Specchio di una Dea

L'insegnamento di Lilith - 1 parte


 
Testo diviso in 2 parti, tratto interamente dal sito "IL CERCHIO DELLA LUNA" al seguente link:http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_femm.bibbia.htmVi consiglio di leggere quest'interessante pagina sulle dee incarnate...*****Ascoltami attentamente! Sono io, sono venuta da te per raccontare la mia storia. Sono quella che tu non vuoi diventare, sono quella che ti fa paura, quella di cui dici: “io non potrei mai essere così”. Invece si, tu sei come me. Io vivo dentro di te, sono te, sono la tua sorella perduta, la tua sorella non ascoltata. Mi chiamo Lilith.Ci sono cose che non sai, non sai che io ho dovuto andarmene. L’epoca della sorellanza era finita. L’epoca delle emozioni era finita. Solo così poteva cominciare il nuovo ciclo, il ciclo del razionalismo, dell’intelletto, il periodo maschile. Io ero troppo forte e la parte maschile era invece ancora così debole; se fossi rimasta non avrebbe mai potuto svilupparsi fino a scoprire i suoi poteri. Eravamo in un momento di rottura, di distacco. Eravamo all’inizio del percorso di allontanamento dalla Verità.Così salii al cielo pronunciando il Suo nome, L’Ineffabile Nome. E per questo fui maledetta? No, no, sorella mia, tu mi hai maledetto. Perché l’intelletto ha paura di ogni incognita, di tutto ciò che arriva all’improvviso, delle emozioni. Ma io sono la furia, la rabbia, sono quello che non prevedi. Ti ho lasciato, sei rimasta senza di me e Adamo ha cominciato a pensare al tuo posto.E così vivevi, separata da me, nascondendomi, ma io c’ero, c’ero comunque e tu lo sapevi. Venivo a trovarti di notte, quando facevi l’amore, quando eri disperata, quando eri arrabbiata. Mi portavi dentro di te in silenzio, non raccontando di me a nessuno. Sapevi che gli uomini hanno paura di me e anche tu avevi paura di me. Così mi hai fatto diventare un demone. Hai dimenticato come ero prima, mi soffocavi nell’ombra e così la mia rabbia cresceva, cresceva sempre di più. Avresti voluto ch’io non esistessi, ma quando scoppiavi dalla rabbia ti domandavi perchè. Quando eri infelice ti domandavi perchè. Quando non ti sentivi amata ti domandavi perchè. Ti rispondo io: perchè ti mancavo io, ti mancavo tanto.E anche tu mi mancavi, ero arrabbiata con gli uomini, volevo unirmi a loro, ma loro mi avevano tolto il cuore, e così mi rimaneva solo il potere. E così possedevo, attaccavo, succhiavo e portavo via. Vagavo nel mondo furiosamente e quando qualcuno cercava di avvicinarsi a me, fuggivo veloce come il vento. Volevi tenermi nascosta, allora io mi nascondevo. Stando nascosta potevo colpire quando e dove volevo. Perche’ le paure che non guardi in faccia hanno più potere su di te. Mi chiamavano la dea che distrugge.Chi nega se stessa, non prova amore per se stessa. Conosce il dolore. Dal dolore nasce la rabbia. Ma Eva non poteva essere arrabbiata. E Lilith non poteva essere accettata. Così avevi due possibilità: mi tenevi nascosta e soffrivi in silenzio oppure mi riconoscevi e la società rifiutava te. L’uomo aveva paura di te. Voleva conquistarti, controllarti. Cosi tu ti controllavi e mi nascondevi. Così il mio orgoglio cresceva a dismisura, ma non rimaneva niente per me, solo il vuoto potere della sessualità. Alcuni uomini e donne sono venuti da me: io li ho aiutati insegnando loro segreti e riti magici. Così divennero potenti e superbi perché avevano il mio sapere.Ma credi veramente di essere stata solo vittima? Oh dolce sorella mia, ma dove ti stai nascondendo, quale maschera stai indossando. Sei la santa? La sempre perfetta? E i tuoi giochetti di potere? Le tue lacrime per piangerti addosso? Le tue moine da gatta morta? Le tue false timidezze? O anche la tua volontà di possedere, il tuo modo di imporre comunque la tua volontà, nascostamente, passivamente? E le tue manipolazioni? Tutti i momenti in cui non sei stata fedele a te stessa e hai incolpato gli uomini del tuo soffrire. Che colpa hanno loro, se il percorso lo hai scelto tu? Tu hai abbandonato te stessa. Ti hanno maltrattato, ti hanno bruciato? E tu? E tu che hai fatto? La tua vita era così piena di sofferenza e di dolore. Abbiamo sofferto, ma abbiamo anche fatto soffrire. Erano tempi difficili. Sono tempi difficili. Ma abbiamo imparato tanto, abbiamo lavorato tanto. Abbiamo sbagliato, siamo cascate diverse volte. Ma ora asciuga le tue lacrime e guarda avanti, urla fuori la tua rabbia e vai! Continua a camminare, anzi a volare. C’è un cammino da percorrere. Io ti aspetto e questa volta cammineremo insieme, fianco a fianco, tornando insieme alla Luce, complete. E’ passato tanto tempo per continuare ancora ad essere in guerra con gli uomini. E’ arrivato il tempo della pace. Il tempo per essere in pace con noi stesse e per perdonarci, per comprendere e per lasciare i nostri pesanti fardelli.....(continua)