Specchio di una Dea

I volti della Grande Dea


La consuetudine di raccontare storie e favole per dare indicazioni,spiegazioni e trasmettere conoscenza,è un'antica tradizione in quasi tutte le culture.Molte di esse tenevano in gran considerazione i cantastorie perchè controllavano il potere del mito, cioè la capacità di aprire la coscienza intuitiva delle verità interiori nell'ascoltatore e di renderlo in grado di identificarsi con i ritmi e le energie dell'universo.In molte di queste società la conoscenza,la saggezza e gli insegnamenti venivano tramandati di generazione in generazione attraverso i racconti orali che spiegavano alla comunità la struttura dell'universo, la natura delle sue energie,gli dei e le dee he influenzavano la vita delle persone, i ritmi della teraa e il posto dell'umanità che occupava all'interno di questi.Nei racconti veniva usato un classico strumento:l'archetipo, o carattere rappresentativo;questo è un'immagine universale che riflette certe verità a cui la gente risponde a livello interiore.Per le società primitive l'archetipo rappresentava uno strumento di apprendimento;infatti attraverso l'identificazione con l'immagine, l'ascoltatore comprendeva interiormente, in modo cosciente od incosciente, e attraverso questa presa di coscienza poteva svegliare ed esprimere le energie dell'archetipo.Uno dei più comuni archetipi,presente in molte culture,è quello dell'energia femminile universale o "Grande Dea".Spesso questa immagine era rappresentata come tre figure femminili distinte che,a loro volta,rappresentavano i cicli vitali di tutte le donne:°la Vergine;°la Madre;°la Vecchia, o Strega.La Vergine era normalmente ritratta come energica e dinamica, rifletteva la luce della luna crescente ed era associata al colore bianco.La Madre splendente era raffigurata come una fertile nutrice,rifletteva la luce radiosa della luna piena ed era associata al colore rosso.La Vecchia era rappresentata come detentrice di saggezza,la porta verso la morte e il sentiero verso i poteri del mondo interiore.Essa rifletteva l'oscurità crescente della luna calante che conduce agli aspetti nascosti della luna nera e veniva associata con i colori blu e nero.Il termine "strega" era usato per descrivere una donna il cui ciclo mestruale era terminato perchè si credeva che le donne, in questa fase, assorbissero il loro sangue mestruale ogni mese, e che questo rendesse loro accessibile il proprio potere per la creativtà, la magia e l'ispirazione.In molte società una donna in questa fase era considerata una "donna saggia" o una maga la cui abilità di profetizzare e comunicare con il mondo spirituale era molto rispettata.L'immagine moderna della vecchia ha perso il suo potere e le donne anziane sono trattate con poco rispetto,quasi come un  peso per la società.La descrizione del ciclo vitale di una donna è, tuttavia incompleto senza una quarta fase, l'aspetto nascosto della dea, generalmente descritto separatamente dal trio luminoso.Questa era la madre oscura o madre terribile.Era raffigurata come morte e come anima della divinità a cui tutto ritorna per poi rinascere.Nella vita di una donna questa fase rappresenta l'anima liberata al momento della morte.I differenti aspetti dell'intera vita di una donna potrebbero, quindi, essere rappresentati dai differenti aspetti dell'archetipo del divino........(Miranda Gray - Luna Rossa)