..."si è alzato e, mettendomi le mani tra i capelli, mi ha baciato...Anch'io l'ho afferrato per i capelli, l'ho abbracciato con tutte le mie forze, gli ho morso le labbra, ho sentito la sua lingua muoversi nella mia bocca....Era un bacio che attendevo da molto tempo: un bacio che era nato presso i fiumi della nostra infanzia, quando non comprendavamo ancora il significato dell'amore. Un bacio che era rimasto in sospeso quando più tardi, giravamo il mondo con il ricordo di una medaglia, oppure ci nascondavamo dietro pile di libri da studiare per un concorso...........Un bacio che si era perduto tante volte e che, adesso, veniva finalmente ritrovato. Nella durata di quel bacio scorrevano anni di ricerche, di delusioni, di sogni impossibili.L'ho baciato con forza. Le poche persone presenti nel locale stavano a guardare, pensando di vedere semplicemente un bacio. Ma non sapevano che in quel lungo minuto era il compendio della mia vita e della sua vita, della vita di chiunque aspetti, sogni e cerchi il proprio cammino sotto il sole.In quel minuto, c'erano tutti i momenti di gioia che ho vissuto...Mi ha strappato i vestiti e penetrato con forza, con paura, con desiderio.Ho provato un pò di dolore, ma non mi è importato un granchè.Del resto, in quel momento non aveva alcuna importanza neppure il mio piacere.Con le mani gli accarezzavo il capo, sentivo i suoi gemiti ed ero grata perchè lui stava lì, dentro di me, a farmi sentire come se fosse la prima volta. Ci siamo amati per tutta la notte, e l'amore si fondeva con il sonno e con i sogni.Lo sentivo dentro di me e lo abbracciavo per accertarmi che tutto ciò stava accadendo davvero, per impedire che se ne andasse all'improvviso, come quei cavalieri erranti che, un tempo, abitarono il castello oggi trasformato in albergo. Le silenziose pareti di pietra sembravano narrare storie di fanciulle in attesa, di lacrime versate e di giorni interminabili trascorsi davanti alla finestra, con lo sguardo rivolto all'orizzonte, in cerca di un segnale di speranza. Ma ho promesso a me stessa che non sarebbe mai accaduto. Non lo avrei mai perduto. Lui sarebbe stato sempre con me: perchè mentre guardavo un crocefisso dietro un altare, le lingue dello Spirito Santo mi avevano detto che adesso non stavo commettendo alcun peccato. Sarei stata per sempre la sua compagna, e insieme avremmo esplorato il mondo creato di nuovo. Avremmo parlato della Grande Madre ,avremmo lottato a fianco dell'arcangelo Michele, avremmo vissuto insieme l'agonia e l'estasi dei pionieri. Questo mi avevano detto le lingue, e io ho recuperato la fede.Sapevo che dicevano la verità."...(Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto-Paulo Coelho)
Sotto le sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto - Paulo Coelho
..."si è alzato e, mettendomi le mani tra i capelli, mi ha baciato...Anch'io l'ho afferrato per i capelli, l'ho abbracciato con tutte le mie forze, gli ho morso le labbra, ho sentito la sua lingua muoversi nella mia bocca....Era un bacio che attendevo da molto tempo: un bacio che era nato presso i fiumi della nostra infanzia, quando non comprendavamo ancora il significato dell'amore. Un bacio che era rimasto in sospeso quando più tardi, giravamo il mondo con il ricordo di una medaglia, oppure ci nascondavamo dietro pile di libri da studiare per un concorso...........Un bacio che si era perduto tante volte e che, adesso, veniva finalmente ritrovato. Nella durata di quel bacio scorrevano anni di ricerche, di delusioni, di sogni impossibili.L'ho baciato con forza. Le poche persone presenti nel locale stavano a guardare, pensando di vedere semplicemente un bacio. Ma non sapevano che in quel lungo minuto era il compendio della mia vita e della sua vita, della vita di chiunque aspetti, sogni e cerchi il proprio cammino sotto il sole.In quel minuto, c'erano tutti i momenti di gioia che ho vissuto...Mi ha strappato i vestiti e penetrato con forza, con paura, con desiderio.Ho provato un pò di dolore, ma non mi è importato un granchè.Del resto, in quel momento non aveva alcuna importanza neppure il mio piacere.Con le mani gli accarezzavo il capo, sentivo i suoi gemiti ed ero grata perchè lui stava lì, dentro di me, a farmi sentire come se fosse la prima volta. Ci siamo amati per tutta la notte, e l'amore si fondeva con il sonno e con i sogni.Lo sentivo dentro di me e lo abbracciavo per accertarmi che tutto ciò stava accadendo davvero, per impedire che se ne andasse all'improvviso, come quei cavalieri erranti che, un tempo, abitarono il castello oggi trasformato in albergo. Le silenziose pareti di pietra sembravano narrare storie di fanciulle in attesa, di lacrime versate e di giorni interminabili trascorsi davanti alla finestra, con lo sguardo rivolto all'orizzonte, in cerca di un segnale di speranza. Ma ho promesso a me stessa che non sarebbe mai accaduto. Non lo avrei mai perduto. Lui sarebbe stato sempre con me: perchè mentre guardavo un crocefisso dietro un altare, le lingue dello Spirito Santo mi avevano detto che adesso non stavo commettendo alcun peccato. Sarei stata per sempre la sua compagna, e insieme avremmo esplorato il mondo creato di nuovo. Avremmo parlato della Grande Madre ,avremmo lottato a fianco dell'arcangelo Michele, avremmo vissuto insieme l'agonia e l'estasi dei pionieri. Questo mi avevano detto le lingue, e io ho recuperato la fede.Sapevo che dicevano la verità."...(Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto-Paulo Coelho)