione di Rapid Eye Movement, poiché in questa fase, sotto le palpebre, gli occhi si muovono molto rapidamente. Può capitare di sognare anche nella fase NON REM, quella del sonno profondo, ma senza la componente vivida e immediata dei sogni della fase REM. Poiché durante la notte si alternano fasi di sonno profondo ad altre di sonno REM, è possibile ricordare tutti i sogni fatti nelle fasi di sonno “attivo”. I sogni, peraltro, non sembrano una prerogativa di noi umani: in base alle testimonianze di molti proprietari di cani e gatti, suffragate da esperimenti scientifici, pare proprio che anche i nostri amici a quattro zampe sognino spesso e volentieri. I sogni (e relativa interpretazione) hanno appassionato l’uomo sin dagli albori della civiltà. Le prime testimonianze scritte risalgono al periodo iniziale della società mesopotamica, che ha lasciato molteplici tracce dei propri miti e credenze. I sogni sono frequenti nell’Epopea di Gilgamesh, il primo poema epico nella storia dell’umanità (la versione più completa finora nota fu incisa su undici tavolette di argilla, rinvenute fra i resti della biblioteca reale del re Assurbanipal a Ninive, capitale dell’impero assiro). Questi sogni non avevano il carattere psicologico descritto da Freud, ma erano interpretati come ammonizioni, predizioni, disposizioni per la costruzione dei templi o strategie per le battaglie.