Specchio Segreto

Post N° 28


Zaiba Malik, una giornalista musulmana che risiede a Londra, ha provato ad indossare per un giorno il niqab. La cronaca della sua giornata, delle sue sensazioni e delle reazioni delle persone che ha incontrato sono state riversate in maniera molto interessante nel suo articolo. Logicamente consiglio di leggere l’articolo originale ma, per i lettori più pigri o per quelli che hanno un brutto rapporto con l’inglese, riporto di seguito alcune frasi tradotte in italiano.
“Mi sono guardata allo specchio. Ero inorridita. Ero scomparsa e qualcuno che non riconoscevo mi stava fissando. Non potevo dire quanti anni avesse, quanto pesasse, non potevo neanche dire se avesse  una faccia gentile o una faccia triste, se avesse i capelli lunghi o corti o se avesse qualche altro segno distintivo nel suo viso. ”“Mi sono ripresa dallo shock dato dal fatto che non mi riconoscevo e mi ci è voluta più di un’ora per trovare il coraggio per uscire.”“Una volta in strada sono bastati pochi secondi per scoprire che c’erano diversi tipi di sguardi che mi fissavano. Le persone anziane si bloccavano, non camminavano più e mi fissavano. Le donne tendevano ad aspettare che io passassi e poi si voltavano a guardarmi quando credevano che io non le potessi vedere. Gli uomini semplicemente mi guardavano con la coda dell’occhio. I bambini, bè, loro semplicemente mi fissavano, mi indicavano e scoppiavano a ridere.”“La realtà è che trovo difficile respirare. Non c’è una vera e propria fessura che lascia l’aria entrare ed uscire. Posso sentire il calore di ogni respiro che esalo, la mia faccia diventa sempre più calda. La fessura per gli occhi continua a scivolare giù e facevo fatica anche a vedere.”Davanti ai vetri dei frigoriferi in un supermercato, Zaiba Malik racconta “Per alcuni ridicoli momenti sono rimasta lì, cercando di far pratica per regalare, solamente grazie agli occhi, un’immagine amichevole. Nonostante questo continuo ad apparire poco socievole e non ero sorpresa di non ricevere i soliti ‘Grazie’, ‘Salve’, ‘Arrivederci’.”.“Mi manca il mio viso, la mia figura. Mi manca me stessa. Anche se completamente vestita mi sembra di essere nuda.”“Nessuno mi ha costretta ad indossare il niqab ma ugualmente mi sentivo oppressa ed isolata.”